sabato 3 gennaio 2015
giovedì 7 giugno 2012
Mentre l'Italia aumenta l'Iva, la Cina ha deciso di tagliarla per continuare a crescere!
venerdì 28 ottobre 2011
视频: 幸福料理- PASTA
Video per i cinesi che "promuove" il gusto della pasta realmente all'italiana con riferimenti alla tradizione italiana fatta di mamme e nonne. Non a caso il video si intitola Happy Food!
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Alberto Fattori
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18:52
Contesti: Food, Made in Italy, pasta, shanghai
domenica 31 ottobre 2010
Ma da dove arriva questo???
Leggo questo articolo su Newsfood e rimango di sasso.
Incredibili le sciocchezze e i marchiani errori, tutti incredibilmente in un unico articolo, di uno che o si è bevuto il cervello prima di arrivare in Cina o forse, mi auguro per lui, non c'è mai arrivato!!!
Se vale la prima, tanto il lavoro da fare, se questi sono i resoconti di chi dice di essere stato da queste parti!!!
sabato 30 ottobre 2010
Micropost di Versace da Shanghai (sui falsi d'autore)
"E' come un suk: il mercato del falso va fermato ad ogni costo.... A Milano!!" (durante il Forum Global Summit di Shanghai alla presenza di Formingoni e davanti agli imprenditori cinesi che se la .... ridevano)
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Alberto Fattori
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22:29
Contesti: Expo 2015, Made in Italy, shanghai, versace
giovedì 21 ottobre 2010
Micropost per Milano EXPO 2015 (sui visitatori attesi)
Quanti presenti veramente ci si attende veramente? Ma veramente!! (Dopo che all'EXPO 2010 i cinesi che si aspettavano 70 Milioni di presenti, a 5 giorni dalla chiusura, sono a 68 Milioni ed agilmente supereranno detto limite)
mercoledì 29 settembre 2010
Il padiglione italiano all'EXPO .. diventa permanente??
In questi giorni si giocano le sorti di tutti i padiglioni dell'EXPO che per regolamento dovrebbero, salvo eccezioni, venire smontati. E il futuro per quello italiano?:
(Link) Cina EXPO / Padiglione Italia sede permanente per il Made in Italy
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Alberto Fattori
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17:47
Contesti: Expo 2010, Padiglione Italiano, shanghai
domenica 8 agosto 2010
(Shanghai) Parte il "Matteo Ricci Innovation Program": La tua innovazione per il mercato cinese

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Alberto Fattori
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20:53
Contesti: Agenzia per la Cina, China, Innovazioni, Invenzioni, Italian Center, QIAOLAB, shanghai
lunedì 2 agosto 2010
Innovatori d'Italia: a Shanghai per sfidare il mondo!!
C'è qualcosa che accomuna tutti gli italiani, da sud a nord, da est ad ovest, quasi un gene presente da secoli in tutti noi: l'essere un popolo di inventori!!
Provate infatti a porvi la stessa semplice domanda che Antonio Cianci, del Ministero della Pubblica Amministrazione ed Innovazione italiana e responsabile del progetto "L'Italia degli Innovatori", ha fatto ai presenti di Shanghai: "quale è il paese al mondo che ha inventato di più?"
Sorprendentemente per i cinesi presenti, ma anche per molti italiani, la risposta incredibilmente è una sola: "L'Italia!"
La "Piccola" Italia appare infatti enorme, se guardata senza pregiudizi, sotto la lente dell'innovazione, in quello che sembra essere una eccellenza tutta italiana: ben il 70% di tutto ciò che ha cambiato la vita dell'umanità ed è d'uso comune nel mondo ancora oggi, è stato infatti pensato ed inventato da Italiani.
Un dato oggettivo e se da un lato le multinazionali internazionali sfornano brevetti a ripetizione, dall'altro il "colpo di genio" arriva invece spesso da un singolo Italiano che riesce a realizzare ciò che team di scienziati molte volte non sono stati in grado di "vedere" prima di lui.
Tradotto nella realtà, il David Italiano, fatto di fantasiose e creative piccole e medie imprese, riesce comunque a competere con i colossi mondiali, tanto che su un migliaio di prodotti, l'Italia su quei mercati è sempre tra le prime 3, così come su 128 prodotti, l'Italia è addirittura al primo posto sui relativi mercati.
La prova che la creatività italiana è in grado di creare valore, anche e soprattutto ora, in un periodo di crisi come quello che si sta attraversando, dove sarà proprio la creatività e il sapersi innovare, la chiave per guardare al futuro.
Interessante è poi comparare la creatività americana, fatta di laboratori, team, gruppi, con quella Italiana che fin dai tempi di Leonardo è invece fatta di persone, singole menti in grado di cambiare il corso della storia, come già fatto nel passato, con l'invenzione per esempio della Pila, Telefono,Computer, Plastica, Elicottero e dell'uso pacifico dell'energia nucleare.
