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giovedì 3 giugno 2010

Festa della Repubblica: L'ottimismo Italiano parte da Shanghai.

Shanghai ha celebrato la festa della Repubblica con due intense giornate, ricche di significativi eventi, il tutto a partire dal maestoso evento all'hotel Hilton, divenuto per una sera il centro dell'economia Italiana, vista la presenza in contemporanea sia della comunità d'affari Italiana in Cina, dei vertici di Confindustria impegnati nella missione imprenditoriale iniziata a Chongqing e dei rappresentanti dell'EXPO appena partito a Shanghai.

Una serata realmente particolare, per certi versi unica e toccante, un "ritrovarsi" tra le due anime economiche del paese: di chi ha scelto di vivere lontano dal paese la propria vita e di costruirsi il proprio futuro altrove e di chi invece, lo sta cercando attraverso questa missione e questo lungo viaggio, nella speranza che questo paese lontano, possa aiutare a rilanciare il proprio futuro professionale ed aziendale.

La vera sintesi di quanto è accaduto forse la si ritrova nelle parole del Commissario dell'EXPO Beniamino Quintieri: "tutto sta andando per il meglio!".

Parole che fanno trasparire il coinvolgente ottimismo che nel far east si respira in queste frenetiche giornate, così come la netta sensazione che se e quando gli italiani ci credono veramente e fanno gruppo, come per esempio sta accadendo all'EXPO di Shanghai, nulla diventa impossibile,

Stesso spirito che si ritrova nelle parole di Edoardo Colombo del Ministero del Turismo, che dalla Cina e per la Cina, sta creando le basi di un rilancio del turismo italiano, sperimentando percorsi e soluzioni che possano cambiare il pericoloso trend attuale che ci sta lentamente facendo allontanare dal podio in questo mercato.

Un'innovazione che non si ferma alla declinazione del verbo, ma che cerca di "osare", di coinvolgere e di condividere una nuova via, affinché si arrivi ad un risultato tangibile che crei le premesse per un vero rilancio per il futuro del paese.

Così come "guardando" dentro al discorso ufficiale del Console Generale di Shanghai Roscigno, appare evidente l'indicazione e la sensazione che forse proprio da Shanghai si possa assistere ad un "cambio di passo" di cui l'Italia tutta potrebbe beneficiare e che una sempre più stretta collaborazione tra Italia e Cina, possa portare ad un nuovo rinascimento italiano.

Come citato con trasporto dal Console Generale Roscigno, è dalla riscoperta dei propositi e i valori di un campione del nostro passato, Matteo Ricci, divenuto ormai guida sicura della presenza italiana in Cina, che si potrà assistere ad un "cambio di pelle" del nostro agire, in una riscoperta dei valori fondanti che ci accomunano e che il mondo riconosce essere "Italian"!

Qualcosa che sicuramente non potrà aver lasciato indifferenti i molti illustri ospiti e che ci si augura potrà in futuro ispirare in particolare le "nuove leve" del capitalismo italiano presenti, come il Presidente di Confindustria Marcegaglia e della Fiat John Elkann, che comunque avranno sicuramente colto la volontà di rivincita che in sala si respirava, quella di una prima linea che quotidianamente, lontano dall'Italia, agisce guardando al futuro senza troppi tentennamenti, forte solo del proprio convinto "think Italian".

Questo sembra essere quindi il vero "regalo" di Shanghai ai quasi 600 imprenditori giunti in missione in Cina, qualcosa che potranno riportare in Italia con loro, affinché possa diventare la base fondante di un contagioso ritrovato ottimismo che possa contribuire a "costruire", rilanciare, innovare il modo di porsi e proporsi a livello internazionale del paese. 

Sarebbe un ottima medicina, per riuscire ad affrontare, da vincenti, le sfide di un presente non facile e a non subire l'incerto futuro, per poter delineare con maggiore convinzione le linee concrete di sviluppo del paese.

La due giorni di festeggiamenti dopo le cerimonie ufficiali della mattinata, ha poi trovato il suo apice nel memorabile concerto di Ennio Morricone alla Red Hall all'interno dell'EXPO.

Un concerto toccante, con ben 3 standing ovations e relativi Bis, per uno dei nostri campioni che hanno saputo esportare il nostro genio nel mondo, utilizzando solo la forza delle emozioni musicali, spesso diventate ben più importanti delle stesse immagini Hollywoodiane a cui facevano da commento e sottofondo.

