Parole Sante!! E ora Soldi veri!!!
Botta e risposta tra Governo e Confindustria.
La Presidentessa di Confindustria, Marcegaglia, ha affermato, o meglio scritto con martello e scalpello le “parole sante” che dovevano essere dette, prima che sia troppo tardi.
“Soldi veri”!!!
Questa è la considerazione di chi sta alla guida della Nave Confindustriale sotto i colpi della tempesta e che agli SOS lanciati di recente, riceve i chiacchiericci di chi cerca solo di ottenere consensi, che però non hanno alcun valore di cambio sui mercati internazionali.
Come uno sbuffo da “pentola a pressione”, alla Presidentessa di Confindustria non poteva uscire meglio la sintesi del problema che attanaglia il Made In Italy, fino ad ora gestito con “risibili” investimenti.
All’Italia, fino a poco tempo fa è stato scontato di parecchio qualsiasi tipo d’investimento, dato che l’eccellenza che rappresentava ne valeva il costo per i diversi partner internazionali.
Ora la situazione è profondamente cambiata e nessuno fa più sconti a nessuno, ne tanto meno ai sempre amati Italici, ma che si scoprono sempre più gli ultimi della classe.
In un paese di Piccole e Medie imprese, che per competere hanno bisogno di continuo “ossigeno”, prima Basilea 2 e adesso la stretta creditizia da crisi internazionale, rendono praticamente impossibile per la maggioranza delle imprese reggere la competizione di chiunque, che tranne eccezioni, sono fortemente più capitalizzate delle nostre.
Quindi giusto il monito del Presidente dei Confindustriali, che ora merita una risposta concreta, in grado di indicare quale “cassa” esiste e con quali modalità le imprese italiane potranno ricevere nuovo “Ossigeno” e cercare così di tirare fuori dal proprio cilindro un nuovo ciclo per il Made in Italy, in grado di portarle sulla terraferma e ben lontane dalla burrasca in corso.
Le banche e i banchieri, devono “sentire” il monito lanciato dalla Marcegaglia che finisce dicendo “significherebbe tradire il paese” e cercare di salvare meno le proprie posizioni (poltrone) per scendere anche loro in “trincea” con chi ogni giorno non sa se ci sarà un domani.
E se si fallisce ora, non ci sarà decreto per la disoccupazione che tenga in grado di fermare una emorragia che rischia di essere così grande, da portare al dissanguamento del paese e a morte certa.
Mentre da noi si fa tattica, la Cina ha triplicato la disponibilità finanziarie a disposizione delle proprie aziende e indicato nel supporto delle Piccole e Medie Imprese la strada per aiutare la Cina a superare la crisi in corso.
Magari con parole nostre, cerchiamo di non continuare a raccontare la storia che salvando le sempre solite aziende (ed i soliti imprenditori) si riuscirà a salvare il paese.
Cambiamo registro, inserendo nella lista dei “salvabili” anche il Sig. Brambilla, il Sig. Pugliesi o il Sig. Rossi di turno che ogni giorno devono lottare senza paracadute, in solitudine e senza alcuna speranza di avere alcun aiuto, “vessati” dai banchieri che quando le ragioni di sistema lo impongono, diventano anche soci dei soliti nomi, ma che poi nello stesso tempo, tagliano i fondi ai molti altri signor nessuno.
Vediamo se il richiamo della Marcegaglia sveglierà qualche coscienza nei vertici bancari e nei vertici politici che di fatto “pilotano” le loro scelte di base.
I segnali dello “sfaldamento” ci sono tutti, visti gli ultimi passi falsi per esempio di alcuni dei grandi brand italiani dell’alta moda, che lottano disperatamente per non fallire, se non lo sono già e sono tenuti in vita solo per “interessi” di vetrina, o peggio per evitare di scoprire pericolosi vasi di pandora.
“E’ una Emergenza vera” ha affermato la Marcegaglia, quasi che tutto quello che sta accadendo sia solo un film, evidenziando come il Titanic Italiano abbia realmente colpito l’iceberg della crisi.
La nave sta affondando, “suonare” sul ponte le solite musiche per tranquillizzare i passeggeri non sono la strada giusta, altrimenti “l’Accattone” rischia di divenire il prossimo successo di botteghino a cui verrà associato il fu “Made in Italy” nostrano.
UPDATE 18 Marzo: Risposta del Governo: 1.3 Miliardi di fondo di garanzia che coprono 70 Miliardi di finanziamenti alle PMI: Questi sono SOLDI VERI!!! Adesso vediamo come saranno "equamente" distribuiti.