martedì 15 luglio 2008

Yao Ming is BACK!

Il miracolo che tutti i cinesi speravano accadesse, sembra si sia avverato.

Yao Ming, simbolo vivente della Cina moderna e delle Olimpiadi che avranno inizio tra poco meno di un mese, sarà regolarmente presente.

Il portabandiera dello Sport cinese, oggi ha infatti confermato in una conferenza stampa, che sarà presente dopo-domani alla Stankovic Cup, l’ultimo torneo pre-olimpico, ultima rifinitura prima dell’apertura ufficiale nelle “sue” Olimpiadi.

Tutti i cinesi e anche molti investitori pubblicitari, stanno tirando un bel sospiro di sollievo, perché bisogna essere onesti, le Olimpiadi di Beijing senza il proprio simbolo nazionale, pubblicitario ed esempio di successo sociale, non sarebbero state le stesse.

Ora la Cina è in ansia, per vedere se oltre a tornare in campo, il proprio fuoriclasse sarà realmente totalmente recuperato, dopo l’infortunio patito il 26 febbraio scorso, che gli ha impedito di evitare ai Rockets di uscire anticipatamente dalla corsa al titolo NBA.

Finalmente ora le pubblicità che passano con frequenza incredibile, nelle quali si vede Yao Ming in tutte le salse e dove folle intere fanno finiscono per essere parte stessa del suo corpo, tornano ad essere credibili, dopo che l’infortunio sembrava averle trasformate in una parodia, priva del “pathos” che intendevano trasmettere.

Per cercare di sopperire all’inaspettata situazione, nei mesi scorsi, erano partite campagne di diversificazione con interviste, trasmissioni ed eventi, dove si mettevano in evidenza altri potenziali protagonisti delle prossime Olimpiadi.

Ma per quanto altre stelle del firmamento sportivo cinese abbiano potuto fare, poco potevano nel cercare di sostituire nei cuori delle masse il Gigante buono di Shanghai, il super eroe per antonomasia della Cina che avanza.

“Yao Mingi is Back” e la Cina spera che questo sia un segno positivo che preannunci molti altri successi dei propri atleti e delle squadre nazionali.

Ora la parola passerà al campo, l’occasione per entrare nella storia, che Yao Ming non ha accettato di perdersi, per nulla al mondo.