Morricone, ormai di casa in Cina dopo i concerti dello scorso anno, sta diventando da queste parti un punto di riferimento importante per la nascente industria cinematografica, perchè maestro incofondibile nell'uso sapiente dei singoli strumenti, delle voci e nella creazione di atmosfere ed immagini sonore senza tempo, che anche come emerso nelle interviste fatte dalle televisioni cinesi, sono risultate comprensibili anche al folto pubblico cinese presente, che magari non aveva mai visto il film di cui erano colonna sonora, ma che nonostante tutto è riuscito comunque a percepirne le emozioni connesse,

In un paese musicalmente caratterizzato da un'opera fatta di allusioni, parole, gesti ma soprattutto di suoni ancestrali, sempre più contaminato dalla nostra opera, fatta invece di emozioni sonore, ieri l'immagine del coro cinese di ben 80 componenti che ha affiancato l'orchestra italiana diretta da Morricone, è sembrata quasi una metafora della possibile collaborazione che si può instaurare tra i due popoli anche nella costruzione del proprio futuro e degli incredibili risultati che si possono realizzare assieme.

Un Morricone che all'uscita dal camerino è stato letteralmente assalito da molti degli spettatori cinesi presenti nella loro corsa all'autografo, ai quali il maestro si è prestato, firmando di tutto, dalle copertine dei suoi dischi, ai biglietti d'ingresso, al programma della serata, il tutto condito da una battuta tutta romana e un largo sorriso "...che ora vogliamo fare?"

Una festa della Repubblica a Shanghai quindi sicuramente speciale, che come tipico da queste parti, ha guardato al futuro, andando oltre le mere celebrazioni ufficiali, divenendo un momento di reciproca comprensione, anche tra connazionali tra loro lontani ma in questa giornata vicini e che da Shanghai hanno voluto lanciare un messaggio costruttivo, frutto di una prospettiva diversa, carico di ottimismo e positività, che ora si spera arrivi in Italia al ritorno della delegazione e possa contagiare il paese, per aiutare l'Italia a continuare ad essere quello che è nell'immaginario della maggioranza dei cinesi: un esempio da seguire, un esempio da imitare, un esempio da rispettare.

Prova ne sia che il Padiglione italiano all'EXPO sia uno dei più visitati, sicuramente il più "toccato", il più emozionalmente vicino al desiderio di cambiamento che i cinesi stanno realizzando e che dopo aver toccato il "cielo" con i loro incredibili grattacieli, stanno adesso cercando nuove vie per il proprio sviluppo che possa valorizzare il proprio passato, le proprie radici, in un percorso che spesso vede proprio nell'Italia il proprio alter ego e compagno di viaggio secolare, il tutto ora proiettato al futuro.


L'autografo di Ennio Morricone!!

mercoledì 2 giugno 2010

Festa della Repubblica a Shanghai...

Da ieri a Shanghai sono iniziate le celebrazioni della Festa della Repubblica con l'evento ufficiale alla presenza dell'Ambasciatore Sessa, il Console Generale Roscigno, il Ministro Sacconi a capo della delegazione di Confindustria guidata dalla Marcegaglia. Un'occasione di'ncontro con gli amici di passaggio proprio con questa delegazione e il ritrovarsi con altri di passaggio a Shanghai...

Oggi la parte spettacolare al Padiglione dell'EXPO con l'apice del concerto di Ennio Morricone, l'orchestra di Roma e 80 coristi cinesi.... da non perdere ( e non lo perderemo ;)...
Buon 2 giugno a tutti!!!

mercoledì 6 giugno 2007

“Miracolo” Italiano a Shanghai

(Pubblicato su Affari Italiani il 6 Giugno 2007)

Lunedì sera la comunità italiana a Shanghai, invitata dal Console Generale Roscigno, ha potuto celebrare i 61 anni della Repubblica Italiana.

Al di là del momento formale, avvenuto alla presenza delle massime autorità cinesi della Città di Shanghai e di molti rappresentati consolari delle altre nazioni, va sottolineata l’originalità dell’evento, capace di ricreare, per una sera, il "calore" di una piazza italiana durante una sagra paesana di altri tempi, con tanto di tamburini e sbandieratori, quel qualcosa in grado di "scaldare" non solo i molti italiani presenti ma anche gli attempati ospiti stranieri.