Bene, è in questo scenario e con questo spirito che ieri a Shanghai, l'Italia che innova si è ritrovata al padiglione italiano dell'Expo per "premiare" le migliori innovazioni tra quelle che stanno partecipando alla "Italia degli Innovatori", iniziativa promossa dal Ministero della Pubblica Amministrazione ed Innovazione.
Una iniziativa che diverrà luogo permanente all'interno del Ministero stesso per dare spazio alle "menti" italiane che sanno e potrebbero cambiare il mondo ancora una volta.
Una vera e propria startup di una struttura istituzionale, come è stata definita nel suo intervento di apertura dal Commissario dell'EXPO Quintieri, "deux ex machina" ed ideatore assieme ad Antonio Cianci, dell'iniziativa in corso a Shanghai, con il convinto supporto del Ministro della Pubblica Amministrazione Brunetta.
Nel suo intervento Quintieri ha sottolineato, come nel mondo l'Italia appaia legata al design, al fashion, al cibo e al bel paese in senso turistico ma non al saper inventare ed innovare ai massimi livelli.
L'Italia degli innovatori" organizzata a Shanghai, ha quindi voluto proprio cercare di correggere questo errore di percezione, mettendo in mostra al Padiglione italiano, l'Italia che è "dentro" quasi tutto quello che nel mondo moderno viene utilizzato, valore invece associato normalmente ad altri paesi come gli Stati Uniti e la Germania.
Una storia tanto incredibile, ed unica, che le innovazioni presentate negli schermi della mostra di Shanghai, quasi fossero un film d'autore, sono state in grado di attrarre l'attenzione di un "campione" del grande schermo come Robert De Niro, che in visita al Padiglione italiano, si è letteralmente perso per ben mezz'ora nella magica emozione di questo "spirito italiano".
Ma se in maniera oggettiva, l'Italia è il paese delle invenzioni, per quale ragione il mondo non ci riconosce per questa qualità e competenza?
La risposta ancora una volta viene offerta da Antonio Cianci, questa volta attraverso una citazione che arriva dritta dall'EXPO, questa volta di Milano del 1906, nella quale uno dei testimoni di quel grande evento, sembra inquadrare il vero limite Italiano: "Noi italiani non sappiamo apprezzare le grandi cose che siamo in grado di fare",
Sembra proprio questo il punto, quello di una scarsa fiducia in noi stessi, la causa primaria che pur non fermando l'innata nostra capacità di creare, sicuramente ne limita le capacità di saper creare valore e per esempio, consentire alla creatività nostrana di diventare multinazionale, come invece accade in Usa, Germania ed ora anche CIna.
E' per questi motivi che "l'Italia degli innovatori" lanciata a Shanghai, rappresenta una esperienza di altissimo valore per il futuro italiano, sia perchè evidenzia, presenta e promuove la visione di un'Italia molto diversa da quella "pizza, pasta e mandolino" associataci, ma soprattutto perchè intende dare il "coraggio" e il supporto alle piccole e medie imprese, le vere artefici delle innovazioni ed invenzioni italiane, per cercare di supportarle per poter competere su un mercato difficile come quello cinese, dando loro le "spalle forti" dell'appoggio governativo, elemento che sicuramente le potrà aiutare ad arrivare dove da sole non potrebbero mai arrivate.
Cianci ha poi sottolineato nel suo intervento, come la Cina rappresenti un banco di prova per "L'Italia degli Innovatori", per quello che ha definito "una partenza con il botto", di una iniziativa che nelle sue prossime tappe interesserà Russia e Brasile, proprio per continuare a contribuire concretamente a cambiare l'idea di fondo che ci accomuna e sostenere il nuovo motto per un rilancio del paese nel futuro:" credere in quello che sappiamo fare".
Ma tornando all'evento di ieri, chi è stato il vincitore premiato a Shanghai? Beh, per la cronaca il vincitore del concorso lanciato su Italian Valley, sito collegato all'Italia degli Innovatori è stato il progetto della Casa Mobile, riciclabile : la casa reversibile. Ma onestamente, tutti i 265 partecipanti e soprattutto i presenti a Shanghai nel caldo torrido a quasi 40° di questi giorni, meritano il plauso per quella che può essere a tutti gli effetti una grande vittoria collettiva: quella di aver saputo lanciare, tutti assieme, la sfida dell'innovazione italiana al mondo!
E siamo solo all'inizio!!
