giovedì 16 aprile 2009

Il Lusso della Sardegna “sbarca” in Cina

Di questi tempi, per noi Italiani andare ad una fiera sul turismo in Cina, rischia di essere sempre una deludente esperienza.

E’ stato così anche alla WFT di Shanghai, la fiera dell’Outbound turistico cinese che si è appena terminata.

Per capirci, è la fiera dedicata alle destinazioni internazionali da offrire gli operatori professionali cinesi e cercare di intercettare il flusso delle decine di milioni di cinesi che sempre più amano viaggiare oltre frontiera.

Bene, a parte la “solita” Costa Crociere, oramai di casa in Cina, sembrava proprio che ancora una volta la presenza italiana fosse nulla.

Ma quando tutto sembrava perso, all’orizzonte, abbiamo scorto un’altro “capitano coraggioso” italiano, ma a sorpresa, non una nostre ben note destinazioni tradizionali, bensì è apparsa la Sardegna, o meglio lo stand del Comune di Olbia.

Una volta approdati in questo angolo d’Italia, all’Assessore del Turismo del Comune di Olbia, Vanni Sanna, presente a Shanghai, la prima domanda non è potuta che essere, “qual buon vento da queste parti?”, complici anche le splendide immagini del mare della Sardegna.

La risposta non si è fatta attendere “di fronte all’aria di crisi internazionale di questi tempi, è importante, fondamentale attivarsi per aprire nuovi mercati ad un prodotto speciale come quello di Olbia e della Sardegna”.

L’Asia, con le sue crescenti potenzialità in termine finanziari ed economici, “è da tempo una scelta sulla quale, come Comune di Olbia, ci siamo concentrati e creare nuovi consistenti flussi turistici che possano estendere il periodo delle vacanze, oltre a quelle tradizionali attuali”.

La Cina, segue la positiva esperienza dell’anno scorso già fatta a Singapore”, un’autentica sfida dalla quale l’assessore Sanna si aspetta però molto, anche vista la quantità e la qualità dei contatti avuti in questa fiera di Shanghai.

Ma quale “offerta” Olbia ha portato in mostra a Shanghai?

L’assessore Sanna non ha dubbi: “la nostra qualità della vita!!”

Qua a Shanghai i cinesi sono rimasti letteralmente affascinati dalla “purezza” di quest’angolo di paradiso nel centro del mediterraneo, dove la limpidezza del mare e la qualità dell’aria rappresentano per loro, una irresistibilmente attrazione”.

Ma quali armi può avere Olbia e la Sardegna, per intercettare i flussi ad altre mete già note ai cinesi, quali la Grecia e la Turchia?

L’assessore Sanna anche in questo caso non ha dubbi: “Offrendo loro la possibilità di vivere un’esperienza unica di Lusso e Stile italiano, circondati dalla nostra incredibile natura”.

Una SPA a cielo aperto, dove i cinesi possano sentirsi cullati e coccolati con emozioni a 360° e dove i sogni dei cinesi, possano diventare realtà.

Quale è il target di turista cinese cui si rivolge l’offerta di Olbia?

Sicuramente quello medio-alta ed altissimo, quel turismo d’elite che già ora vede nella Sardegna e le sue coste, il proprio luogo privilegiato per avere momenti d’autentico relax unici al mondo”.

Quali i numeri che vi attendete dai flussi turistici cinesi?

Beh, va considerato che ad oggi partiamo da zero, ma dagli incontri con le nostre controparti cinesi di queste ore, appaiono evidenti le potenzialità del mercato cinese. Ci auguriamo che nei prossimi anni 20 / 30 mila cinesi decidano di fare le proprie vacanze in Sardegna, sperando poi che ne divengano degli habituè.

Quale è la strategia che avete in mente per “conquistare” i cinesi?

Una strategia mista, dove agli scenari e all’indubbia ospitalità a 6 stelle che possono trovare da noi, si aggiungano i gusti, i sapori e gli odori tipici della nostra terra. In linea con questo approccoi,  sarà la prossima azione promozionale alla FHC 2009 di Shanghai ad ottobre, proprio dedicata al food ed alla ospitalità.

Per finire, una parola sulla Sardegna del post Soru.

“Finalmente la regione potrà tornerà a volare presto, avendo dopo le nuove elezioni, ritrovato una dimensione unitaria e nuovi entusiasmi, dopo i “troppi personalismi” dell’era Soru che aveva illuso la maggioranza dei Sardi ma che è miseramente franato davanti alla verifica dei fatti successivi.”

“Ora ci si augura che sempre più cinesi scoprano la Sardegna, sarebbe un modo per internazionalizzare la nostra splendida terra, valorizzandone l’attuale proposta turistica e contribuire alla crescita economica complessiva dell’Isola.”

Aria nuova, aria fresca, aria di mare a Shanghai dalla Sardegna, una risposta concreta alla “immobilità” attuale delle nostre organizzazioni nazionali preposte a valorizzare l’Italia agli occhi dei potenziali turisti cinesi, un’azione di sistema che si spera presto ci sarà ma che sicuramente potrà trovare molti spunti e stimoli da questa genuina “voglia di mettersi in gioco”, come dimostrato qua a Shanghai dalla comunità di Olbia.

Magari non un campione del turismo odierno dalla Cina, ma con questa voglia di fare, sulla buona strada per imporsi all’attenzione del mercato turistico più grande al mondo.