Avatar: ma quale censura!!
Proprio vero, tutto quello che riguarda la Cina diventa subito rilevante, soprattutto se può dimostrare le trite e ritrite convinzioni.
Il film Avatar è tra queste. Il fatto che dal 22 gennaio la maggior parte dei cinema cinesi faranno posto ad altri film cinesi ha scatenato le folle occidentali nel solito "dagli alla censura!".
In questo caso nulla di più falso, in quanto il film non è sparito, ma sarà proiettato nelle sale 3D (non è un film che fa del 3D il suo valore?) e poi comunque è comprabile ad ogni angolo di strada a soli 50 centesimi senza alcuna limitazione.
Avatar è solo l'ultimo degli atti della guerra commerciale in atto tra Hollywood e Chinawood, dove i cinesi hanno da tempo ridotto il numero di film americani proiettabili annualmente, per favorire la propria produzione interna.
Qualcosa che è stato tema a livello di WTO dove gli americani hanno chiesto di sanzionare la Cina per questo comportamento scorretto sul piano commerciale, badate bene commerciale, non altro.
Quindi la riduzione dei tempi in sala di Avatar, rientra tra le azioni arcinote del Governo Cinese che non intende farsi invadere da pellicole americane, qualcosa che oltretutto è stato fatto anche in Italia nel periodo natalizio, dove Avatar è stato escluso, a vantaggio dei Cine Panettoni nostrani.
Propri strano il mondo. Lo si fa in Italia, è solo una questione commerciale. Lo fa la Cina ed subito un fatto di censura.