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Alberto Fattori
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22:35
Contesti: Anotnio Cianci, Expo 2010, Italia degli Innovatori, MInistero Pubblica Amministrazione ed Innovazione, Padiglione Italiano, Quintieri, shanghai
sabato 26 giugno 2010
Scoppia lo scandalo dei "malati da mondiale"
E' infatti noto come il calcio internazionale possa contare in Cina centinaia su milioni di fans, spesso disposti a tutto pur di assistere alle partite dei propri beniamini che a causa dei fusi orari, spesso vengono giocate quando da queste parti è notte fonda.
Quindi se il giorno dopo qualche finale di calcio, negli uffici cinesi alcuni degli impiegati portano vistosi occhiali scuri, beh questo è uno degli effetti collaterali di tanta passione per il football occidentale.
Ma cosa accade se come nel caso del Mondiale in corso, le partite si susseguono quotidianamente per un mese e se l'Argentina, la Germania, il Brasile e tutte le fasi finali del torneo, finiscono per essere giocare alle 2.30 di notte??
Come si direbbe a Napoli, "la necessità aguzza l'ingegno", per cui questo problema ha finito per creare un vero e proprio mercato di prescrizioni mediche, per quelli che potremo definire "i malati da mondiale".
Dato che in Cina non esiste il medico personale, ma occorre andare in ospedale per qualsiasi visita e prescrizione, alcuni tifosi con agganci in alcuni ospedali di Shanghai, hanno pensato bene di creare un business attorno alla propria "malattia".
Quindi su internet sono apparsi annunci che con 20 Yuan( 2,4 €) offrono l'incredibile vantaggio di poter avere un giorno di malattia, con il quale poterti gustare il match notturno favorito.
Ma se poi vuoi entrare nel clima mondiale, esiste l'offerta 14 giorni di malattia a soli 120 Yuan ( 14,45 €), un affarone, visto che non sei così costretto ad usare alcun giorno di ferie disponibili.
Se poi sei una tifosa incallita, pagando qualcosa di più, è addirittura possibile ricevere il documento che certifica lo stato interessante con il quale beneficiare di qualche giorno di meritato riposo ( e di partite del mondiale al seguito del marito).
Il problema è che questo business mondiale ha avuto un tale successo che gli stock di certificati di malattia sono andati a ruba e visto che gli organizzatori non volevano esagerare per non attrarre troppi occhi indiscreti, in alcuni casi sono già esauriti.
Contrariamente a quanto si auguravano gli organizzatori, al successo di questo giro di certificati, è però seguita la pubblicità che ha portato all'attenzione della polizia su quanto accaduto.
Uno vero e proprio scandalo che sta montando in queste ore, visto che sono coinvolte strutture pubbliche quali gli ospedali, le cui reputazioni risultano ora fortemente compromesse, visto che alcuni medici che vi lavorano, utilizzando i timbri ufficiali delle strutture, hanno certificato questa “strana malattia” di mezza estate.
Ora è caccia al "malato da mondiale", anche perchè la polizia vuole vederci chiaro e ricostruire il giro dei medici "corrotti" che si sono prestati a questa azione di falsificazione di documenti ufficiali.
Quindi se ora vedrete negli uffici cinesi qualche sedia vuota, potete stare certi che potrebbe essere occupata, ancora per poco, da uno di questi "malati mondiali", che ora però rischiano il posto, a causa della propria sviscerale passione sportiva.
E intanto le "notti mondiali" in Cina proseguiranno fino al mitico 11 luglio, dopo di che in tanti ne sentiranno la mancanza, come del resto anche del rito quotidiano di preparazione alla partita in notturna con tanto di snack da mangiare, una vera novità in un paese abituato a cenare attorno alle 19.00 ed una nuova abitudine in molte famiglie cinese che da quando è iniziato il mondiale, si vedono scandita la propria giornata dal calendario dei match in programma.
Tutto questo per un’autentica, genuina “febbre da calcio” che ha contagiato il paese, visto che questo attaccamento è infatti indipendente dal fatto che sia o meno presente la propria nazionale. Un esempio di sportività che fa loro onore!!
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Alberto Fattori
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13:06
Contesti: shanghai, World Cup 2010
lunedì 21 giugno 2010
Italia con Muccino trionfa al 13° Film Festival di Shanghai
"Baciami ancora" di Gabriele Muccino, ha fatto "en plein" a Shanghai, portandosi a casa il titolo quale migliore film, quello per la migliore sceneggiatura, così come anche quello per la migliore attrice, assegnato alla protagonista Vittoria Puccini.
Fin qui la cronaca. Ma entrando dentro questa nove giorni cinematografica cinese, in qualche maniera non stupisce il risultato ottenuto dal film di Muccino, in quanto "nelle corde" della recente cinematografia cinese, tutta proiettata ad analizzare gli impatti dei cambiamenti sociali e personali causati dal passare del tempo.
Che quindi a vincere a Shanghai sia un film generazionalista che "guarda dentro" i cambiamenti e alle storie personali dei suoi protagonisti, non stupisce.
