CAI - Nuova Alitalia ….Ora si fa sul serio!
Era ora, dopo che la politica ha cercato di “remare” a sé la questione, adesso, toccato con mano il baratro, la bussola d’Italia sulla questione, sembra indirizzata solo verso una direzione: l’accordo.
Sperando che nel futuro non si assista ancora a questi “poco edificanti” balletti d’interesse, le ragioni che ora renderanno possibile l’accordo sono semplificabili in: “merda nera”!.
Finito il giro di valzer degli interessi di parte, che stavano solo sfasciando tutto, ora si è passati alla definizione di un piano strategico vero, concreto, visto che i protagonisti, hanno capito che qualunque vincitore della diatriba, sarebbe stato ricordato come un “distruttore”.
In questi giorni tra i diversi contendenti è volato di tutto e i “troppi galli nel pollaio” se le sono date di santa ragione, non riuscendo a vedere che solo l’avversario (politico), perdendo così di vista la vera questione da risolvere.
La prova del cambio d’umore, sono le “convinte” manifestazioni d’interesse delle compagnie aeree straniere, fino ad ora rimaste alla finestra, che non volevano certo trovarsi “incastrate” nelle beghe del condominio Italia, che hanno assistito, compiaciuti, al processo autodistruttivo in corso.
Speravano e tifavano per il fallimento di Alitalia per “accaparrarsi” pezzi pregiati di loro interesse a prezzi di liquidazione.
Ma adesso il vento sembra essere cambiato.
Ora c’è da star certi che faranno di tutto pur di accaparrarsi un posto sulla Nuova Alitalia, anche perché la Nuova Alitalia può giocare un ruolo determinante nel quadrante meridionale della Europa allargata, cerniera tra Nord e Sud, area fondamentale anche per gli altri paesi dell’Unione.
La sensazione è però che Lufthansa sia quella più “allineata” agli interessi italiani e propensa ad avere un Hub forte in Malpensa, creando le premesse di un accordo a due che può spiazzare tutti gli altri operatori, visto il ruolo crescente dell’Est della Europa allargata.
Un asse Germania – Italia sarebbe poi sicuramente un ottimo viatico per sostenere anche uno sviluppo economico futuro per entrambi i paesi, i veri “piloni” dell’Europa attuale e futura: “industria e creatività”.
Ora si tratta solo di aspettare la “fumata bianca”, quella che confermerà che la quadratura del cerchio è stata fatta.
Per il momento: Forza ALITALIA!
Sperando che nel futuro non si assista ancora a questi “poco edificanti” balletti d’interesse, le ragioni che ora renderanno possibile l’accordo sono semplificabili in: “merda nera”!.
Finito il giro di valzer degli interessi di parte, che stavano solo sfasciando tutto, ora si è passati alla definizione di un piano strategico vero, concreto, visto che i protagonisti, hanno capito che qualunque vincitore della diatriba, sarebbe stato ricordato come un “distruttore”.
In questi giorni tra i diversi contendenti è volato di tutto e i “troppi galli nel pollaio” se le sono date di santa ragione, non riuscendo a vedere che solo l’avversario (politico), perdendo così di vista la vera questione da risolvere.
La prova del cambio d’umore, sono le “convinte” manifestazioni d’interesse delle compagnie aeree straniere, fino ad ora rimaste alla finestra, che non volevano certo trovarsi “incastrate” nelle beghe del condominio Italia, che hanno assistito, compiaciuti, al processo autodistruttivo in corso.
Speravano e tifavano per il fallimento di Alitalia per “accaparrarsi” pezzi pregiati di loro interesse a prezzi di liquidazione.
Ma adesso il vento sembra essere cambiato.
Ora c’è da star certi che faranno di tutto pur di accaparrarsi un posto sulla Nuova Alitalia, anche perché la Nuova Alitalia può giocare un ruolo determinante nel quadrante meridionale della Europa allargata, cerniera tra Nord e Sud, area fondamentale anche per gli altri paesi dell’Unione.
La sensazione è però che Lufthansa sia quella più “allineata” agli interessi italiani e propensa ad avere un Hub forte in Malpensa, creando le premesse di un accordo a due che può spiazzare tutti gli altri operatori, visto il ruolo crescente dell’Est della Europa allargata.
Un asse Germania – Italia sarebbe poi sicuramente un ottimo viatico per sostenere anche uno sviluppo economico futuro per entrambi i paesi, i veri “piloni” dell’Europa attuale e futura: “industria e creatività”.
Ora si tratta solo di aspettare la “fumata bianca”, quella che confermerà che la quadratura del cerchio è stata fatta.
Per il momento: Forza ALITALIA!