Il Grillo “Politico 2.0” parte da Pescara (e dai comuni d’Italia)!
Grillo ha deciso quale sarà il suo prossimo passo.
Nessuna reale organizzazione politica nazionale, almeno per il momento, ma l’invito ai cittadini di concentrare le loro energie localmente, creando proprie Liste Civiche, il tutto con il supporto degli “strumenti internet” per il loro coordinamento che lo stesso Grillo renderà disponibili a breve.
Il motto lanciato ieri da Grillo è semplificabile in: “l’Italia si cambia dai comuni (e con Internet)”.
Per incanalare le energie liberate con il V-DAY, Grillo ha deciso di lasciare “libera scelta” ai MeetUp o a gruppi di cittadini, di creare proprie liste civiche, a ruota di quello già successo a Pescara in questi giorni.
In breve, l’organizzatore del MeetUp locale, ha già fondato una lista civica per presentarsi alle prossime elezioni per il Comune di Pescara.
La lista, chiamata “Pescara in Comune”, oltre che essere guidata dal responsabile del MeetUp locale, utilizza nel suo il suffisso “by Amici di Beppe Grillo” e come logo riporta al suo centro, uno “stilizzato” ed “incazzato” Grillo.
Sul sito della neonata formazione politica pescarese, si precisa che il logo utilizzato “ha ricevuto il nullaosta” dello stesso Grillo.
Stesso discoro per quanto riguarda il suffisso “by Amici di Beppe Grillo”, “autorizzato dallo stesso Grillo, precisando che però la lista sarà totalmente autonoma rispetto alla sua persona e viceversa”.
Va aggiunto che sul sito della nuova lista civica, a proposito proprio del V-Day, si annunciava come “Con l'occasione (il V-DAY) distribuiremo un volantino per spingere la cittadinanza tutta alla formazione della lista civica. Una lista civica che vuole essere espressione di reale Democrazia (governo del popolo)”.
Quanto successo a Pescara era stato “segnalato” a Beppe Grillo sul suo Blog da alcuni sostenitori del V-DAY, come una “strumentalizzazione”, che secondo loro, doveva essere impedita, ora invece appare evidente che, alla luce delle ultime dichiarazioni di Grillo, è stata la “prova generale” del nuovo corso post-V-DAY.
L’operazione “politica” pescarese, molto probabilmente, sarà quindi tra quelle che saranno avallate da Grillo e potrà ricevere la citata “certificazione di trasparenza Beppegrillo.it”.
Tra i requisiti per ottenere detta certificazione, in via di pubblicazione, due saranno quelli fondamentali: il non essere iscritti a nessun partito ed essere incensurati.
Sul sito della lista civica pescarese si legge inoltre come essa abbia “ preso le distanze dal MeetUP di Beppe Grillo nella sua interezza che”, si continua, “per la loro struttura sono fortemente eterogenei”.
Contemporaneamente Grillo sul suo sito afferma: “Non sto promuovendo la presentazione di nessuna lista civica, né locale, né nazionale.” e in riferimento al recente V-DAY, sempre Grillo sottolinea come “la loro voce i partecipanti del V-day non la prestano a nessuno. Sono i megafoni di sé stessi. I cittadini che si fanno politica.”
Primo risultato tangibile è che ora a Pescara, esistono due MeetUp, il secondo dei quali è formato proprio da coloro non avevano condiviso l’azione di costituzione della Lista Civica, per le prossime elezioni locali.
Non solo, nelle discussioni online sul forum del Meetup in questione, i toni da parte dei dissenzienti non sono stati molto teneri con il proponente la Lista Civica pescarese, con alcune accuse circostanziate, di un modo di agire, per così dire, “unfair”,
Ma la situzione non è così solo a Pescara, in quanto esistono già 4 MeetUp a Roma, Bari, 3 a Firenze, Torino, Matera, 2 a Bologna, Cagliari, Lucca, Milano, Napoli, Salerno, Sanremo, Taranto, Treviso, Verona.
Sul territorio ci sono centinaia di MeetUp che secondo Grillo “sono già un movimento politico”, come da lui citato sull’Herald Tribune dopo il V-DAY, “che si incontrano regolarmente per discutere di vari argomenti e aumentare la consapevolezza sui diversi temi”.
Grillo continua dicendo, “siccome il movimento è partito dal Web, è partito dal basso”, questo sarà il riferimento per il futuro.
Queste parole di Grillo, in aggiunta con l’ultimo invito sulle “Liste civiche”, sembrano quindi confermare che l’iniziativa di Pescara molto probabilmente non risultarà isolata ed altre iniziative spontanee potranno nascere, sulla carica emotiva e di mobilitazione che l’evento del V-DAY ha attivato.
Molti commentatori nei giorni scorsi avevano osservato come nelle molte piazze mobilitate, l’organizzazione del V-DAY, sul piano operativo fosse stata , testuale, “impeccabile: volantini stampati, palco, spettacolo e connessi servizi. Qualcuno si era anche spinto a chiedere direttamente a Grillo, con quali soldi fosse stato possibile realizzare tutto ciò.