L'evoluzione delle storie fotografate nella loro gioventù con il precedente "Ultimo bacio", attirano sicuramente l'audience cinese, desiderosa di apprendere come in occidente lo scorrere del tempo possa incidere nella sfera personale, in una scoperta dell'altra parte del mondo, spesso vissuta superficialmente e solo di riflesso nei prodotti e nelle brochure turistiche importate.
Un esercizio del resto ormai di routine in moltissimi serial e film cinesi, tutti concentrati a raccontare il passato, il presente e il futuro dei protagonisti, con l'idea così di presentare il cambiamento come qualcosa di cui non bisogna spaventarsi, ma che anzi rappresenta un'opportunità che vale la pena di vivere, anche se portatrice di tensioni, pressioni e conflittualità a livello personale e famigliare.
Come evidenziato proprio nel film di Muccino, il tempo presenta sempre il proprio"conto" e spesso i risultati ottenuti sono molto diversi dalle speranze d'epoca giovanile.
Una tensione interiore ed emotiva che in qualche maniera tutti i cinesi condividono quotidianamente nel loro impetuoso percorso di cambiamento, in un paese caratterizzato da una concorrenzialità senza uguali, situazione che spesso provoca profonde crisi interiori e laceranti rotture famigliari e professionali, spesso alla base del crescente numero di suicidi tra i giovani.
Per cui non può che essere apprezzato dai cinesi il taglio dato dal film da Muccino, una commedia che tende a rivalutare ed analizzare la centralità della qualità dei rapporti umani nella vita e dei singoli successi personali, il tutto visto con occhi occidentali e da queste parti quasi rassicurante, approccio ben diverso dalle produzioni cinesi che su questi temi spesso costruiscono drammoni epici.
Un approccio alla vita disincantato che oltre ai premi ricevuti, sicuramente lascerà il segno da queste parti, visto che è stato in grado di trasferire un modo originale di confrontarsi con la vita, un modo tutto italiano che i cinesi ci riconoscono unico, originale ed intrigante, fatto che ci rende così simpatici ai loro occhi.
Altro effetto concreto che seguirà questo successo, sarà sicuramente fuori dalle classifiche ufficiali, visto che finalmente i venditori di Dvd pirata a 50 centesimi presenti in tutta la Cina, metteranno in bella mostra questo film Italiano, quale vincitore del loro Festival, una soddisfazione per entrambi, visto il tradizionale strapotere americano che per una volta lascerà il passo a qualcosa autenticamente italico.
Per finire, a titolo di cronaca va poi segnalato come l'Italia oltre ai 3 premi ricevuti dal film di Muccino, ha vinto indirettamente anche un altro premio.
Infatti nella coproduzione Italo - Tedesca "Wedding Fever in Campobello" il suo attore protagonista Christian Ulmen ha vinto il premio quale migliore attore.
Insomma alla faccia della crisi tanto vituperata del Cinema nostrano che sembra possa trovare proprio in Asia terreno fertile per un futuro rilancio.
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Alberto Fattori
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15:57
Contesti: Baciami Ancora, Cina, Muccino, shanghai, Shanghai Film Festival
venerdì 18 giugno 2010
Cina e il turismo di lusso: un futuro in continua crescita
Se da un lato il turista cinese sicuramente finirà per rappresentare nel futuro quello che fino ad oggi sono stati i Giapponesi, dall'altro, si assisterà ad un radicale mutamento delle necessità connesse.
"Lusso" sembra essere la parola chiave connessa al successo futuro delle destinazioni turistiche che attireranno maggiormente il turista cinese.
E per lusso si intende una offerta caratterizzata soprattutto da una logistica d'altissimo livello e un servizio vip esclusivo, il tutto in maniera decisamente più diffusa di quanto lo sia fino ad ora.
A questo punto occorre fare una precisazione sul tema del "lusso" se visto nella prospettiva cinese.
Mentre per noi occidentali il lusso è per pochi, tanto che le destinazioni sono spesso piccole ed esclusive, per i cinesi sta diventando uno status symbol che si sta diffondendo e quindi rappresenta più una sorta di upgrade alle attuali offerte che devono possedere nuovi e più stringenti parametri e servizi.
Due gli elementi fondamentali su tutti: il livello dell'alloggio che deve essere da vera 5 stelle internazionali e la qualità dei servizi connessi che devono essere di pari livello.
Visti quindi con gli occhi cinesi, questi due parametri se calati nella situazione italiana, spesso "fanno a pugni" con il reale valore della nostra offerta turistica, che se anche circondata da paesaggi da favola o culturalmente rilevanti, spesso dispongono di logistiche e ricettività di medio / basso livello.
A questi due parametri se ne aggiunge un terzo, forse il nostro vero limite attuale: l'esiguità della nostra offerta di lusso.
