mercoledì 8 aprile 2009

Jia You Abruzzo!! ( Forza Abruzzo!!)

Il terremoto in Abruzzo è ancora oggi sulle prime pagine dei giornali cinesi.


Oltre all’affetto che i cinesi nutrono per l’Italia, la sua cultura, il suo stile e la sua storia, un altro aspetto importante motiva però tanta attenzione e stupore.

Il fatto che il terremoto sia avvenuto in un area montana e come descritto nelle corrispondenze “le rocce rotolando, sono entrate nelle case della popolazione che stava dormendo”, ha molto colpito l’immaginario del cinese medio.

La ragione è semplice: i cinesi se possono, non costruiscono in aree montane, che sono infatti normalmente senza case, per una millenaria paura atavica che suggerisce essere una pratica pericolosa per due ragioni, i terremoti appunto e in alcune aree per i tifoni.

Per questa ragione, i cinesi rimangono affascinati, ma allo stesso tempo terrorizzati dalle nostre città, il più delle volte abbarbicate sulle rocce e sulle creste, spesso per ragioni storiche difensive, come del resto è anche per l’Aquila.

Non sorprende quindi che gli amici cinesi, resosi conto dei luoghi del disastro, all’unisono abbiano esclamato senza esitazione, che la ragione di tutto ciò era da ricercarsi nell’aver voluto costruire sulle montagne, sfidandole, una conferma dei loro millenari suggerimenti.

Ad avvalorare le loro tradizionali precauzioni, l’“anomalia” di quanto accaduto in Abruzzo: a fronte di un terremoto di così bassa magnitudo, i danni siano stati incredibilmente devastanti. 

Provare a spiegare che in molti casi le case crollate non erano fatte a “regola d’arte”, è però del tutto inutile, visto che la convinzione radicata prevale: in montagna, qualunque tipo di casa, ha poche possibilità di sopravvivere!!!.

Nelle loro analisi emerge anche l’ammirazione sul nostro modo preservare il patrimonio storico esistente, non fatto però solo di chiese e monumenti, ma anche di case d’antichissima origine, nelle quali ancora oggi si vive, come normale nei nostri centri storici.

Da ciò il fatto che, quando un cinese viene in Italia, rimane molto sorpreso che le case più costose non siano quelle nuove ma al contrario quelle più antiche e vetuste, tanto che la prima domanda che ti fa quando ne vede una antica è: “ ma ci vivono dentro?”

Tornando però alle corrispondenze cinesi, in esse emergono due ulteriori punti: il primo che sottolinea il non aver usato i basilari criteri antisismici nella gestione dei nostri centri abitati, il secondo evidenzia alcune criticità nella gestione del periodo pre-scossa.

Secondo i corrispondenti cinesi, i cittadini dell’area, anche a causa delle continue rassicurazioni delle autorità, erano infatti divenuti ormai “avvezzi” alle continue scosse e che quindi avessero abbassato pericolosamente la propria “soglia di attenzione”.

E a proposito di questo fatto, citano una frase detta dal Presidente della Provincia di dell’Aquila, Stefania Pezzopane, che testuale ha affermato “considerando quello che è successo, un po’ più di preoccupazione ed una maggiore attenzione avrebbe potuto salvare vite umane”.

Grande impressione poi oggi ha avuto la storia di Eleonora, trovata viva dopo ben 42 ore.

Qualcosa che, a quasi un anno del proprio terribile terremoto nello Sichuan, ha contribuito a far rivivere ai cinesi il profondo shock nazionale di allora, dal quale ancora oggi non si sono ripresi e che ora li rende estremamente partecipi di quanto sta accadendo in Italia.

Anche perché la Cina non scorda i concreti e consistenti aiuti Italiani delle prime ore del proprio terremoto nello Sichuan, qualcosa di cui sono ancora oggi grati e che ha contribuito a ritagliarci un piccolo e particolare spazio nel loro cuore.

Per cui anche dalla Cina: Abruzzo Jia You (Forza Abruzzo!!)