venerdì 10 agosto 2007

Che sia SOLO una Olimpiade di Sport

(Pubblicato su Affari Italiani il 9 Luglio 2007)

Oggi la Cina si è svegliata sulle note di “We are Ready!”, brano musicale a più voci, stile “Live Aid”, di artisti Cinesi, Hong Kong e Taiwan.

E’ infatti una data importante: manca solo un anno all’apertura delle SUE Olimpiadi, data che le celebrazioni ufficiali di piazza Tienanmen, hanno scandito al mondo intero: ore 8 di sera, del 8/08/2008.

Ma le Olimpiadi cinesi sono già un successo prima ancora che partano.

Da quando, nel 2001, le furono assegnate, la Cina è totalmente cambiata. I cambiamemti sono stati così profondi e generalizzati, proprio perchè si dovevano fare le Olimpiadi

E’ già sicuro che Beijing 2008 batterà qualsiasi record di ascolti televisivi. E’ infatti garantita la presenza del 90% del Miliardo e 300 Milioni di cinesi che hanno un televisore e che dall’8/8/2008 sarà lì a seguirne lo svolgimento.

Poco importerà se ci saranno atleti cinesi o meno. Anche se i recenti studi attribuiscono un ipotetico sorpasso della Cina sugli USA, in fatto di medaglie d’oro, i cinesi vorranno seguire solo le PROPRIE Olimpiadi.

E per non arrivare sprovveduti all’evento, in questi anni, centinaia di milioni di Cinesi, si sono fatti, attraverso la tv, una profonda cultura sui diversi sport, proprio per cercare di capire meglio quello che potrà accadere, durante le LORO Olimpiadi,

Continue poi sono le file di volontari pronti a dedicare gratuitamente molto del proprio tempo, anche lavorativo, per far si che tutto possa essere perfetto e possano dire: io c’ero!.

Gli apparati di sicurezza cinesi sono da tempo ai massimi livelli, le esercitazioni antiterrorismo si succedono freneticamente, così come lo sono i lavori in corso per finire gli impianti e le infrastrutture, ampiamente già completate nei tempi previsti, tanto che hanno dovuto rallentare i lavori.

Tutta la Cina lavora quindi per le Olimpiadi e le Olimpiadi lavorano per la Cina. Così non sorprende che la multinazionale del latte della Inner Mongolia, regione autonoma che festeggia quest’anno il 60° della propria unificazione alla Cina, speri con la sponsorizzazione Olimpica, di poter puntare ai mercati internazionali e continuare a crescere.

Tutta la Cina crede nelle Olimpiadi, il primo “vero” momento di incontro universale, dopo la recente apertura internazionale di un paese che per decenni risultava invalicabile, proprio come la propria “grande muraglia”.

Per la prima volta, il mondo sarà veramente in Cina e i cinesi ci tengono a far si che tutto sia perfetto, affinchè il ricordo lasciato sia dei migliori.

Come si vede le Olimpiadi hanno quindi contribuito a dare la scossa all’intera nazione, le ha aperto gli occhi, ha fatto capire a tutti i cinesi che sono parte del mondo e con il mondo devono imparare a competere e relazionarsi.

E i cinesi, capita la lezione, sul piano economico stanno macinando successi incredibili, tanto che anche quest’anno, il PIL cinese, difficilmente sarà inferiore all’11,5%, nonostante i tentativi di contenerlo all’8%!!

Insomma, ciascun cinese è profondamente legato alle prossime olimpiadi, un modo concreto di finalmente provare ad integrarsi con la comunità internazionale, di sentirsi finalmente cittadino del pianeta, dopo tanto isolamento.

Che poi esistano problematiche od emergenze che possono mettere a rischio tutto questo, una su tutte, il rischio ambientale, i cinesi lo sanno benissimo.

Sono consci che devono fare il possibile affinchè l’inquinamento sia drasticamente tagliato, tanto che in questi giorni saranno applicate alcune misure, quali la riduzione “forzata” del traffico cittadino, per vedere che effetto si ottiene sulla qualità dell’aria.

Grazie anche alle Olimpiadi ora però la questione ambientale è diventata emergenza nazionale, non solo a Beijing.

In tutta la Cina si stanno sostituendo i troppi mezzi di trasporto fortemente inquinanti, per cercare di cambiare una situazione, così grave che oggi nel Guangzhou, l’aspettativa di vita nei poliziotti dell’area è di soli 43 Anni!!!

Ma il Governo è andato oltre, varando una legge che taglierà i benefici per tutte quelle iniziative potenzialmente inquinanti, come dire, “va bene il business, ma che sia ecologico!”.

Il cibo dovrà poi essere perfetto, sano e che possa piacere agli ospiti stranieri.

In tutta la Cina è partita una campagna affinchè i cibi nei supermercati possano essere “tracciati”, dichiarando ufficialmente guerra alla contraffazione alimentare.

Da noi la frode alimentare è stata depenalizzata. In Cina assolutamente no, visto che attorno al cibo ruota la pericolosa crescita dell’inflazione cinese, incredibilmente, strettamente connessa all’impennarsi del prezzo della “carne di porco”, cresciuta di ben il 75%!

Ma dopo i recenti scandali internazionali che mettono in dubbio la qualità dei prodotti alimentari “made in China”, la lotta alla frode alimentare si è fatta ancora più dura, per evitare che i recenti casi di partite di carne di porco, vendute sottocosto, provenienti da maiali malati o gonfiati alla meglio, con la sola acqua, possano ancora ripetersi.

Sul fronte culturale, le Olimpiadi hanno già creato un autentico miracolo, obbligando la Cina a doversi preparare a quel profondo, aperto confronto tra culture, venuto meno per decenni e che ora è il motore della attuale globalizzazione.

Così in questi anni è stato possibile che milioni di Cinesi di tutte le età, abbiano imparato l’inglese, per ricevere con tutti gli onori chi verrà in Cina per le loro Olimpiadi. Ma non solo.

Anche l’esercito cinese per l’occasione ha cambiato stile. Quest’anno, nel festeggiare i suoi 80 anni dalla nascita, sono state cambiato le uniformi, ora di foggia occidentale, affinchè gli ospiti potranno “ammirare” chi garantisce loro protezione e sicurezza, di questi tempi di terrorismo internazionale.

La cosa che colpisce è quindi che tutto quanto fatto nell’organizzare le Olimpiadi rimarrà a lungo nella quotidianità cinese, così come tutti i profondi cambiamenti che ha già hanno rivoluzionato la Cina dalle sue fondamenta.

Lasciamo quindi da parte polemiche e le “pressioni” sulle arcinote tematiche sociali e politiche che però è giusto rimangano fuori dalla discussione Olimpica, anche perchè troppo complesse nella loro soluzione e non certo risolvibili con i modi alla “GreenPeace”, come quelli visti in questi giorni..

Facciamo in modo che quest’anno di avvicinamento al mitico 8.8.2008, sia ricordato per essere quello che è veramente: un evento di SOLO SPORT e preparazione per una leale competizione tra i popoli.

Lasciamo ai Cinesi la dignità di andare orgogliosi dei propri giochi olimpici, senza con essi venire continuamente giudicati, condividendo con loro fino in fondo tutto ciò, affinchè sia solo un fantastico spettacolo.

Facciamocene una ragione e lasciamoci coinvolgere dal motto dei giochi di Beijing: “Un mondo. Un sogno”.

Ma aspettando Beijing i video di “avvicinamento” su (Link)