sabato 23 agosto 2008

“Sproloquio” Olimpico

Si parla tanto di “spirito Olimpico”, valore simbolico che travalica tutto e tutti, il “sogno” di una società in serenità e di pace tra le nazioni.

Alcuni “puristi” contestano che invece le Olimpiadi siano solo una “guerra simulata” che valorizzi i diversi nazionalismi in maniera inaccettabile, oltre che essere sottoposta agli interessi degli sponsor.
Curioso che entrambi i punti di vista possono convivere nella “formula” che De Coubertain inventò per le Olimpiadi moderne, proprio per consentire che lo sport potesse aiutare la nascita e lo sviluppo di un comune spirito mondiale condiviso di pace, tra le diverse nazioni del pianeta.

Quindi comunque la pensiamo, ben venga che tutti gli atleti si sentano accomunati da questo spirito e che lasciando da parte le proprie differenze, possano essere tutti uguali di fronte ai risultati olimpici.

In particolare, commoventi saranno le prossime Paraolimpiadi che in Cina hanno un seguito analogo a quelle normali e che invece saranno sicuramente “snobbate” in occidente, perché poco telegeniche, pur essendo il momento dove l’uomo supera veramente i propri limiti fisici, le sventure e la sfortuna, potendosi sentire ancora una volta veramente vivo, per se e per la sua nazione.

Un messaggio di speranza che andrebbe al contrario sottolineato, evidenziato, pubblicizzato.

“Stonano” quindi alcune delle lettere pubblicate su alcuni giornali nazionali italiani di lettori che si lamentano per essere state trasmesse troppe cronache di Badminton, Beach Volley o Nuoto Sincronizzato, sports minori considerati più da spiaggia che Sport Olimpici.

Inaccettabile è anche il “cavernicolo” commento sul Blog di Grillo, che non volendo vedere oltre il proprio naso, perde di vista quello che accade nel mondo, finendo per “offendere” uno sport incredibilmente diffuso in tutta l’Asia, come il Badminton, con un seguito superiore a molti sport occidentali (miliardi di persone!).

Questi “benpensanti”, invece di lamentarsi, ci spieghino quali siano le caratteristiche per considerare uno sport superiore o minore e quando possono essere o meno mostrati al mondo, senza vergognarsene.

Comunque le Olimpiadi, lo sport e gli atleti non possono sostituirsi alla politica e ai politici nella gestione delle problematiche tra le nazioni e caricarsi di responsabilità che non possono avere.

Ma visto che le Olimpiadi furono sospese durante il secondo conflitto mondiale e boicottate durante la guerra fredda, come le Api che spariscono da un luogo inquinato, i Giochi Olimpici sono una preziosissima “cartina di tornasole” del livello di “pace” a livello mondiale.

Quindi che le Olimpiadi si stiano svolgendo senza particolari incidenti in Cina e che ancora ci si commuova nell’alza bandiera di ciascuna nazione, sono ottimi segni che continuano ad alimentare la speranza, il sogno e l’auspicio, che si possa lasciare la porta aperta al rispetto reciproco.

A questo punto ben vengano i Bolt che dopo i dolori e lo schiavismo del passato (tutto occidentale), ora paradossalmente possa correre come mai a memoria d’uomo, verso una rivalsa personale e perché no, nazionale.


Il resto sono solo “sproloqui” stonati, così come il grottesco richiamo del numero uno del CIO alle esuberanti manifestazioni di gioia di Bolt dopo aver “doppiato” i propri avversari.

Un gesto di felicità, di freschezza, di serenità e perché no, di rivalsa sul proprio passato, vestito orgogliosamente nella propria bandiera nazionale, uomo simbolo di queste Olimpiadi, qualcosa che vorremmo vedere tutti i giorni.

E se ora i cinesi compreranno le sue “scarpe del vento”, non quelle dello sponsor Olimpico, poco importa. Anche gli sponsor competono con i loro soldi e “rischiano” di mancare il podio, potendosi comunque sentire orgogliosamente parte attiva della crescita economica, oggi della Cina e domani della Gran Bretagna, prossima tappa del Circus Olimpico.

Viva le Olimpiadi e le Para-Olimpiadi!