"Natale" in Cina: anche i Cinesi hanno il loro “panettone”
“Quinto giorno della quinta luna”, “quindicesimo giorno della prima luna”, “quindicesimo giorno della ottava luna”, questi, in Cina, sono tutti giorni di festività tradizionali, un paese comunque strettamente legato al proprio passato, giornate importanti, connesse con eventi naturali quali le fasi lunari.
Un altro esempio? Il “settimo giorno della settima luna. Se siete in Cina, ricordatevi di comprare un regalo per la vostra amata. In Cina è la “Festa degli Innamorati”, equiparabile al nostro San Valentino.
Diverso il “sapore” che hanno invece altre date importanti in Cina, quali il “1 Ottobre”, “1 Gennaio”, “1 Maggio”, giornate di festività nazionali ufficiali e comandate, introdotte solo di recente.
Da ciò appare quindi evidente come in Cina convivano tra loro, passato e presente, anche se il “sapore”, il “gusto” della Cina vera, non solo quella ad uso e consumo dei turisti, rimane comunque strettamente legato alle festività legate alle fasi lunari.
Sono momenti nei quali ogni cinese si riconosce senza mezzi termini, momenti fatti di millenarie ritualità, passate di generazione in generazione.
Questo legame è tanto stretto anche perchè legate a leggende e racconti, che quasi sempre sotto forma di favole, tramandano i valori e i pensieri della Cina tradizionale, quella ben lontana dalla frenesia attuale, tutta fatta di crescita economica e consumismo, dove uno sguardo o una emozione, erano ancora al centro dei discorsi e delle ambizioni quotidiane.
Sostanzialmente infatti tutti i racconti, connessi con queste feste tradizionali, hanno in comune, come protagonisti, una donna, un uomo, una relazione, spesso tormentata, un ostacolo da superara o una azione eroica da ricordare.
Ma ora veniamo al “quindicesimo giorno della ottava luna” che quest’anno sarà il 25 Settembre.
Quel giorno per i cinesi sarà il “Festival di Metà Autunno”, una festa che possiamo definire della “riunificazione” delle famiglie e dei parenti.
E’ un giorno molto importante che nello spirito, per certi versi, è molto simile al nostro Natale, dove tradizionalmente le famiglie cinesi si riuniscono, portando in dono il simbolo della riunificazione: i Moon Cake o Tortini della Luna.
Quindi anche la Cina ha il suo “panettone”.
I Moon Cake, sotto forma di un tortino salato di forma circolare, fatto di zucchero, sesamo, noci, semi di loto, uova, prosciutto, petali di fiori e molti altri ingredienti a scelta, simboleggiano proprio la luna, in una sorta di arcaica adorazione, ma contemporaneamente, con la loro circolarità nella forma, sono il simbolo stesso della riunificazione.
In questi giorni, come da noi, dove il tradizionale si mischia con il moderno consumismo, si sta quindi assistendo negli uffici, tra i parenti o tra gli amici ad un frenetico scambio di doni, sotto forma proprio di confezioni di Moon Cake, sempre più belle e ricercate.
Nella tradizione cinese non esiste il concetto di regalo materiale, come da noi. Quindi non vi capiterà mai, anche per il vostro compleanno, che un cinese vi porti qualsiasi tipo di regalo.
Se lo fa, sta “copiando” le nostre abitudini o sta cercando di farvi sentire a vostro agio.
Normalmente in Cina, dove la cultura contadina è ancora fortemente radicata, infatti si è soliti donare cibo e solo quello, esattamente come nel caso dei Moon Cake per il “Festival di Metà Autunno”.
Ma nonostante il 25 settembre sia così importante per la tradizione cinese, questa giornata non viene considerata festività nazionale e quindi “cade” nel bel mezzo della settimana lavorativa.
I cinesi, per celebrare il proprio “rito riunificante” quest’anno dovranno quindi attendere qualche giorno, fino al 1° Ottobre, quando la Cina si fermerà per la sua Festa Nazionale e Anniversario della nascita della Repubblica Popolare Cinese, creata il 1° ottobre 1949
Solo allora e solo in quei giorni, i cinesi potranno finalmente tornare a casa, beneficiando delle ferie comandate, portando con sè, in dono, i Moon Cake. Ma questa festa delle riunificazione necessita di un ulteriore “atto preparatorio”, a cui tutti i cinesi si dovranno “sottoporre”.