L'offerta Italiana appare infatti molto esigua per poter beneficiare della sempre crescente necessità cinese di esplorare il mondo da vip in termini quantitativi.
Perchè quando il cinese si muove, sia che sia un vip vero che un semplice turista, pretende servizi analoghi a quelli di cui dispone già in madre patria, soprattutto quando il costo è decisamente superiore a quello pagabile per destinazioni asiatiche comunque di alto livello, quali Thailandia, Australia, Indonesia.
Dai risultati di un questionario preparato da My China B2B, la piattaforma B2B dell'Italian Center di Shanghai, redatto assieme ad un centinaio di operatori turistici cinesi, è emerso come la qualità della residenza / hotel pesi per il 40% nella scelta della destinazione turistica.
Ben il 20% è invece l'incidenza dell'esistenza o meno di una rotta aerea diretta ed addirittura il 10% è connesso al fatto che la destinazione non sia "pericolosa" per la incolumità personale.
Solo il 9% è invece connesso al peso "culturale" dell'offerta che addirittura scende sotto al 5% se si parla di gastronomia e percorsi enogastronomici.
Ben il 10% pesa invece la possibilità di acquistare prodotti del lusso ai prezzi migliore che in madre patria.
Per finire, addirittura il 6% è il peso connesso al poter disporre di servizi in lingua nei luoghi visitati, hotel compreso. Quest’ultimo dato è connesso al fatto che la stragrande maggioranza dei nuovi ricchi cinesi, anche se quarantenni, non parlano inglese.
Come si vede, una connotazione di lusso quindi ben diverso da quello che la parola stessa sembrerebbe evocare se pensata con menti occidentali.
Un approccio in rapida evoluzione e in forte crescita dai paesi che stanno diventando i nuovi centri motore dell'economia mondiale.
Una situazione a cui dovremo velocemente adeguarci, visto l'ormai ed inesorabile riduzione dei flussi storici dagli USA a favore dell'area asiatica, che ad oggi comunque preferisce per ben il 94% le più “sicure” mete del Far- East anche solo per la vicinanza culturale che sono in grado di offrire.
Il rischio è quello di venire esclusi sulle rotte future del lusso, di chi è pronto a pagare profumatamente ma pretende in cambio di ricevere il massimo.
Qualcosa che sul suolo Italico appare spesso ancora una chimera, visto il persistere di una visione del turismo di stampo famigliare, fatta di piccole realtà non in grado di competere con i campioni dei circuiti internazionali che invece sanno "accompagnare" con saggezza i nuovi ricchi a spendere al meglio la propria nuova ricchezza.
giovedì 3 giugno 2010
Festa della Repubblica: L'ottimismo Italiano parte da Shanghai.
Una serata realmente particolare, per certi versi unica e toccante, un "ritrovarsi" tra le due anime economiche del paese: di chi ha scelto di vivere lontano dal paese la propria vita e di costruirsi il proprio futuro altrove e di chi invece, lo sta cercando attraverso questa missione e questo lungo viaggio, nella speranza che questo paese lontano, possa aiutare a rilanciare il proprio futuro professionale ed aziendale.
La vera sintesi di quanto è accaduto forse la si ritrova nelle parole del Commissario dell'EXPO Beniamino Quintieri: "tutto sta andando per il meglio!".
Parole che fanno trasparire il coinvolgente ottimismo che nel far east si respira in queste frenetiche giornate, così come la netta sensazione che se e quando gli italiani ci credono veramente e fanno gruppo, come per esempio sta accadendo all'EXPO di Shanghai, nulla diventa impossibile,
Stesso spirito che si ritrova nelle parole di Edoardo Colombo del Ministero del Turismo, che dalla Cina e per la Cina, sta creando le basi di un rilancio del turismo italiano, sperimentando percorsi e soluzioni che possano cambiare il pericoloso trend attuale che ci sta lentamente facendo allontanare dal podio in questo mercato.
Un'innovazione che non si ferma alla declinazione del verbo, ma che cerca di "osare", di coinvolgere e di condividere una nuova via, affinché si arrivi ad un risultato tangibile che crei le premesse per un vero rilancio per il futuro del paese.
Così come "guardando" dentro al discorso ufficiale del Console Generale di Shanghai Roscigno, appare evidente l'indicazione e la sensazione che forse proprio da Shanghai si possa assistere ad un "cambio di passo" di cui l'Italia tutta potrebbe beneficiare e che una sempre più stretta collaborazione tra Italia e Cina, possa portare ad un nuovo rinascimento italiano.
