martedì 10 febbraio 2009

Non Capisco e non approvo....(per fortuna non sono di ROMA)

Rimango senza parole davanti alle immagini di Roma e della Cittadinanza onoraria data oggi, in maniera quanto meno "improvvida", al Dalai Lama.

Non capisco come, a caccia di "facili" voti, i politicanti italiani siano sempre alla ricerca di provinciali consensi, senza avere una visione internazionale pragmatica e realista.

Ho scritto, tanto, troppo (vedi links) e diciamo che ormai sono anche "stufo" di cercare di dare informazioni e controbattere alle "affermazioni" di un Dalai Lama che, ormai avendo perso la misura stessa della sua "missione", continua a spararle "grosse" e il peggio è che molti, troppi, in occidente finiscono ciecamente, utopicamente, per crederci anche.

Prendete un aereo e venite in TIBET e poi solo dopo aver "VISTO", decidete se fosse proprio necessario fare questo gesto provocatorio, offensivo, oltrettuto in momenti così tesi e difficili a livello internazionale.

Diciamolo chiaro: A parecchi in occidente la Cina non va proprio giù e mandano "messaggi" trasversali attraverso il Dalai Lama, che così finisce per credere anche alle parole che dice, non comprendendo di essere esso stesso "strumento" in mano ad altri "poteri", che del bene del Tibet sono realmente poco interessati.

Senza andare troppo lontano dall'Italia, nei paesi baschi, mettono ancora le bombe per cercare di ottenere l'agognata indipendenza (anche culturale), ma nessuno si azzarderebbe a chiedere alla Spagna di non reprimere tutto ciò, anche duramente, ne a dare cittadinanza onoraria a nessuno dei terroristi baschi. Nessuno mette in dubbio la lecità del diritto spagnolo di agire come ritiene per difendere i propri territori.

Alla faccia della "libertà" dei baschi che ci rimettono anche la vita per il loro ideale (e la loro cultura).

Sono i soliti giochi che, a rotazione, negli anni, hanno avuto ben altri protagonosti, poi abbandonati a loro stessi, quando non sono più serviti.

Ma inutile parlare, argomentare a chi crede che in Cina ci sia un dittatura da abbattere, o peggio un nemico che occorre tenere a distanza. Tutte idee e "retaggio" di un passato che però ancora in tanti in occidente credono sia la realtà di questi anni.

Peccato che la Cina non sia nè l'uno ne l'altro.
L'ipocrita occidente, USA in testa, dovrebbero, dovrebbe prima di tutto ricordarsi che se non è GIA' nel fango, sotto i colpi dell'attuale crisi finanziaria lo deve ai soldi (che non hanno colore) proprio della Cina che esporta i prodotti che tanti al mondo vorrebbero boicottare.
Ripeto la tesi esposta in questi mesi per cercare una soluzione reale al Tibet: per risolvere la questione Tibetana occorre separare Politica e Religione. Sembra però che oggi questo consiglio, ancora una volta sia stato disatteso.

Oltre tutto è lo stesso Dalai Lama a confermare che sta seguendo una strada "politica" con le sue ultime affermazioni: "presto mi ritirerò dagli affari politici del Tibet" (Vedi Affari Italiani), rivelando ancora una volta il lato che gli occidentali continuano a non voler vedere, l'aspetto di attrito con i Cinesi che ovviamente finiscono per accusare d'ingerenza negli affari interni.

Con queste premesse hanno perfettamente ragione!. In gioco vi è veramente l'integrità territoriale della Cina. Alla religione tibetana per contro non è affatto negato il diritto di essere praticata e basta fare un giro in Tibet per sincerarsene. (...pigro occidente!)

Ma le parole servono a poco visto che sono le leve della politica occidentale per continuare a far passare il concetto che la "Cina sia sempre la la vecchia nazione comunista e mangia bambini!".

Peccato che quando si entra in contatto a fondo con la realtà cinese e la si vive dal di dentro, si finisce per scoprire che tutto ciò sia solo una favola, come quella di Babbo Natale e le sue Renne, che però ogni anno ci piace credere sia vera perchè fa ambiente e soprattutto Mercato!
Detto tutto ciò, "Non capisco e non approvo".