sabato 25 agosto 2007

E Ora che faranno??

In questi giorni, in una sorta di partita a ping-pong di accuse e contro accuse, sotto pressione è la qualità dei prodotti “Made in China”.

Allo studio dei governi UE e USA sono anche eventuali misure di blocco delle esportazioni dalla Cina, fino a quando i parametri di qualità internazionali non saranno rispettati dai cinesi.

Come abbiamo già sottolineato nei giorni scorsi, relativamente al caso Mattel (Giochi cinesi – sicurezza ipocrita) e il conseguente ritiro dal mercato della mitica Barbie o di Batman, è irresponsabile, da parte delle corporation occidentali, scaricare tutta la responsabilità sui cinesi.

Una prova?

Oggi i cinesi hanno pubblicato la lista delle imprese più inquinanti dell’acqua. Bene in questa lista sono presenti più o meno tutte le Joint-Venture delle grandi corporation della lista delle 500, come Pepsi, General Motors, 3M ma anche Kentucky Fried Chicken, Pizza Hut etc...

Questa lista è un aggiornamento al 2007 del monitoraggio annuale sulla attività inquinanti delle imprese Cinesi.

I cinesi osservano sconsolati, come a casa loro le stesse aziende occidentali siano campioni sul piano ecologico. Poi vengono in Cina e sembrano non essere ugualmente interessati e attenti all’ambiente.

I monitoraggi dei cinesi sono senza scampo per le imprese occidentali: nessuna attenzione per l’ambiente e nessuna seria attività di aggiornamento dei propri impianti, nati fortemente inquinanti, con nuove tecnologie in grado di controllarne l’effetto inquinante.

L’acqua in Cina è noto essere fortemente inquinata, tanto che lo Yantze è oramai uno dei più inquinati fiumi al mondo. Ma tutto questo ha tremende conseguenza sulla salute della popolazione cinese sia in termini di proliferazione delle morti per cancro che di molte altre malattie di vario tipo.

Come noto poi l’acqua è utilizzata in tutte le coltivazioni e la preparazione di qualsiasi genere alimentare, vestiario o ciclo produttivo.

Le popolazioni cinesi per questa “leggerezza” da parte anche delle imprese occidentali in materia ambientale, ci “lasciano la pelle” tutti i giorni.

Ora gli stessi lavoratori, che ci “lasciano le penne” o rimarranno segnati a vita da una delle molte patologie disabilitanti connese, si sentono “accusati” di esportare prodotti non confacenti le regolamentazioni internazionali.

Bel coraggio!!!

Chi ha visto il film Erin Brockovich, sa perfettamente cosa le grandi multinazionali sono in grado di negare, in nome degli affari.

In Cina sta succedendo la stessa cosa e casi come quelli del citato film sono all’ordine del giorno. Solo che adesso è ora di finirla di lasciare ai cinesi tutto il peggio, comprensivo di accuse e minaccie di boicottaggio alle loro esportazioni ma decidere di cooperare, anche in terra cinese, al preservare il bene comune chiamato ambiente.

Mi auguro che ora si organizzino qualche bella e sana manifestazione di popolo nei paesi occidentali, affinchè si prema sulle “nostre” corporation perchè in terra cinese siano da esempio sul tema ambientale.

Non basta farlo a casa propria e poi in Cina, la lontana Cina, dimenticarsi di colpo di tutta questa cultura ecologica cresciuta negli ultimi decenni e pensare che la questione non meriti la stessa attenzione come dalle nostre parti.

Se lo Yantze è oramai uno dei fiumi più inquinati al mondo, questo fatto deve interessare tutti noi, sia per i prodotti esportati che contengono acqua inquinata, sia perchè il mare in cui si getta è una risorsa comune a tutta l’umanità.

Vediamo adesso cosa faranno le “civili” corporation internazionali.

I cinesi meritano una risposta, almeno in rispetto all’aver dedicato la propria vita e la propria salute, per il benessere di tutti noi.

Si dice che la salute è tutto. Bene, i pochi Yuan che i cinesi possono ricavare dall’avere uno stabile lavoro non ripagano i costi per curare le malattie di cui vengono sempre più spesso colpiti, costi tanto alti che hanno portato al suicidio di alcuni genitori, disperati perchè non in grado di curare i propri figli da queste malattie, arrivate con i “nuovi amici” occidentali.
Update: sulla posizione cinese dopo i loro controlli: è un problema di design della azienda americana..
Il problema è che non dobbiamo difenderci dalla critica Cinese, con una alzata di spalle. I cinesi sono degli abilissimi esecutori e alcune delle critiche agli americani sono credibili. Questa difesa cinese rende verosimile la questione dei controlli mancati da parte Americana