Come citato con trasporto dal Console Generale Roscigno, è dalla riscoperta dei propositi e i valori di un campione del nostro passato, Matteo Ricci, divenuto ormai guida sicura della presenza italiana in Cina, che si potrà assistere ad un "cambio di pelle" del nostro agire, in una riscoperta dei valori fondanti che ci accomunano e che il mondo riconosce essere "Italian"!
Questo sembra essere quindi il vero "regalo" di Shanghai ai quasi 600 imprenditori giunti in missione in Cina, qualcosa che potranno riportare in Italia con loro, affinché possa diventare la base fondante di un contagioso ritrovato ottimismo che possa contribuire a "costruire", rilanciare, innovare il modo di porsi e proporsi a livello internazionale del paese.
Sarebbe un ottima medicina, per riuscire ad affrontare, da vincenti, le sfide di un presente non facile e a non subire l'incerto futuro, per poter delineare con maggiore convinzione le linee concrete di sviluppo del paese.
Un concerto toccante, con ben 3 standing ovations e relativi Bis, per uno dei nostri campioni che hanno saputo esportare il nostro genio nel mondo, utilizzando solo la forza delle emozioni musicali, spesso diventate ben più importanti delle stesse immagini Hollywoodiane a cui facevano da commento e sottofondo.
Morricone, ormai di casa in Cina dopo i concerti dello scorso anno, sta diventando da queste parti un punto di riferimento importante per la nascente industria cinematografica, perchè maestro incofondibile nell'uso sapiente dei singoli strumenti, delle voci e nella creazione di atmosfere ed immagini sonore senza tempo, che anche come emerso nelle interviste fatte dalle televisioni cinesi, sono risultate comprensibili anche al folto pubblico cinese presente, che magari non aveva mai visto il film di cui erano colonna sonora, ma che nonostante tutto è riuscito comunque a percepirne le emozioni connesse,
In un paese musicalmente caratterizzato da un'opera fatta di allusioni, parole, gesti ma soprattutto di suoni ancestrali, sempre più contaminato dalla nostra opera, fatta invece di emozioni sonore, ieri l'immagine del coro cinese di ben 80 componenti che ha affiancato l'orchestra italiana diretta da Morricone, è sembrata quasi una metafora della possibile collaborazione che si può instaurare tra i due popoli anche nella costruzione del proprio futuro e degli incredibili risultati che si possono realizzare assieme.
Un Morricone che all'uscita dal camerino è stato letteralmente assalito da molti degli spettatori cinesi presenti nella loro corsa all'autografo, ai quali il maestro si è prestato, firmando di tutto, dalle copertine dei suoi dischi, ai biglietti d'ingresso, al programma della serata, il tutto condito da una battuta tutta romana e un largo sorriso "...che ora vogliamo fare?"
Una festa della Repubblica a Shanghai quindi sicuramente speciale, che come tipico da queste parti, ha guardato al futuro, andando oltre le mere celebrazioni ufficiali, divenendo un momento di reciproca comprensione, anche tra connazionali tra loro lontani ma in questa giornata vicini e che da Shanghai hanno voluto lanciare un messaggio costruttivo, frutto di una prospettiva diversa, carico di ottimismo e positività, che ora si spera arrivi in Italia al ritorno della delegazione e possa contagiare il paese, per aiutare l'Italia a continuare ad essere quello che è nell'immaginario della maggioranza dei cinesi: un esempio da seguire, un esempio da imitare, un esempio da rispettare.
Prova ne sia che il Padiglione italiano all'EXPO sia uno dei più visitati, sicuramente il più "toccato", il più emozionalmente vicino al desiderio di cambiamento che i cinesi stanno realizzando e che dopo aver toccato il "cielo" con i loro incredibili grattacieli, stanno adesso cercando nuove vie per il proprio sviluppo che possa valorizzare il proprio passato, le proprie radici, in un percorso che spesso vede proprio nell'Italia il proprio alter ego e compagno di viaggio secolare, il tutto ora proiettato al futuro.
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17:26
Contesti: Ambasciatore Sessa, Confindustria, Console Roscigno, Elkann, exo, FIAT, Marcegaglia, matteo ricci, shanghai
mercoledì 2 giugno 2010
Festa della Repubblica a Shanghai...
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Alberto Fattori
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14:48
Contesti: Ambasciatore Sessa, Console Roscigno, Ennio morricone, Festa della Repubblica Italiana, Marcegaglia, shanghai
sabato 22 maggio 2010
EXPO: Uto Ughi in concerto a Shanghai con due preziosissimi violini del '700
E' uno dei grandi eventi culturali organizzati dall'Italia per l'EXPO.
Tra l'altro userà due preziosissimi violini, uno Stradivari del 1701 e il "Guarnieri del Gesù" del 1774.
Beethoven, Paganini e Pugnani nel programma.
