Space Cowboy Cinese: ma il mondo occidentale non se ne accorge!
Negli ultimi decenni siamo abituati ad assistere, spesso in diretta, alle partenze e i ritorni delle diversi missioni dello Shuttle. Abbiamo vissuto con angoscia prima l’esplosione del Challenger e poi il disintegrarsi del Columbia. Abbiamo imparato a conoscere i contenuti, le missioni che in questi anni si sono susseguite, figlie delle pionieristiche missioni Apollo e Gemini degli anni ‘60 e ‘70
Se poi sulla navetta è presente un non americano, lo spazio per questi eventi televisivi e giornalistici si allarga.
Bene, in questi giorni i cinesi hanno lanciato tre loro astronauti che sabato, prima nella storia non americana, faranno la prima passeggiata nello spazio e su tutti i giornali italiani nulla.
O meglio si finisce per parlarne solo per cercare di mettere in ridicolo il tutto, prendendo per buono un errore di pubblicazione sul sito web della Agenzia Nuova Cina, quasi fosse la prova di qualcosa di “falso” in tutta questa missione.
Poi ci si lamenta che ad occidente tutti pensano certe cose sulla Cina!.
La Cina non è SOLO quello che molti giornali occidentali passano quotidianamente, ma sembra che ciò faccia comodo ai “soloni” che pensano che tra noi e loro debba esistere un “muro invalicabile” e che basti “far finta di nulla” o prendere le cose con strumentale distacco o peggio con scandalizzato allarmismo, per mantenere la presunta centralità occidentale nei settori d’eccellenza.
La notizia di una missione come questa, tutta al cinese, non può che non fare notizia, viste le migliaia di tecnologie necessarie per consentire anche la semplice passeggiata nello spazio.
Un salto in avanti della tecnologia che dimostra che se, da una parte la Cina ancora lotta con il proprio passato e priorità quotidiane fondamentali da combattere e vincere, dall’altra è fortemente proiettata al futuro, positiva, costruttiva.
Una solo apparente contraddizione, di un paese che convive nella stessa generazione con il proprio passato, presente e futuro.
Molto importante è quindi questa missione, dato che tutti sappiamo quanto siano importanti le ricadute delle tecnologie spaziali e militari sulla quotidianità di tutti noi.
Non c’è infatti tecnologia d’uso quotidiano che non sia stata prima un’innovazione spaziale o militare. Lo è stato in Occidente ed in particolare negli USA e ora lo è anche in Cina che ha così decisamente virato dall’essere solo la “fabbrica del mondo”.
Comunque sia, sabato alle 16.30 (ore 10.30 ora italiana), l’astronauta cinese Zhai Zhigang, in diretta televisiva nazionale, farà la prima passeggiata spaziale di un astronauta di un paese in via di sviluppo.
Qualcosa di più di una semplice passeggiata alla Armstrong “un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità”, qualcosa che dimostra come il mondo sia ben più largo della miope visione che anche le ultime analisi macroeconomiche sulla crisi finanziaria di questi giorni continuano a fotografare, dove sembrano esistere solo USA, Europa ed Italia.
La Cina oggi, l’India a seguire stanno cambiando, o meglio hanno già cambiato gli equilibri del mondo conosciuto. Non facciamo finta di non accorgerci, come dei vecchi ed annoiati egoisti.
Cerchiamo di dimostrare maggiore “sportività” e convinta partecipazione in un momento importante come questo per l’intera umanità, anche perché una semplice passeggiata spaziale e l’accresciuta competenza tecnologia può aiutare anche ad incrementare il livello di controlli sulla qualità della vita sulla terra a miliardi di persone, noi compresi.
Appuntamento quindi a sabato mattina alle 10.30 ora italiana.
Se poi sulla navetta è presente un non americano, lo spazio per questi eventi televisivi e giornalistici si allarga.
Bene, in questi giorni i cinesi hanno lanciato tre loro astronauti che sabato, prima nella storia non americana, faranno la prima passeggiata nello spazio e su tutti i giornali italiani nulla.
O meglio si finisce per parlarne solo per cercare di mettere in ridicolo il tutto, prendendo per buono un errore di pubblicazione sul sito web della Agenzia Nuova Cina, quasi fosse la prova di qualcosa di “falso” in tutta questa missione.
Poi ci si lamenta che ad occidente tutti pensano certe cose sulla Cina!.
La Cina non è SOLO quello che molti giornali occidentali passano quotidianamente, ma sembra che ciò faccia comodo ai “soloni” che pensano che tra noi e loro debba esistere un “muro invalicabile” e che basti “far finta di nulla” o prendere le cose con strumentale distacco o peggio con scandalizzato allarmismo, per mantenere la presunta centralità occidentale nei settori d’eccellenza.
La notizia di una missione come questa, tutta al cinese, non può che non fare notizia, viste le migliaia di tecnologie necessarie per consentire anche la semplice passeggiata nello spazio.
Un salto in avanti della tecnologia che dimostra che se, da una parte la Cina ancora lotta con il proprio passato e priorità quotidiane fondamentali da combattere e vincere, dall’altra è fortemente proiettata al futuro, positiva, costruttiva.
Una solo apparente contraddizione, di un paese che convive nella stessa generazione con il proprio passato, presente e futuro.
Molto importante è quindi questa missione, dato che tutti sappiamo quanto siano importanti le ricadute delle tecnologie spaziali e militari sulla quotidianità di tutti noi.
Non c’è infatti tecnologia d’uso quotidiano che non sia stata prima un’innovazione spaziale o militare. Lo è stato in Occidente ed in particolare negli USA e ora lo è anche in Cina che ha così decisamente virato dall’essere solo la “fabbrica del mondo”.
Comunque sia, sabato alle 16.30 (ore 10.30 ora italiana), l’astronauta cinese Zhai Zhigang, in diretta televisiva nazionale, farà la prima passeggiata spaziale di un astronauta di un paese in via di sviluppo.
Qualcosa di più di una semplice passeggiata alla Armstrong “un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità”, qualcosa che dimostra come il mondo sia ben più largo della miope visione che anche le ultime analisi macroeconomiche sulla crisi finanziaria di questi giorni continuano a fotografare, dove sembrano esistere solo USA, Europa ed Italia.
La Cina oggi, l’India a seguire stanno cambiando, o meglio hanno già cambiato gli equilibri del mondo conosciuto. Non facciamo finta di non accorgerci, come dei vecchi ed annoiati egoisti.
Cerchiamo di dimostrare maggiore “sportività” e convinta partecipazione in un momento importante come questo per l’intera umanità, anche perché una semplice passeggiata spaziale e l’accresciuta competenza tecnologia può aiutare anche ad incrementare il livello di controlli sulla qualità della vita sulla terra a miliardi di persone, noi compresi.
Appuntamento quindi a sabato mattina alle 10.30 ora italiana.