giovedì 9 aprile 2009

Che i politici diano il “segno”...

(Lettera aperta al Presidente del Consiglio Pubblicata oggi su Affari Italiani )

Egr. Presidente Berlusconi, 

Dopo la tragedia che ha colpito l’Abruzzo e il suo appello ai connazionali di “offrire soldi”, è ora importante che il governo e i politici diano il “segno”, quello vero all’intero popolo Italiano.

Sarebbe veramente un’offesa alla dignità della gente accampata nelle tendopoli che il Governo, in maniera deliberata, gettasse al fumo non meno di 200 Milioni di EURO, per ragioni di mero calcolo politico che sconsigliano a qualcuno, di non accorpare le prossime tornate elettorali e il referendum.

Presidente, in questo caso, in questa situazione, non possono più valere gli interessi di parte, ma solo ed esclusivamente quelli nazionali e del proprio popolo.

Chi ha il dovere di gestirli, che ha ricevuto il voto per farlo, ora deve ricordarsi della missione che tutti gli Italiani, si aspettano sia realizzata.

Per cui, di fronte al dramma umano che non ha colore politico, ne di pelle, ne di nazione, occorre che l’Italia tutta eviti di ripetere i tremendi errori del passato, dove alcuni cittadini, per decenni, si sono sentiti di serie B ( o C) di fronte alle tragedie naturali dopo le quali, passata l’emergenza, molti di loro sono stati abbandonati.

Ora, proprio sposando l’idea del fare che ha lanciato in tutte le sue dichiarazioni pubbliche e che la caratterizza in questo periodo al Governo, è giunto il momento di fare la cosa giusta: accorpare le tornate elettorali, senza alcun indugio.

Contestualmente, i soldi risparmiati da tutta la collettività, destinarli direttamente alle azioni di supporto e ricostruzione, per cercare di accelerare il processo di ritorno alla normalità dell’area.

E’ un gesto concreto, privo di alcuna retorica che l’Italia tutta vedrebbe di “grande saggezza” e di Buon Governo.

Un modo per far sentire a tutti gli Italiani, anche quelli all’estero, di aver potuto contribuire direttamente ad aiutare i propri concittadini, in questo triste momento.

Non farlo sarebbe un indelebile segno di cinismo e ingiustificabile calcolo politico che rimarrà nel tempo, sommandosi ai precedenti casi di Mal Governo, di cui è caratterizzato il passato storico italiano.

Sarebbe ora che episodi simili restassero solo nella storia di questo, per quanto strano, grande, unico e glorioso paese.

Presidente Berlusconi, faccia questo gesto, dia il Segno che alle parole seguono realmente i fatti, quelli da lei stesso invocati, è nei suoi poteri, nelle sue possibilità, ma soprattutto è il gesto che  cristianamente è giusto fare ora in momenti come questi, una risposta vera alle invocazioni d’aiuto che ieri ha ricevuto di persona.

Sarebbe un modo reale per restituire ai terremotati in Abruzzo e a tutti gli Italiani, la dignità che saprà dare la forza di superare anche questo terribile momento che oltretutto arriva nella peggiore crisi finanziaria di sempre e che non consente più alcun calcolo politico a chicchessia.

In gioco ci sono vite umane, futuri di interi paesi e famiglie. Lasciamo quindi da parte qualunque frizione, conflitto ed interessi di parte e diamo una volta tanto, un segno unitario concreto, quale quello di usare la marea di soldi che si risparmierebbero, per una giusta causa, questa.

La ringrazio per l’attenzione.