EXPO: Hillarybao è arrivata a Shanghai!!!
venerdì 14 maggio 2010
Shanghai come Wall Street: l'incredibile storia dell'abusivo "Charging Bull"
Ora diverrà meta anche per i turisti di Shanghai in visita all'EXPO e domani si terrà la cerimonia d'inaugurazione, alla presenza del Governatore del distretto di Huangpu, Zhou Wei, del Vice sindaco di Shanghai Tu Guanshao e per la parte Italiana, il Direttore dell'Istituto di Cultura di Shanghai Paolo Sabbatini.
Ma ci credereste che l'icona della finanza americana e del mondo, ora anche una delle attrazioni per Shanghai, è nata come un'opera abusiva??
Beh, incredibile ma vero, visto che l'ormai noto "Charging Bull", con i suoi 5 metri, dal peso di 3200 chili e dal costo di 350 mila dollari, è stato nottetempo posato dall'artista Italo-Americano Arturo di Modica nella notte del lontano 16 dicembre del 1989, beffando la ronda di polizia, utilizzando gli 8 minuti del loro giro di sorveglianza.
Armato del solo coraggio della propria scelta, quella di regalare l'opera alla città di New York dove abitava dal 1972, supportato da parenti ed amici, in quella notte di dicembre, De Modica fu il primo che realizzò un'azione di "guerrilla Art", il tutto quasi fosse la trama di un Thriller, fatta di lunghi appostamenti nei giorni precedenti per studiare i turni delle ronde di polizia, l'arrivo del furgone dotato di gru che attraversa le vie deserte di Wall Street ed infine "il colpo del secolo".
Ma inaspettatamente il colpo di scena: invece di un furto, i suoi protagonisti si accingevano a fare un "regalo", a cui è seguito un esilarante commedia degli equivoci.
Infatti la mattina successiva, i professionisti della City giunti davanti a Wall Street, pensarono ad un'originale idea del Sindaco della città ed un imprevisto cambiamento di programma rispetto al rituale albero di natale.
Per contro il Sindaco, caduto letteralmente dalle nuvole, non sapendo come spiegare la propria estraneità, finì per chiederne, indispettito, l'immediato spostamento. Alla fine, le autorità della Grande Mela, sbigottite, si accordarono sul fatto che questo "Bull", quasi piovuto dal cielo, fosse a tutti gli effetti un abusivo che andava spostato rapidamente.
E qui l'incredibile storia continua: questa iniziale intenzione delle autorità, di far sparire "l'inaspettato ospite", trovò l'ostinata bocciatura in tronco della popolazione e degli stessi operatori della City, che reduci dal crollo della borsa del 1987, finirono per vedere in questo toro un simbolo portafortuna della risalita intercorsa nei precedenti 2 anni, dove l'indice era passato dai 2.000 agli 11.000 punti, ostinazione che fini per trasformare l'opera abusiva, in una mascotte ed icona per la comunità finanziaria americana.
Per cui ora, il "Charging Bull" è stato adottato dalla città di New York e il Bowling Green Park, il luogo dove è stato spostato rispetto all'iniziale collocazione scelta da Arturo di Modica, è un "must" su tutte le guide turistiche della Big Apple.
Probabilmente nemmeno Angelo di Modica, poteva immaginare, in quella notte di dicembre, un lieto fine come questo e che addirittura la sua "opera abusiva" non solo diventasse uno dei simboli di New York, ma che addirittura potesse assurgere a simbolo della finanza mondiale.
Ora tutto ciò apparterrà anche alla Cina, visto che ora anche Shanghai avrà il suo "Charging Bull", quale simbolo ben augurante con il quale sottolineare anche il suo nuovo ruolo di Hub Finanziario che si appresta a rappresentare, in aperta competizione proprio con New York, in quella che sarà la sfida dei prossimi decenni.
Una storia incredibile, d'altri tempi, una storia anche Italiana, ora anche a Shanghai.
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Alberto Fattori
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14:33
Contesti: Angelo di Modica, Charging Bull, China, Cina, Expo 2010, New York, shanghai, Usa
venerdì 30 aprile 2010
EXPO: Una partenza con il “Botto”
Un evento diviso in due parti. La prima formale che si è svolta all'interno del nuovo gigantesco Performance Hall nell'area dell'EXPO, alla presenza del Presidente Hu Jintao, delle massime autorità del governo cinese e che ha avuto come guest star della serata anche il presidente Francese Sarkozy accompagnato dalla moglie Carla Bruni.
Un simpatico siparietto, quasi uno strappo al cerimoniale, lo si è però avuto quando il Presidente della BIE Jean-Pierre Lafon ha preferito usare nel proprio messaggio ufficiale il Cinese, un gesto ed uno sforzo che è stato molto apprezzato dai cinesi presenti.