Piacevole è stato vedere cinesi, ospiti stranieri ed italiani, fare tutti assieme e sorridenti la coda, per il nostro pane, prosciutto, salame, pasta, carne, ravioli, gelati e perfino le caramelle!!. Tutti i presenti si sono lasciati coinvolgere in questo momento di “gusto”, tutto italiano con entusiasmo.

A questo va aggiunto che il discorso ufficiale del Console Roscigno, è stato un autentico manifesto, una sintesi ponderata delle azioni fatte, dei valori e delle sfide che la comunità italiana deve vincere nel futuro, riassunte nel motto: “Più Italia in Cina, Più Cina in Italia”, tanto caro all’Ambasciatore Sessa e che il Console Roscigno ha fatto proprio, in maniera entusiastica.

Ok per la cooperazione, ok per il gioco di squadra, ok per lo stare tutti assieme dalla stessa parte, ma come ben fatto dal Console ieri sera, occorre andare oltre le parole e nei fatti continuare a "dimostrare" tutto ciò nella pratica, come l'evento di lunedì sera ha dimostrato in pieno.

Proseguire nel dare esempi, come quali visti anche durante il recente evento della raccolta benefica “Cultural Charity Bazar”, dove il Console, in prima linea e cappellino in testa, “vendeva” il Made in Italy.

Al di là infatti dei semplici gesti, spesso vuoti e di circostanza, questo caso è stato invece un esempio concreto di una generosità ed abnegazione alla causa italiana che merita un sincero inchino di rispetto.

Lasciati infatti da parte le fredde ritualità, si è puntato sulla semplicità ed umanità, quella vista anche lunedì, con la quale possiamo andare lontani.

“L’essere Italiani” si caratterizza proprio dal nostro lato umano e sensibilità, unica, irripetibile, non copiabile ed utilizzabile in maniera inconfondibile in qualsiasi cosa noi si faccia,

Lunedì, il vero spettacolo infatti è stato probabilmente proprio vedere il Console e i suoi collaboratori durante la preparazione all'evento predisporre ogni dettaglio, assistiti dalla inesauribile carica organizzativa della responsabile della Camera di Commercio di Shanghai, tutti assieme affaccendati.

E' stato piacevole e nello stesso tempo emozionante, vedere il loro convinto trasporto, con il quale preparavano l'incontro. Quel qualcosa che ti riempie il cuore, dopo che dall'Italia, nelle ultime settimane, arrivano quotidianamente solo notizie a dir poco mortificanti.

Ieri a Shanghai il Console e suoi collaboratori hanno dato una lezione di stile che in Italia andrebbe recepita.

Il Console ha infatti realizzato un autentico miracolo, riuscendo a portare a Shanghai il “vero” spirito italiano, quello spirito e quell'Italia che ci piace tanto, che ci unisce senza se, senza ma, fatta di gesti semplici ma concreti, propri della nostra cultura e della nostra terra.

In questa atmosfera di diffusa reciproca fiducia e cooperazione, devo segnalare un fatto accadutomi personalmente che ci fa ulteriormente onore e che mi piace evidenziare.

Tornato a casa e resomi conto di aver perduto il cellulare, mi sono messo immediatamente in contatto con la reception dell’albergo, luogo dell’evento. Dopo qualche minuto di ricerche mi viene comunicato: nulla da fare!!

Un pelo affranto, a quel punto ho provato e riprovato a chiamare il mio cellulare nella speranza che un anima pia lo avesse ritrovato. Ma per una ora abbondante: nulla!!

Poi, inaspettatamente il miracolo è avvenuto: alla fine una voce amica, per giunta italiana ha risposto. Era Marco del ristorante Da Marco che ancora nell’albergo ed intento a smontare il proprio stand utilizzato per la serata, lo aveva trovato e messo da parte,.

A quel punto la mia compagna cinese, oramai straconvinta che non lo avrei mai più ritrovato, dopo un iniziale stupore, si è complimentata della “lealtà” dimostrata da Marco in questa situazione.

Io orgoglioso ho potuto solo dirle: è Italiano!!

Insomma, stasera ci siamo fatti onore due volte agli occhi dei nostri ospiti cinesi e credo che anche questo piccolo ma significativo esempio, dimostri che sono le persone che fanno la differenza. Se le nostre organizzazioni sono fatte da persone come quelle che lunedì stasera hanno dato l’anima per creare un senso positivo attorno all’essere italiani, non possono che essere assecondate e supportate senza esitazioni da tutti noi.

Grazie Console Roscigno (e tutti i suoi collaboratori).

Grazie Da Marco!!!