I fatti di Pescara testimoniano, come il volontariato, l’unico modo con il quale è stato finanziato il V-Day, sia anche stato sostenuto dalla volontà di molti, di passare ai dati di fatto, organizzandosi a livello locale, per giocare la carta istituzionale e contribuire al cambiamento.
Ora il Grillo “politico” lancia il suo messaggio: “create le liste civiche”. Un messaggio molto originale che sulle prime ha però lasciato un “pelo” spiazzati molti dei cittadini che in questi giorni avevano seguito l’invito di Grillo a mobilitarsi.
La sensazione di questo “spiazzamento” e dei molti “dubbi”, traspare nei molti commenti indirizzati a Grillo sul suo blog, pensieri ben riassunti da un emblematico post di un cittadino che dice: “Il tuo invito alla formazione delle liste civiche sembra come - Vi ho incitato ad uccidere il mostro, l’ho svegliato, vi ho armato, ma per ucciderlo sono cazzi vostri!.”
La sensazione è che questa “originale” presa di posizione di Grillo e i fatti di Pescara, rischiano di creare non poche confusioni ed incomprensioni.
Un bel “rompicapo” per Grillo, l’inizio comunque di quella “carriera” politica fino ad ora rifiutata, l’inizio di un percorso, tutt’altro che facile, nel gestire il grande consenso creatosi attorno alla sua persona che vede in lui il leader e il portavoce indiscusso, degli obbiettivi e dei valori esposti lo scorso 8 settembre.
Ma guai a pensare che quella di ieri sia stata una provocazione del momento o una fuga dalle responsabilità, scaricata sui cittadini.
I fatti di Pescara e le autorizzazioni di Grillo connesse sono infatti datate 22 Luglio 2007, ben prima quindi dei clamori suscitati dal V-DAY e testimoniano che Grillo sta seguendo, passo dopo passo, una precisa e lucida strategia di sviluppo di un disegno politico di Democrazia 2.0, tutt’altro che terminato con l’annuncio di ieri.
Dopo i comuni, il prossimo passo potrebbero essere le Regioni 2.0, spazio dove la strategia di sviluppo della democrazia diretta (Democrazia 2.0) potrebbe avere ulteriori spazi concreti di sviluppo, per poi arrivare a Roma, quasi che Grillo stesse canticchiando, in cuor suo, la famosa canzone di Venditti “Bomba o non Bomba, arriveremo a Roma!”
Nessuna reale organizzazione politica nazionale, almeno per il momento, ma l’invito ai cittadini di concentrare le loro energie localmente, creando proprie Liste Civiche, il tutto con il supporto degli “strumenti internet” per il loro coordinamento che lo stesso Grillo renderà disponibili a breve.
Il motto lanciato ieri da Grillo è semplificabile in: “l’Italia si cambia dai comuni (e con Internet)”.
Per incanalare le energie liberate con il V-DAY, Grillo ha deciso di lasciare “libera scelta” ai MeetUp o a gruppi di cittadini, di creare proprie liste civiche, a ruota di quello già successo a Pescara in questi giorni.
In breve, l’organizzatore del MeetUp locale, ha già fondato una lista civica per presentarsi alle prossime elezioni per il Comune di Pescara.
La lista, chiamata “Pescara in Comune”, oltre che essere guidata dal responsabile del MeetUp locale, utilizza nel suo il suffisso “by Amici di Beppe Grillo” e come logo riporta al suo centro, uno “stilizzato” ed “incazzato” Grillo.
Sul sito della neonata formazione politica pescarese, si precisa che il logo utilizzato “ha ricevuto il nullaosta” dello stesso Grillo.
Stesso discoro per quanto riguarda il suffisso “by Amici di Beppe Grillo”, “autorizzato dallo stesso Grillo, precisando che però la lista sarà totalmente autonoma rispetto alla sua persona e viceversa”.
Va aggiunto che sul sito della nuova lista civica, a proposito proprio del V-Day, si annunciava come “Con l'occasione (il V-DAY) distribuiremo un volantino per spingere la cittadinanza tutta alla formazione della lista civica. Una lista civica che vuole essere espressione di reale Democrazia (governo del popolo)”.
Quanto successo a Pescara era stato “segnalato” a Beppe Grillo sul suo Blog da alcuni sostenitori del V-DAY, come una “strumentalizzazione”, che secondo loro, doveva essere impedita, ora invece appare evidente che, alla luce delle ultime dichiarazioni di Grillo, è stata la “prova generale” del nuovo corso post-V-DAY.
L’operazione “politica” pescarese, molto probabilmente, sarà quindi tra quelle che saranno avallate da Grillo e potrà ricevere la citata “certificazione di trasparenza Beppegrillo.it”.
