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sabato 16 gennaio 2010

Gli utenti Internet cinesi raggiungono i 384 milioni!!


Gli utenti internet in Cina nel 2009 hanno raggiunto i 384 milioni, con un indice di penetrazione del 28.9% un risultato più lento però di quello raggiunto nel 2008 ( +41,9 %).

E' questo lo scenario del mercato Internet Cinese presentato ieri nel "25° rapporto su Internet" dal China Internet Network Information Center (CNNIC).

Nello stesso periodo, il numero dei cellulari in China è aumentato di 120 milioni, fatto strattamente collegato all'accesso internet via telefonino e ai nuovi servizi 3G appena attivati. http://mynews.mychinab2b.com/story.php?title=china-media-lab-internet-users-in-china-reached-384-million-mobile-users-increase-of-120-million-users-

martedì 17 febbraio 2009

3G in Cina: parte con i “numeri fortunati” e 3 diversi standard!


La Cina dimostra ancora volta un approccio originale anche quando si parla di 3G.

A Shanghai, da ieri China Mobile accetta le richieste per i “numeri fortunati” del servizio 3G di prossimo rilascio.

Seconda tappa dopo la provincia del Guangdong, China Mobile cerca di invogliare i nuovi utenti a passare al 3G, offrendo i numeri che iniziano per 188, che nella tradizione cinese sono considerati numeri fortunati.

Per gli utenti Premium GoTone si apriranno così le porte alla “fortuna”, attraverso i numeri che potranno venire richiesti direttamente on line sul sito di China Mobile.

Successivamente alla attribuzione dei “numeri fortunati”, seguirà l’attivazione vera e propria del servizio che, per quanto riguarda China Mobile, inizierà a marzo

Questa fase è l’ultima di un’autentica sfida a tre che ha consentito le assegnazioni delle licenze 3G solo a gennaio e che sta avendo una evoluzione, ai nostri occhi, molto “anomala”.

Le licenze 3G per la Cina sono state infatti assegnate a China Mobile, China Unicom e China Telecom, ma va sottolineato come tutti gli operatori useranno standard tra loro diversi.

Infatti, il servizio di China Mobile sarà basato sullo standard TD-SCDMA, di fatto lo standard cinese, scelta ben diversa invece per China Unicom che utilizzerà il sistema europeo WCDMA (wideband CDMA), mentre China Telecom utilizzerà lo standard americano CDMA2000.

Va sottolineato come in China Unicom sia presente come azionista anche Telefonica. La scelta dello standard europeo appare quindi una naturale conseguenza che consentirà alla società cinese di beneficiare dell’esperienza sui diversi mercati del colosso spagnolo.


Le precedenti esperienze Giapponese e Coreana, fanno presagire che anche in Cina, viste le medesime condizioni culturali in cui si svilupperà il nuovo 3G, si vedrà l’esplosione del Always connected broadband ma soprattutto ci sarà il passaggio dagli “odiati” SMS, difficili da digitare con il linguaggio iconografico cinese, ai più semplici “face to face” per tutte le comunicazioni private e di lavoro.

Per quanto riguarda i film sul telefonino, che da noi dopo un’iniziale curiosità sembrano aver segnato il passo ad un uso più tradizionale delle linee 3G, da queste parti sono già ampiamente scaricati e quindi ci attende una esplosione della distribuzione dei film usando piattaforme mobili.

Il fatto che China Mobile ora stia offrendo ai suoi nuovi utenti 3G i numeri fortunati, rappresenta non solo un’abile azione promozionale, ma un vero è proprio gesto scaramantico per l’industria nazionale che ruota attorno allo standard TD-SCDMA, anche se è tutto da vedere se gli utenti saranno disposti a cambiare i propri numeri, visto che di fatto sono già stati certosinamente scelti quali portafortuna.

L’espansione della rete di China Mobile su standard TD-SCDMA passerà gradualmente dalle iniziali 10 città attuali alle 38 principali città del paese, ma bisognerà attendere fino al 2011 per una copertura nazionale completa.

Al contrario, China Unicom svelerà la propria rete 3G a maggio e ha informato di essere in negoziazione con Apple per il lancio dell’IPhone in China.

Di per sé una notizia, nel paese dove di fatto iPhone è già stato ampiamente clonato, questo rappresenterebbe il primo vero accordo legale per una sua distribuzione nel paese.

Tra l’altro China Unicom usando lo standard WCDMA il più maturo dei tre che saranno utilizzati, confida di poter beneficiare del fatto, che molti dei telefoni 3G come il Nokia N96 e il 3G iPhone appunto, sono da tempo già in circolazione e venduti attraverso canali non ufficiali.

Per finire China Telecom ha annunciato il passaggio della propria rete 2G alla 3G entro tre mesi a partire dalle principali città del paese.

