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mercoledì 20 luglio 2011

Yao Ming si è ritirato!!


Era nell'aria nei giorni scorsi, ora è ufficiale: Yao Ming ha deciso di appendere le "scarpe al chiodo"!

Un vero peccato per tutto il movimento del Basket mondiale e sicuramente per i cinesi la perdita di un punto di riferimento che ha avvicinato Usa e Cina non più con il Ping Pong ma con il Basket.

L'NBA ora trema: oltre il 70% dei cinesi ha dichiarato che senza Yao Ming non seguirà più l'NBA!

Comunque sia: in "bocca al lupo" campione! E grazie di tutto.

http://qiaotag.net/members/xiaoqiaohu/

martedì 15 luglio 2008

Yao Ming is BACK!

Il miracolo che tutti i cinesi speravano accadesse, sembra si sia avverato.

Yao Ming, simbolo vivente della Cina moderna e delle Olimpiadi che avranno inizio tra poco meno di un mese, sarà regolarmente presente.

Il portabandiera dello Sport cinese, oggi ha infatti confermato in una conferenza stampa, che sarà presente dopo-domani alla Stankovic Cup, l’ultimo torneo pre-olimpico, ultima rifinitura prima dell’apertura ufficiale nelle “sue” Olimpiadi.

Tutti i cinesi e anche molti investitori pubblicitari, stanno tirando un bel sospiro di sollievo, perché bisogna essere onesti, le Olimpiadi di Beijing senza il proprio simbolo nazionale, pubblicitario ed esempio di successo sociale, non sarebbero state le stesse.

Ora la Cina è in ansia, per vedere se oltre a tornare in campo, il proprio fuoriclasse sarà realmente totalmente recuperato, dopo l’infortunio patito il 26 febbraio scorso, che gli ha impedito di evitare ai Rockets di uscire anticipatamente dalla corsa al titolo NBA.

Finalmente ora le pubblicità che passano con frequenza incredibile, nelle quali si vede Yao Ming in tutte le salse e dove folle intere fanno finiscono per essere parte stessa del suo corpo, tornano ad essere credibili, dopo che l’infortunio sembrava averle trasformate in una parodia, priva del “pathos” che intendevano trasmettere.

Per cercare di sopperire all’inaspettata situazione, nei mesi scorsi, erano partite campagne di diversificazione con interviste, trasmissioni ed eventi, dove si mettevano in evidenza altri potenziali protagonisti delle prossime Olimpiadi.

Ma per quanto altre stelle del firmamento sportivo cinese abbiano potuto fare, poco potevano nel cercare di sostituire nei cuori delle masse il Gigante buono di Shanghai, il super eroe per antonomasia della Cina che avanza.

“Yao Mingi is Back” e la Cina spera che questo sia un segno positivo che preannunci molti altri successi dei propri atleti e delle squadre nazionali.

Ora la parola passerà al campo, l’occasione per entrare nella storia, che Yao Ming non ha accettato di perdersi, per nulla al mondo.

mercoledì 5 marzo 2008

Miti, Leggende e Superpoteri

La Cina sta vivendo con grande apprensione le vicende legate alla salute del proprio atleta più rappresentativo: Yao Ming.

Il giocatore di Basket cinese ed NBA, che in una recente ricerca era risultato essere il personaggio che più di chiunque altro, Confucio compreso, rappresentasse il valore stesso della Cina moderna nel mondo, quasi sicuramente alle SUE Olimpiadi non ci sarà.

Molti cinesi sono rimasti schoccati, in quanto“l’immedesimazione” in questo incredibile atleta di 2.26 è un fatto molto diffuso in Cina.

Come fu per i giocatori di colore in America, che con il Basket potevano finalmente “scalare” la scala sociale e uscire dal “ghetto razziale” della società USA, così Yao Ming è il simbolo pulito di come poter arrivare al successo personale, oltretutto in America.

Nel contempo ha ridato alla Cina e ai suoi cittadini, onore e rispetto di livello mondiale, diventando “bandiera” ed icona stessa della Nazione.