Nel suo cinese, forse non impeccabile ma ben "recitato" e sentito, Lafon è stato seguito con trasporto dai cinesi presenti, tanto che quando ha voluto passare al Francese, è partita una spontanea risata, forse poco formale ed anomala per le cerimonie Cinesi, ma molto umanizzante e che ha contribuito non poco a "scaldare" l'ambiente.
Diversi gli show musicali e danzanti che sono poi seguti, così come importante è stata anche la presenza Italiana di Andrea Bocelli, invitato dal Governo Cinese che si è esibito nel famoso "Nessun Dorma" che termina con il "vincerò", ormai talmente famoso in Cina", da essere dopo il ciao, la pasta e la pizza, una delle parole più conosciute da tutti i cinesi.
Allo spettacolo indoor è poi seguito l'evento outdoor, dove si è assistito al più grande spettacolo pirotecnico, di luci e di fontane d'acqua al mondo.
Infatti su oltre 3 chilometri del fiume Huangpu, si è assistito a qualcosa che mai si era visto, soprattutto perchè per la prima volta, combinava tra loro 3 tipologie di spettacolo normalmente eseguiti in maniera distinta.
Con il supporto del più grande LED Video al mondo (Alto 25 metri e lungo 280 Metri), quale sfondo per tutta l'esibizione, si sono così susseguite, inseguite, sovrapposte tra loro le danze delle fontane d'acqua, i fasci di luce e i fuochi pirotecnici.
Come già accaduto a Sidney per le Olimpiadi, il Lapu Bridge e il Nanpu Bridge sono così' diventati stage attivi dello spettacolo e dai quali si sono viste incredibili fontane di fuochi d'artificio cadere verso l'acqua.
Fuochi pirotecnici impressionanti, che sviluppati per i 20 minuti, sono stati qualcosa di mai visto, unico e pensiamo irripetibili.
Un rombo incredibile dei 20.000 cannoni, tanto che nei giorni scorsi, durante le prove, abbiamo avuto modo di sentirli in maniera distinta anche a chilometri di distanza.
Una curiosità sui fuochi: all'interno di ogni fuoco lanciato vi era un chip per sincronizzarne l'esplosione e poter creare figure ed immagini come desiderato.
Per chiudere l'evento si è poi assistito ad un vero e proprio colpo di teatro: la Pearl Tower, il simbolo della città, ha letteralmente "preso fuoco", decretanto così la fine dei festeggiamenti e l'inizio dei 6 mesi più importanti per la città di Shanghai.
Una cerimonia che rimarrà nella memoria dei Cinesi e degli stranieri presenti, ma soprattutto l'inizio di questo incredibile evento che ancora prima di iniziare è già un successo, visto che ha cambiato la faccia di una città grande come Shanghai, che negli ultimi 8 anni di fatto si è rifatta il vestito e modernizzata come nessun'altra, in quello che sicuramente rimarrà una delle esperienze urbanistiche più importanti della storia umana.
E siamo solo all'inizio. L'EXPO ora è ufficialmente aperto.
Pubblicato da
Alberto Fattori
alle
22:00
Contesti: Andrea Bocelli, Carla Bruni, Cina, Expo 2010, Hu Jintao, Sarkozy, shanghai
EXPO -1: Passaporti EXPO per tutti on line....
Infatti ai visitatori che da domani entreranno sul sito www.expo.cn, come dichiarato da Zhu Yonglei, vice direttore dell'Ufficio di Presidenza per il Coordinamento dello Shanghai World Expo, potranno avere accesso a più di 150 padiglioni in versione virtuale.
La versione digitale del vostro biglietto per l'EXPO sarà anche il vostro "passaporto" sulle cui pagine, saranno impressi i diversi "timbri - visti" ottenibili dopo aver visitato i vari padiglioni nazionali.
Una iniziativa digitale che già nelle sue premesse appare imponente, visto che più di 25 milioni di persone hanno visitato la versione 3-D online dell'EXPO, dopo la sua apertura test dal 12 novembre dello scorso anno.
Per i visitatori on line poi ci sarà una guida d'eccezione, la mascotte "Haibao", che nel guidarli nel padiglione scelto, farà una breve introduzione sulle sue caratteristiche principali e permetterà di entrare in contatto con la struttura vista da diverse angolazioni, così come nella sua ambientazione diurna che in quella notturna.
In queste ore oltre 500 sono le persone impegnate che stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli di questo EXPO Virtuale, così da poter apire le "porte virtuali" in tempo in contemporanea con quello reale.
giovedì 29 aprile 2010
EXPO - 2: tutto pronto e sicurezza ai massimi livelli.
Una volta presa la direzione giusta, mi ha fatto un ultimo gesto di verifica che fosse esattamente quello che avevo chiesto. Alla mia conferma e il mio ok, mi ha inviato un sorriso e un saluto, manco fossimo stati due amici che ci stavano salutando.