Ora che il dado sembra tratto, per quanto riguarda l’attivazione del servizio 3G in Cina, c’è da essere certi che inizierà la “corsa” alle applicazioni e ai nuovi servizi, la prossima frontiera nel paese dei records che cerca, attraverso le nuove tecnologie, di innovarsi profondamente.

venerdì 9 novembre 2007

CINA e WIMAX: una grana inaspettata

La Cina, tutta concentrata nello sviluppo dei propri standard TD-SCDMA per la telefonia mobile di terza generazione (3G), ha recentemente incontrato un inaspettato, quanto imprevedibile concorrente.

Il 19 Ottobre u.s., la International Telecommunication Union, agenzia delle Nazioni Unite che alloca le radio frequenze per usi commerciali tra i paesi membri, ha infatti approvato che il WIMAX sia a tutti gli effetti uno standard 3G.

La cosa non è di poco conto, visto che le tecnologie 3G consentono la connessione broadband wireless sui telefonini, le video chiamante e la navigazione Web.

Al momento gli unici standard, precedenti il rilascio di quello cinese, erano l’europeo WCDMA e l’americano CDMA 2000, con il grosso handicap per quello cinese, di dover ancora avere uno sviluppo commerciale nel resto del mondo, a differenza dei suoi concorrenti occidentali.

Ma in cinesi su questo aspetto non erano particolarmente preoccupat,i avendo fatto il conto di recuperare proprio con le prossime Olimpiadi questo Gap e di poter così introdurre il proprio standard a livello planetario.

Ma la promozione dello WIMAX a standard 3G, sembra sbaragliare tutti i piani visto che oltre a mettere ovviamente sotto pressione anche i rivali occidentali, rischia però di colpire soprattutto quello cinese che oltretutto usa lo stesso spettro di frequenze usate dal WIMAX.

Non sorprende quindi il mal celato disappunto da parte cinese, per quello che ritengono essere un autentico “colpo basso” che rischia seriamente la diffusione fuori dai confini nazionali del proprio standard, dato che una volta assegnate, nei diversi paesi, le frequenze ad uno standard 3G, queste risulteranno formalmente inutilizzabili per uno standard diverso.

Secondo i Cinesi, l’approvazione del WIMAX a standard 3G è stato quindi un autentico “favore” fatto agli operatori occidentali, che così potranno difendersi meglio dallo TD-SCDMA.

A questo si aggiunge il ritardo nel rilascio effettivo dello TD-SCDMA, ancora in fase sperimentale e la cui fase di test, iniziata da China Telecom nelle principali città e che doveva terminare in ottobre, avrà invece tempi ben più lunghi di quelli previsti.

Ora i cinesi stanno seguendo con molta apprensione le azioni dei diversi operatori internazionali, come l’americana Sprint, che nel 2008 lancerà una rete WIMAX in USA, così come la giapponese NTT DoCoMo che ha richiesto due bande a 2.5GHz, per attivare la propria rete WIMAX in Giappone.

Stesso discorso per quanto riguarda la nostra asta delle frequenze WIMAX ma soprattutto fa paura l’accordo tra Taiwan e partners del calibro di Motorola, Alcatel-Lucent, Sprint, Nextel, Starent Networks e Nokia per attivare, sempre nel 2008, la locale rete WIMAX.

Ma non solo, la INTEL, società che in Cina ha appena aperto il proprio nuovo impianto di produzione, ha appena dichiarato di aver investito 1 Miliardo di dollari, per inserire la tecnologia WIMAX nei propri chipset futuri, così come la Cisco ha appena investito 330 Milioni di dollari per l’acquisito della Navini, specializzata proprio in tecnologie per il Mobile WIMAX.

Insomma le notizie sul WIMAX rischiano di far saltare il gioco delle alleanze attorno al nuovo standard cinese che oltre a raccogliere le aziende cinesi, stava cercando faticosamente di vedere l’adesione anche dei principali operatori del mercato come la Nokia, fortemente riluttante anche alla luce delle recenti dichiarazioni di nuovi cellulari basati su WIMAX per il prossimo anno.

Insomma i cinesi, alle prossime Olimpiadi, oltre a gareggiare nelle diverse specialità sportive rischiando molto spesso di primeggiare, correranno anche un’altra gara molto speciale, ma forse più importante, quella di dimostrare che il proprio standard 3G funziona e possa essere commercializzato in tempi brevi.

Il rischio, in caso di ulteriori defaillances, è di dover incassare una “onorevole sconfitta” su un fronte così importante come quello della telefonia mobile, settore nel quale sono state riposte molte speranze a parte della ricerca tecnologica cinese, anche per cercare di uscire dal gioco degli standard occidentali e il dover continuare a pagare le relative costose royalties.