L’orgoglio nazionale a qualsiasi livello sociale e generazione, ha infatti trovato in Yao Ming la sua sintesi.

Ma all’iniziale profondo sconforto, ora incredibilmente si sta però facendo strada la speranza.

I cinesi sperano che Yao Ming ce la possa fare e che in “tempi incredibili” possa essere comunque presente alle SUE Olimpiadi.

Questa reazione è molto interessante.

Infatti in Cina non esistono figure di super eroi come da noi stile Superman o simili.

Se lo chiedi ad un cinese, la risposta più gettonata è Bruce Lee. Ma di un Superman nella letteratura o filmografia tradizionale cinese, nemmeno traccia.

Nella tradizione cinese, la forza è prerogativa attribuita solo alla natura. Infatti il più famoso personaggio della letteratura, fin dalla dinastia Ming (1500 – 1582), dotato di incredibili poteri è una scimmia: il “Monkey King”.

I racconti sul Monkey King che combatte contro i fantasmi, per impedire loro di conquistare il mondo, aiutato da Tripitaka and Sandy, un monaco e un maiale, contengono soprattutto una morale: agli ostacoli, ai demoni, solo la grande capacità della mente e l’unità del Gruppo, possono avere possibilità di successo.

Messaggio molto diverso dai Super Eroi occidentali, dove un solo uomo è in grado di sconfiggere i cattivi o le avversità, solo supportato dai propri Super Poteri.

Interessante poi notare l’influsso che ebbero negli anni ottanta i cartoni animati giapponesi, dove ad avere dei super poteri erano le macchine e i robot, quali i famosi Goldrake e Mazinga.

In Cina si affermò invece Astroboy, che nelle sembianze di un Bambino-robot era perennemente impegnato a salvare il mondo.

Tutto ciò è importante per capire come sostanzialmente in Cina, il culto della persona sia una sorta di Tabù storico. Infatti anche oggi conta solo il ruolo, non la persona che lo ricopre.

Ma il miracolo economico ha però creato in Cina qualcosa che preoccupa molto: l’egoismo.

Per il cinese medio, la vera novità di questi decenni non è infatti il poter comprare qualcosa, ma il poter pensare a se stesso.

Il problema è che tante volte tutto ciò può degenerare in egoismo, anche a causa dei “presunti superpoteri” che i soldi sembrano offrire. Questo “effetto collaterale” è temuto più di ogni altra cosa, anche perché è alla base di uno dei grandi problemi della società cinese: la corruzione.

Ecco perché Yao Ming è importante: data la mole, l’altezza e nell’immaginario collettivo (sportivo), abbia sconfitto gli americani, lo trasforma in una sorta di Super-Eroe moderno, per la prima volta in carne ed ossa, al quale ora il cinese medio chiede il “miracolo”: guarire.

Se questo fosse un film, ora si assisterebbe al suo incredibile ritorno da “guerriero” per trascinare la propria squadra alla vittoria alle Olimpiadi.

Peccato che nella realtà questo spesso non sia possibile. Ecco perché subito i canali ufficiali cinesi hanno lanciato il messaggio “ce la possiamo fare anche senza Yao Ming”, per “disincantare” i molti (troppi) cinesi che sempre più credono che la vita sia un film o un video gioco.

E’ un richiamo alla tradizione: “l’importante è saper distinguere la realtà dalla finzione. Altrimenti si rischia di perdere “l’equilibrio mentale”, l’unico vero (super) potere umano”.

Lo dice il saggio!

domenica 2 settembre 2007

Marco Polo è tornato in Cina: è Roberto Baggio.

In questi giorni i cinesi come in una sorta di feedback, stanno festeggiano il ritorno del Marco Polo del terzo millennio.

Questo eroe, mai dimenticato nella mente e nella storia di qualsiasi cinese e al quale sono state dedicate importanti piazze e premi, ha oggi le fattezze di Roberto Baggio.

