CAI CAI ... Il grande BLUFF? (2)
Oggi leggo sul Sole 24 un'approfondita analisi sulla questione Alitalia che conferma i miei dubbi su un’operazione, che "dice" una cosa, ma sembra in realtà "farne" un altra.
Oligopolio e mistificazione, rischiano di continuare a penalizzare il paese e nel frattempo permettono di "regalare" ex "gioielli di famiglia" in maniera incomprensibile (vedi il valore degli slots "svenduti" nella presente offerta!)
Oggi la compagnia va male (o è stata portata ad andare male?), ma ora "prendere la palla al balzo" per scambiarsi fraterni favori, appare decisamente insopportabile e sempre più incomprensibile.
Per esempio perchè l'area CARGO, logistica fondamentale per muovere le merci in un’economia globale come quella attuale e futura è stata accantonata come "no core?".
Spostare le persone a fini turistici non basterà per rilanciare il paese.
E’ sulle merci che il paese potrà cercare di competere, creandosi nuovi spazi sui mercati attraverso un sistema integrato "NAVE - AEREO - TRENO" che sia "vendibile" a possibili partner alla “affamata” ricerca, come ad esempio Cinesi ed Asiatici, che necessitano di HUB attraverso i quali far transitare le proprie merci, da e per il continente Europeo.
Questo approccio nella soluzione, è la dimostrazione di come fino ad oggi, chi ha gestito la compagnia, abbia “visto poco” come va il mondo e “tutelato molto” gli interessi di bottega al di qua delle Alpi.
Dico questo perchè "o questa soluzione o fallimento" mi ricorda molto come fu deciso di smembrare BLU, 4° operatore mobile, che ebbe una "gestione controversa" e che fini per trovarsi nella stessa situazione.
Ma come nel caso di Alitalia, non solo si impedì "a terzi", esterni all'Oligopolio esistente, di trovare una soluzione che permettesse la continuità, ma soprattutto si agì affinché gli stessi azionisti e gli altri operatori dell’Oligopolio, potessero "girarsi" le infrastrutture (Antenne) ad un valore enormemente inferiore a quello che avrebbero dovuto pagare normalmente.
Questo modo di fare “Sistema ed Industria” in Italia, non mi piacque allora e non mi piace ancora adesso e mi continua a lasciare quell'amaro in bocca che riconosco, una ferita che gli sviluppi del caso Alitalia, riaprono dolorosamente
Oggi la compagnia va male (o è stata portata ad andare male?), ma ora "prendere la palla al balzo" per scambiarsi fraterni favori, appare decisamente insopportabile e sempre più incomprensibile.
Per esempio perchè l'area CARGO, logistica fondamentale per muovere le merci in un’economia globale come quella attuale e futura è stata accantonata come "no core?".
Spostare le persone a fini turistici non basterà per rilanciare il paese.
E’ sulle merci che il paese potrà cercare di competere, creandosi nuovi spazi sui mercati attraverso un sistema integrato "NAVE - AEREO - TRENO" che sia "vendibile" a possibili partner alla “affamata” ricerca, come ad esempio Cinesi ed Asiatici, che necessitano di HUB attraverso i quali far transitare le proprie merci, da e per il continente Europeo.
Questo approccio nella soluzione, è la dimostrazione di come fino ad oggi, chi ha gestito la compagnia, abbia “visto poco” come va il mondo e “tutelato molto” gli interessi di bottega al di qua delle Alpi.
Dico questo perchè "o questa soluzione o fallimento" mi ricorda molto come fu deciso di smembrare BLU, 4° operatore mobile, che ebbe una "gestione controversa" e che fini per trovarsi nella stessa situazione.
Ma come nel caso di Alitalia, non solo si impedì "a terzi", esterni all'Oligopolio esistente, di trovare una soluzione che permettesse la continuità, ma soprattutto si agì affinché gli stessi azionisti e gli altri operatori dell’Oligopolio, potessero "girarsi" le infrastrutture (Antenne) ad un valore enormemente inferiore a quello che avrebbero dovuto pagare normalmente.
Questo modo di fare “Sistema ed Industria” in Italia, non mi piacque allora e non mi piace ancora adesso e mi continua a lasciare quell'amaro in bocca che riconosco, una ferita che gli sviluppi del caso Alitalia, riaprono dolorosamente