mercoledì 22 aprile 2009

Cina: Italia Leader anche nel lusso da diporto.

Al Boat Show 2009 di Shanghai, la fiera per la nautica di diporto, l’Italia ha fatto la parte del leone, rappresentando la più grande presenza internazionale.

In linea con la propria leadership di mercato, quale primo importatore in Cina, l’Italia si dimostra ancora una volta leader incontrastata nei settori di nicchia ad alto valore aggiunto, legati al Lusso e ad una qualità della vita d’altissimo livello.

Assieme ai nostri “campioni” di mercato, quali Ferretti e Azimut – Benetti, il resto della presenza Italiana era organizzata dall’ICE e dove erano presenti altre nostre “perle” nel campo della cantieristica ed accessori per barche da diporto di lusso.

All’interno di questa delegazione italiana, quella proveniente da La Spezia è apparsa la più numerosa, una missione di alto livello, organizzata dalla Camera di Commercio locale, che sotto la supervisione della responsabile del progetto, Simona Martucci, ha così lanciato la propria sfida al mercato cinese.

Quale è la situazione del mercato italiano su questo segmento di grande tradizione per l’Italia, come quello del diporto di lusso?

L’Italia rappresenta il primo importatore sul mercato cinese, avendo superato l’anno scorso la concorrenza americana, ma il mercato del diporto cinese è solo nella sua fase embrionale, visto che la legislazione cinese non consentiva, fino ad ora, alcuna azione in grado di farlo crescere”.

La Cina nel 2008, ha rappresentato per le aziende italiane un fatturato di 18 Milioni di dollari, con una quota di mercato del 36% ed un incremento, su base annua, del 196%. Gli Usa seguono con una quota di mercato del 26,7%, mentre molto distanziata appare la UK, con una quota di solo il 10,6%.

Quali sono gli aspetti che hanno cambiato lo scenario di mercato attuale e che ne favoriranno la crescita?

Uno in particolare, quello che ora la nuova legislazione cinese supporta la creazione di nuove marine, vista la possibilità introdotta di recente, di poter navigare liberamente per le coste, elemento che consentirà di creare un network di porti ed approdi, in grado di offrire gli spazi per un’attività di diporto, al momento, ben al disotto delle reali potenzialità.

Una impressione sul Boat Show 2009 in corso a Shanghai.

“Sarà la crisi internazionale o altro, ma appare meno frequentata dell’anno scorso. Anche qualche stand dei leader di mercato risulta più contenuto, rispetto a quello dell’edizione precedente.”

Un esempio emblematico è poi la presenza Francese, che occupa un quarto della Hall utilizzata anche dall’Italia, ma a differenza della scorsa edizione, è semplicemente una presenza istituzionale, dove, a parte zodiac, risulta evidente l’assenza delle imprese.”

La Spezia è il “pezzo forte” della presenza Italiana qua a Shanghai, un segnale o una missione?

Tutte e due le cose, ma anche e soprattutto perché la nostra area presenta parecchie eccellenze molto richieste dal mercato cinese, come nel caso della Schiffini, che fa cucine per barche di lusso e che recentemente ha aperto il proprio ufficio in Cina.” 

Cosa cercano in Cinesi che vengano in Fiera?

Il nostro stile e il nostro design. Sono attentissimi e cercano di entrare in contatto con le nostre imprese per poter “apprendere” come il design possa coniugarsi con la progettazione e la costruzione di barche da diporto e Super Yacht.

Ma non temete nella concorrenza futura?

Forse in futuro, ma le nostre aziende sono posizionate sull’alta gamma e sulle costruzioni di una nicchia dove i cinesi non hanno, al momento, alcuna preparazione ma soprattutto, che sia “Made in Italy”, continuerà per molto tempo a rappresentare un must imprescindibile per gli esigenti clienti cinesi.

Per esempio società quali i Cantieri Leonardo, qui presenti a Shanghai, rappresentano livelli di stile difficilmente copiabili da chiunque, per questo motivo gli armatori cinesi, al momento, preferiscono discutere su come aggiornare i progetti, adattandoli alle esigenze del cliente cinese, spesso così diverse da quella occidentali.

Quali differenze e quali update progettuali sono richiesti in particolare dal cliente cinese??

Beh, una su tutte: il karaok a bordo, uno spazio di ricreazione tipico nella società cinese, non previsto nelle progettazioni occidentali, ma imprescindibile nel setup richiesto dai clienti cinesi.

La ricerca gioca un ruolo importante in questo settore?

Indubbiamente si, tanto che a giugno organizziamo a La Spezia il Sea Future, una fiera dedicata all’innovazione e ricerca, dove saranno presenti centri di ricerca ed imprese, ideatori, produttori e distributori di attrezzature e tecnologie per il mare.

Uno stato dell’arte sull’innovazione per l’intero settore che rappresenta il fiore all’occhiello per l’industria italiana e un’eccellenza che sempre più in futuro ci si augura, possa trovare sempre maggiori spazi qua in Cina.

Ancora una volta dalle nostre “piccole” realtà e province, come nel caso di La Spezia, si sta evidenziando il segnale di una riscossa italiana e un “avanti tutta”, che sembra voler cavalcare l’onda della ripresa mondiale, che dovrebbe, proprio dalla Cina, iniziare a partire dal 2010.