domenica 20 luglio 2008

Corona’s Spazzatura On line

Ho letto sui quotidiani, del prossimo progetto Internet di Fabrizio Corona.

Non so cosa gli abbiamo “promesso” i consulenti di cui si sta avvalendo, ma è avvilente sentire tante “cavolate”, nelle poche parole rilasciate dallo stesso Corona alla stampa.

Per prima cosa è chiaro che il “lupo perde il pelo ma non il vizio”, visto che il tanto sbandierato “sono cambiato”, se lo è già rimangiato, anzi rilanciato con questo presunto progetto di gossip all’americana o altre amenità di cronaca rosa.

Secondariamente, sorprende che un giovane come lui, che annuncia di proiettarsi al futuro, abbia un approccio alla “vecchia maniera” e così datato: un sito ad abbonamento e pubblicità sui giornali cartacei!

Terzo, che appare chiaro come per Corona la rete sia probabilmente ancora un oggetto sconosciuto, che invece dovrebbe comprendere a fondo, prima di esporsi quale “editore gossip”, data l’anima sostanzialmente “anarchica” che la caratterizza, una pericolosa ”brutta bestia”, non manipolabile, strumentalizzabile, come le testate classiche con le quali ha lavorato fino ad ora, nella continua creazione degli scoop, veri o presunti.

Quarto, che non bisogna dimenticarsi come il successo del gossip in Italia, sia tendenzialmente radicato nei giornali cartacei, sia per la tipologia del target principale (scarso utilizzatore di Internet in una Italia così arretrata) ma soprattutto, per la loro facile fruibilità sul treno, dal parrucchiere, in spiaggia o in altri momenti di scarsa attenzione o di svago, in quella che viene definita, “fruizione passiva”, tipica anche della televisione.

Ma ammettendo che possa riscuotere un qualche successo, non bisogna dimenticarsi che a mettere a rischio i conti, potrebbe essere il fatto che, tranne per i siti porno, si è già ampiamente dimostrato come gli internauti non apprezzino qualunque sito di news a pagamento. Chi ci ha provato è miseramente caduto, americani compresi.

Comunque sia, difficilmente il progetto che ha affermato di voler realizzare, arriverà all’astronomico valore economico decantato da Corona, in quanto Internet e il tipo di informazione che intende realizzare, sul piano finanziario si dice “senza memoria”, in quanto sostenibile e dipendente solo dalla continua produzione di nuovi gossip, con il rischio continuo quindi di svanire alla velocità della luce, come un “palloncino bucato”.

Un consiglio a Corona: quello di lasciare stare il gossip Italiano, che oltre alle Alpi non riscuote grandi interessi e gettarsi semmai, su qualcosa in lingua inglese, il vero punto di forza dei siti Americani a cui si rifà il progetto.

La situazione nella quale invece il “povero” Corona si troverà a dover fare i conti, anche economici, è il limitante provincialismo italiano, un po’ come se si occupasse di Gossip Cinese ma con una differenza fondamentale, il target interno è di oltre un miliardo di persone!

Ecco perché in Italia, non è ancora nato un sito dalle caratteristiche americane di questo tipo: semplice, manca la materia prima!

Quindi la sensazione che se ne trae, è che Corona stia giocando male le sue carte, nel tentativo di costruirsi una “nuova fama”, usando la rete come suo nuovo palcoscenico, in progetto tutt’altro che innovativo.

Ma oltre ai problemi per così dire “tecnici”, vanno aggiunti quelli legali. Infatti i tempi sono cambiati e le notizie, anche sulla rete, devono rispettare criteri deontologici di una piazza civile, dove le nuove leggi permettono azioni legali difensive molto efficaci, a difesa della onorabilità di chicchessia.

Quindi Corona rischia il classico “dalla Padella alla brace” dove potrebbe essere denunciato per diffamazione enne volte e ad ogni causa rischiare di essere oscurato “in attesa di giudizio” e quindi conseguentemente, essere denunciato dai suoi stessi eventuali sottoscrittori, per avere indietro i soldi per “interruzione di servizio”.

Insomma, Corona, auguri comunque per il tuo progetto, sperando che non capiti anche a te quello che è accaduto a Mughini, rimasto “scottato” nel suo recente impatto con il popolo della rete, non prendertela, “it’s net life”. Uomo avvisato, uomo (mezzo) salvato.

Comunque sia, avrebbe avuto ben altro “peso”, se invece di annunciare un progetto banale e già datato prima di uscire, avessi dichiarato che ti dedicavi al primo “free press” di gossip. Questo si che sarebbe stato un progettone!