Tra i requisiti per ottenere detta certificazione, in via di pubblicazione, due saranno quelli fondamentali: il non essere iscritti a nessun partito ed essere incensurati.
Sul sito della lista civica pescarese si legge inoltre come essa abbia “ preso le distanze dal MeetUP di Beppe Grillo nella sua interezza che”, si continua, “per la loro struttura sono fortemente eterogenei”.
Contemporaneamente Grillo sul suo sito afferma: “Non sto promuovendo la presentazione di nessuna lista civica, né locale, né nazionale.” e in riferimento al recente V-DAY, sempre Grillo sottolinea come “la loro voce i partecipanti del V-day non la prestano a nessuno. Sono i megafoni di sé stessi. I cittadini che si fanno politica.”
Primo risultato tangibile è che ora a Pescara, esistono due MeetUp, il secondo dei quali è formato proprio da coloro non avevano condiviso l’azione di costituzione della Lista Civica, per le prossime elezioni locali.
Non solo, nelle discussioni online sul forum del Meetup in questione, i toni da parte dei dissenzienti non sono stati molto teneri con il proponente la Lista Civica pescarese, con alcune accuse circostanziate, di un modo di agire, per così dire, “unfair”,
Ma la situzione non è così solo a Pescara, in quanto esistono già 4 MeetUp a Roma, Bari, 3 a Firenze, Torino, Matera, 2 a Bologna, Cagliari, Lucca, Milano, Napoli, Salerno, Sanremo, Taranto, Treviso, Verona.
Sul territorio ci sono centinaia di MeetUp che secondo Grillo “sono già un movimento politico”, come da lui citato sull’Herald Tribune dopo il V-DAY, “che si incontrano regolarmente per discutere di vari argomenti e aumentare la consapevolezza sui diversi temi”.
Grillo continua dicendo, “siccome il movimento è partito dal Web, è partito dal basso”, questo sarà il riferimento per il futuro.
Queste parole di Grillo, in aggiunta con l’ultimo invito sulle “Liste civiche”, sembrano quindi confermare che l’iniziativa di Pescara molto probabilmente non risultarà isolata ed altre iniziative spontanee potranno nascere, sulla carica emotiva e di mobilitazione che l’evento del V-DAY ha attivato.
Molti commentatori nei giorni scorsi avevano osservato come nelle molte piazze mobilitate, l’organizzazione del V-DAY, sul piano operativo fosse stata , testuale, “impeccabile: volantini stampati, palco, spettacolo e connessi servizi. Qualcuno si era anche spinto a chiedere direttamente a Grillo, con quali soldi fosse stato possibile realizzare tutto ciò.
I fatti di Pescara testimoniano, come il volontariato, l’unico modo con il quale è stato finanziato il V-Day, sia anche stato sostenuto dalla volontà di molti, di passare ai dati di fatto, organizzandosi a livello locale, per giocare la carta istituzionale e contribuire al cambiamento.
Ora il Grillo “politico” lancia il suo messaggio: “create le liste civiche”. Un messaggio molto originale che sulle prime ha però lasciato un “pelo” spiazzati molti dei cittadini che in questi giorni avevano seguito l’invito di Grillo a mobilitarsi.
La sensazione di questo “spiazzamento” e dei molti “dubbi”, traspare nei molti commenti indirizzati a Grillo sul suo blog, pensieri ben riassunti da un emblematico post di un cittadino che dice: “Il tuo invito alla formazione delle liste civiche sembra come - Vi ho incitato ad uccidere il mostro, l’ho svegliato, vi ho armato, ma per ucciderlo sono cazzi vostri!.”
La sensazione è che questa “originale” presa di posizione di Grillo e i fatti di Pescara, rischiano di creare non poche confusioni ed incomprensioni.
Un bel “rompicapo” per Grillo, l’inizio comunque di quella “carriera” politica fino ad ora rifiutata, l’inizio di un percorso, tutt’altro che facile, nel gestire il grande consenso creatosi attorno alla sua persona che vede in lui il leader e il portavoce indiscusso, degli obbiettivi e dei valori esposti lo scorso 8 settembre.
Ma guai a pensare che quella di ieri sia stata una provocazione del momento o una fuga dalle responsabilità, scaricata sui cittadini.
I fatti di Pescara e le autorizzazioni di Grillo connesse sono infatti datate 22 Luglio 2007, ben prima quindi dei clamori suscitati dal V-DAY e testimoniano che Grillo sta seguendo, passo dopo passo, una precisa e lucida strategia di sviluppo di un disegno politico di Democrazia 2.0, tutt’altro che terminato con l’annuncio di ieri.
Dopo i comuni, il prossimo passo potrebbero essere le Regioni 2.0, spazio dove la strategia di sviluppo della democrazia diretta (Democrazia 2.0) potrebbe avere ulteriori spazi concreti di sviluppo, per poi arrivare a Roma, quasi che Grillo stesse canticchiando, in cuor suo, la famosa canzone di Venditti “Bomba o non Bomba, arriveremo a Roma!”