Occorre sottolineare come non sia affatto raro che le famiglie cinesi passino lunghi periodi isolate. Spesso il padre di famiglia lavora infatti per mesi molto lontano, senza avere il tempo e soprattutto i soldi, per tornare regolarmente a casa.
Dato quindi, che la festività nazionale del 1° Ottobre da diritto a soli 3 giorni di ferie, troppo pochi per riunificare le famiglie, per avere il diritto di beneficiare di una intera settimana, i cinesi dovranno lavorare anche i prossimi sabato 29 e domenica 30, in un meccanismo di “dare e avere”, normale con l’approssimarsi di una festività nazionale comandata.
Il risultato sarà che tutta la Cina lavorerà anche il prossimo Sabato 29 e Domenica 30, non concedendo ai cinesi alcun “ponte festivo”, strumento invece molto usato dalle nostre parti, per “amplificare le festività ufficiali”.
Comunque sia, questa convivenza tra “sacro” ( la tradizione popolare cinese) e “profano” (le festività nazionali ufficiali) è sempre più frequente nelle “abitudini” cinesi e si sta rafforzando con il crescere del benessere economico cinese.
Infatti le festività nazionali, stanno giocando un ruolo non secondario nello sviluppo economico del paese. In questo fase economica, dove il governo cinese sta spingendo per una sempre maggiore crescita dei consumi interni, si sta assistendo alla crescente “nazionalizzazione” di molte festività popolari e tradizionali.
Le festività tradizionali stanno quindi diventano strumenti ed indicatore del cresciuto benessere e nuovo corso cinese, oltre ad essere trasformate, esse stesse, in un ottimo momento per incentivare i consumi interni, le vacanze, l’uso di aerei, treni e macchine, esattamente come accadde nei paesi occidentali nel dopo guerra e nel periodo del boom economico.
Quindi la Cina sta dando sempre maggiore spazio al tempo libero dei propri cittadini, momenti concreti per potersi gustare i risultati del proprio lavoro, una vera novità per il cinese medio.
Ma anche se la condizione economica di molte famiglie cinesi sta cambiando, fatto che consente ad un sempre crescente numero di cinesi di abbracciare nuove abitudini di stampo “occidentale”, viste fino ad ora solo nei film, per molti altri, tutto ciò rimarrà ancora però solo un auspicio e un sogno per il proprio futuro.
In questi giorni comunque sia, ricchi o poveri, nessun cinese rimarra senza i suoi Moon Cake, così che, guardando la luna illuminarne il “percorso”, possano sognare di raggiungere un sempre più radioso e felice futuro.
Un altro esempio? Il “settimo giorno della settima luna. Se siete in Cina, ricordatevi di comprare un regalo per la vostra amata. In Cina è la “Festa degli Innamorati”, equiparabile al nostro San Valentino.
Diverso il “sapore” che hanno invece altre date importanti in Cina, quali il “1 Ottobre”, “1 Gennaio”, “1 Maggio”, giornate di festività nazionali ufficiali e comandate, introdotte solo di recente.
Da ciò appare quindi evidente come in Cina convivano tra loro, passato e presente, anche se il “sapore”, il “gusto” della Cina vera, non solo quella ad uso e consumo dei turisti, rimane comunque strettamente legato alle festività legate alle fasi lunari.
Sono momenti nei quali ogni cinese si riconosce senza mezzi termini, momenti fatti di millenarie ritualità, passate di generazione in generazione.
Questo legame è tanto stretto anche perchè legate a leggende e racconti, che quasi sempre sotto forma di favole, tramandano i valori e i pensieri della Cina tradizionale, quella ben lontana dalla frenesia attuale, tutta fatta di crescita economica e consumismo, dove uno sguardo o una emozione, erano ancora al centro dei discorsi e delle ambizioni quotidiane.
Sostanzialmente infatti tutti i racconti, connessi con queste feste tradizionali, hanno in comune, come protagonisti, una donna, un uomo, una relazione, spesso tormentata, un ostacolo da superara o una azione eroica da ricordare.
Ma ora veniamo al “quindicesimo giorno della ottava luna” che quest’anno sarà il 25 Settembre.
Quel giorno per i cinesi sarà il “Festival di Metà Autunno”, una festa che possiamo definire della “riunificazione” delle famiglie e dei parenti.
E’ un giorno molto importante che nello spirito, per certi versi, è molto simile al nostro Natale, dove tradizionalmente le famiglie cinesi si riuniscono, portando in dono il simbolo della riunificazione: i Moon Cake o Tortini della Luna.
Quindi anche la Cina ha il suo “panettone”.
