venerdì 14 maggio 2010

Shanghai come Wall Street: l'incredibile storia dell'abusivo "Charging Bull"

E' la seconda attrazione di New York, dopo la Statua della Libertà, è il famosissimo "Bull" di Wall Street, simbolo della borsa che sale, in contrapposizione con il cupo Orso delle recessioni, è una icona moderna, oltretutto è un opera molto "Italiana".

Ora diverrà meta anche per i turisti di Shanghai in visita all'EXPO e domani si terrà la cerimonia d'inaugurazione, alla presenza del Governatore del distretto di Huangpu, Zhou Wei, del Vice sindaco di Shanghai Tu Guanshao e per la parte Italiana, il Direttore dell'Istituto di Cultura di Shanghai Paolo Sabbatini.

Ma ci credereste che l'icona della finanza americana e del mondo, ora anche una delle attrazioni per Shanghai, è nata come un'opera abusiva??

Beh, incredibile ma vero, visto che l'ormai noto "Charging Bull", con i suoi 5 metri, dal peso di 3200 chili e dal costo di 350 mila dollari, è stato nottetempo posato dall'artista Italo-Americano Arturo di Modica nella notte del lontano 16 dicembre del 1989, beffando la ronda di polizia, utilizzando gli 8 minuti del loro giro di sorveglianza.

Armato del solo coraggio della propria scelta, quella di regalare l'opera alla città di New York dove abitava dal 1972, supportato da parenti ed amici, in quella notte di dicembre, De Modica fu il primo che realizzò un'azione di "guerrilla Art", il tutto quasi fosse la trama di un Thriller, fatta di lunghi appostamenti nei giorni precedenti per studiare i turni delle ronde di polizia, l'arrivo del furgone dotato di gru che attraversa le vie deserte di Wall Street ed infine "il colpo del secolo".

Ma inaspettatamente il colpo di scena: invece di un furto, i suoi protagonisti si accingevano a fare un "regalo", a cui è seguito un esilarante commedia degli equivoci.

Infatti la mattina successiva, i professionisti della City giunti davanti a Wall Street, pensarono ad un'originale idea del Sindaco della città ed un imprevisto cambiamento di programma rispetto al rituale albero di natale.

Per contro il Sindaco, caduto letteralmente dalle nuvole, non sapendo come spiegare la propria estraneità, finì per chiederne, indispettito, l'immediato spostamento. Alla fine, le autorità della Grande Mela, sbigottite, si accordarono sul fatto che questo "Bull", quasi piovuto dal cielo, fosse a tutti gli effetti un abusivo che andava spostato rapidamente.

E qui l'incredibile storia continua: questa iniziale intenzione delle autorità, di far sparire "l'inaspettato ospite", trovò l'ostinata bocciatura in tronco della popolazione e degli stessi operatori della City, che reduci dal crollo della borsa del 1987, finirono per vedere in questo toro un simbolo portafortuna della risalita intercorsa nei precedenti 2 anni, dove l'indice era passato dai 2.000 agli 11.000 punti, ostinazione che fini per trasformare l'opera abusiva, in una mascotte ed icona per la comunità finanziaria americana.

Per cui ora, il "Charging Bull" è stato adottato dalla città di New York e il Bowling Green Park, il luogo dove è stato spostato rispetto all'iniziale collocazione scelta da Arturo di Modica, è un "must" su tutte le guide turistiche della Big Apple.

Probabilmente nemmeno Angelo di Modica, poteva immaginare, in quella notte di dicembre, un lieto fine come questo e che addirittura la sua "opera abusiva" non solo diventasse uno dei simboli di New York, ma che addirittura potesse assurgere a simbolo della finanza mondiale.

Ora tutto ciò apparterrà anche alla Cina, visto che ora anche Shanghai avrà il suo "Charging Bull", quale simbolo ben augurante con il quale sottolineare anche il suo nuovo ruolo di Hub Finanziario che si appresta a rappresentare, in aperta competizione proprio con New York, in quella che sarà la sfida dei prossimi decenni.

Una storia incredibile, d'altri tempi, una storia anche Italiana, ora anche a Shanghai.