martedì 17 febbraio 2009

3G in Cina: parte con i “numeri fortunati” e 3 diversi standard!


La Cina dimostra ancora volta un approccio originale anche quando si parla di 3G.

A Shanghai, da ieri China Mobile accetta le richieste per i “numeri fortunati” del servizio 3G di prossimo rilascio.

Seconda tappa dopo la provincia del Guangdong, China Mobile cerca di invogliare i nuovi utenti a passare al 3G, offrendo i numeri che iniziano per 188, che nella tradizione cinese sono considerati numeri fortunati.

Per gli utenti Premium GoTone si apriranno così le porte alla “fortuna”, attraverso i numeri che potranno venire richiesti direttamente on line sul sito di China Mobile.

Successivamente alla attribuzione dei “numeri fortunati”, seguirà l’attivazione vera e propria del servizio che, per quanto riguarda China Mobile, inizierà a marzo

Questa fase è l’ultima di un’autentica sfida a tre che ha consentito le assegnazioni delle licenze 3G solo a gennaio e che sta avendo una evoluzione, ai nostri occhi, molto “anomala”.

Le licenze 3G per la Cina sono state infatti assegnate a China Mobile, China Unicom e China Telecom, ma va sottolineato come tutti gli operatori useranno standard tra loro diversi.

Infatti, il servizio di China Mobile sarà basato sullo standard TD-SCDMA, di fatto lo standard cinese, scelta ben diversa invece per China Unicom che utilizzerà il sistema europeo WCDMA (wideband CDMA), mentre China Telecom utilizzerà lo standard americano CDMA2000.

Va sottolineato come in China Unicom sia presente come azionista anche Telefonica. La scelta dello standard europeo appare quindi una naturale conseguenza che consentirà alla società cinese di beneficiare dell’esperienza sui diversi mercati del colosso spagnolo.


Le precedenti esperienze Giapponese e Coreana, fanno presagire che anche in Cina, viste le medesime condizioni culturali in cui si svilupperà il nuovo 3G, si vedrà l’esplosione del Always connected broadband ma soprattutto ci sarà il passaggio dagli “odiati” SMS, difficili da digitare con il linguaggio iconografico cinese, ai più semplici “face to face” per tutte le comunicazioni private e di lavoro.

Per quanto riguarda i film sul telefonino, che da noi dopo un’iniziale curiosità sembrano aver segnato il passo ad un uso più tradizionale delle linee 3G, da queste parti sono già ampiamente scaricati e quindi ci attende una esplosione della distribuzione dei film usando piattaforme mobili.

Il fatto che China Mobile ora stia offrendo ai suoi nuovi utenti 3G i numeri fortunati, rappresenta non solo un’abile azione promozionale, ma un vero è proprio gesto scaramantico per l’industria nazionale che ruota attorno allo standard TD-SCDMA, anche se è tutto da vedere se gli utenti saranno disposti a cambiare i propri numeri, visto che di fatto sono già stati certosinamente scelti quali portafortuna.

L’espansione della rete di China Mobile su standard TD-SCDMA passerà gradualmente dalle iniziali 10 città attuali alle 38 principali città del paese, ma bisognerà attendere fino al 2011 per una copertura nazionale completa.

Al contrario, China Unicom svelerà la propria rete 3G a maggio e ha informato di essere in negoziazione con Apple per il lancio dell’IPhone in China.

Di per sé una notizia, nel paese dove di fatto iPhone è già stato ampiamente clonato, questo rappresenterebbe il primo vero accordo legale per una sua distribuzione nel paese.

Tra l’altro China Unicom usando lo standard WCDMA il più maturo dei tre che saranno utilizzati, confida di poter beneficiare del fatto, che molti dei telefoni 3G come il Nokia N96 e il 3G iPhone appunto, sono da tempo già in circolazione e venduti attraverso canali non ufficiali.

Per finire China Telecom ha annunciato il passaggio della propria rete 2G alla 3G entro tre mesi a partire dalle principali città del paese.

Ora che il dado sembra tratto, per quanto riguarda l’attivazione del servizio 3G in Cina, c’è da essere certi che inizierà la “corsa” alle applicazioni e ai nuovi servizi, la prossima frontiera nel paese dei records che cerca, attraverso le nuove tecnologie, di innovarsi profondamente.