I Moon Cake, sotto forma di un tortino salato di forma circolare, fatto di zucchero, sesamo, noci, semi di loto, uova, prosciutto, petali di fiori e molti altri ingredienti a scelta, simboleggiano proprio la luna, in una sorta di arcaica adorazione, ma contemporaneamente, con la loro circolarità nella forma, sono il simbolo stesso della riunificazione.
In questi giorni, come da noi, dove il tradizionale si mischia con il moderno consumismo, si sta quindi assistendo negli uffici, tra i parenti o tra gli amici ad un frenetico scambio di doni, sotto forma proprio di confezioni di Moon Cake, sempre più belle e ricercate.
Nella tradizione cinese non esiste il concetto di regalo materiale, come da noi. Quindi non vi capiterà mai, anche per il vostro compleanno, che un cinese vi porti qualsiasi tipo di regalo.
Se lo fa, sta “copiando” le nostre abitudini o sta cercando di farvi sentire a vostro agio.
Normalmente in Cina, dove la cultura contadina è ancora fortemente radicata, infatti si è soliti donare cibo e solo quello, esattamente come nel caso dei Moon Cake per il “Festival di Metà Autunno”.
Ma nonostante il 25 settembre sia così importante per la tradizione cinese, questa giornata non viene considerata festività nazionale e quindi “cade” nel bel mezzo della settimana lavorativa.
I cinesi, per celebrare il proprio “rito riunificante” quest’anno dovranno quindi attendere qualche giorno, fino al 1° Ottobre, quando la Cina si fermerà per la sua Festa Nazionale e Anniversario della nascita della Repubblica Popolare Cinese, creata il 1° ottobre 1949
Solo allora e solo in quei giorni, i cinesi potranno finalmente tornare a casa, beneficiando delle ferie comandate, portando con sè, in dono, i Moon Cake. Ma questa festa delle riunificazione necessita di un ulteriore “atto preparatorio”, a cui tutti i cinesi si dovranno “sottoporre”.
Occorre sottolineare come non sia affatto raro che le famiglie cinesi passino lunghi periodi isolate. Spesso il padre di famiglia lavora infatti per mesi molto lontano, senza avere il tempo e soprattutto i soldi, per tornare regolarmente a casa.
Dato quindi, che la festività nazionale del 1° Ottobre da diritto a soli 3 giorni di ferie, troppo pochi per riunificare le famiglie, per avere il diritto di beneficiare di una intera settimana, i cinesi dovranno lavorare anche i prossimi sabato 29 e domenica 30, in un meccanismo di “dare e avere”, normale con l’approssimarsi di una festività nazionale comandata.
Il risultato sarà che tutta la Cina lavorerà anche il prossimo Sabato 29 e Domenica 30, non concedendo ai cinesi alcun “ponte festivo”, strumento invece molto usato dalle nostre parti, per “amplificare le festività ufficiali”.
Comunque sia, questa convivenza tra “sacro” ( la tradizione popolare cinese) e “profano” (le festività nazionali ufficiali) è sempre più frequente nelle “abitudini” cinesi e si sta rafforzando con il crescere del benessere economico cinese.
Infatti le festività nazionali, stanno giocando un ruolo non secondario nello sviluppo economico del paese. In questo fase economica, dove il governo cinese sta spingendo per una sempre maggiore crescita dei consumi interni, si sta assistendo alla crescente “nazionalizzazione” di molte festività popolari e tradizionali.
Le festività tradizionali stanno quindi diventano strumenti ed indicatore del cresciuto benessere e nuovo corso cinese, oltre ad essere trasformate, esse stesse, in un ottimo momento per incentivare i consumi interni, le vacanze, l’uso di aerei, treni e macchine, esattamente come accadde nei paesi occidentali nel dopo guerra e nel periodo del boom economico.
Quindi la Cina sta dando sempre maggiore spazio al tempo libero dei propri cittadini, momenti concreti per potersi gustare i risultati del proprio lavoro, una vera novità per il cinese medio.
Ma anche se la condizione economica di molte famiglie cinesi sta cambiando, fatto che consente ad un sempre crescente numero di cinesi di abbracciare nuove abitudini di stampo “occidentale”, viste fino ad ora solo nei film, per molti altri, tutto ciò rimarrà ancora però solo un auspicio e un sogno per il proprio futuro.
In questi giorni comunque sia, ricchi o poveri, nessun cinese rimarra senza i suoi Moon Cake, così che, guardando la luna illuminarne il “percorso”, possano sognare di raggiungere un sempre più radioso e felice futuro.