Il nostro campione, il “codino” che ha incantato le platee calcistiche di tutto il mondo, ora che ha lasciato il calcio giocato, sta entrando nei cuori dei molti cinesi come ambasciatore ed esempio positivo, da imitare.

Baggio infatti, invitato dalla ditta produttrice dei gadgets per le prossime olimpiadi, in qualità di ambasciatore del lancio dei gadgets delle precedenti olimpiadi, ai cinesi piace, veramente.

E’ l’esempio di come si può, pur essendo diventati un campione di calcio di primo piano e se non ci fosse stato quel maledetto rigore sbagliato in America, ora sarebbe celebrato anche nella storia come campione assoluto, si riesca rimanere normali.

Questo aspetto non è secondario. Infatti nella accelerata economica e il nuovo benessere, molti cinesi hanno l’opportunità di arrivare a successi sportivi di livello planetario e nuove faccie saranno celebrate proprio nelle prossime Olimpiadi cinesi.

Ma i governanti cinesi sono molto preoccupati di tenere i propri campioni, con i “Piedi per terra” e il caso di Yao Ming, il campione di Basket stella dell’NBA accusato senza mezzi termini di favoritismi, è evidente.

Ora lo stesso Yao Ming, dopo essersi difeso mezzo stampa, per dimostrare la propria buona fede, per recuperare la propria immagine ( e la faccia) agli occhi dei propri connazionali, ha annunciato che organizzerà il 14 settembre un incontro a cui parteciperanno alcuni dei migliori campioni di basket americano, tra cui Steve Nash.

L’incasso sarà interamente devoluto alla causa della educazione dei bambini nelle aree più povere della Cina, attraverso il China Youth Development Foundation.

I cinesi quindi, in prossimità delle proprie olimpiadi, stanno cercando di fare tutto il possibile affinchè lo sport rimanga tale e non diventi strumento di eccessi e vizi che da queste parti sono combattuti senza mezzi termini, anche a costo di apparire impopolari a livello occidentale.

Quindi Baggio, per giunta buddista praticante, rappresenta l’esempio di come si può far carriera e mantenere nel contempo un equilibrio interiore e di stile di vita.

Ai cinesi piace tanto che la “voce” che potrebbero affidargli la guida della nazionale cinese, dopo i disastrosi campionati asiatici e la defenestrazione dell’allenatore cinese, appare verosimile.

Un Baggio alla guida della squadra cinese, sarebbe un segnale, un esempio da portare in evidenza a tutti i futuri campioni cinesi, una modo per cercare di passare un messaggio su come “interpretare” in maniera corretta, il ruolo di essere un “Campione”.

Un vero “Marco Polo” di stile che ci deve inorgoglire, dopo le famose “testate” che ci hanno reso campioni del mondo sul campo ma ci hanno fatto perdere sul piano dello stile.

giovedì 21 giugno 2007

Nazionale di Basket vincente in CINA: Metafora dello “stile italiano”

(Pubblicato su Affari Italiani il 20 Giugno 2007)
Ieri a Zhuhai, nel sud della CINA nella provincia del Guandong, si è svolta la seconda partita CINA – ITALIA, nell’ambito del torneo delle “4 Nazioni”, partita vinta meritatamente dall’Italia 87 – 79.

Ovviamente il match l’ho potuto seguire solo alla televisione cinese, con commentatore rigorosamente Cinese. L’esperienza, già fatta in occasione degli scorsi mondiali in Giappone, è sempre interessante ma nello stesso momento incredibile: non capisci NULLA di qualcosa di cui sai tutto!!.

Pur essendo stato allenatore in età giovanile e nonostante il Basket sia zeppo di termini tecnici inglesi, oramai dei veri e propri standard linguistici, alla stregua della Pasta, Pizza etc..seguendo una partita di basket alla Tv in Cina, non capisci NULLA.

Comunque, con il supporto della mia compagna cinese, ho almeno potuto sapere che il commentatore cinese definiva la squadra italiana “giovane ed aggressiva”.

Aggressiva, in gergo cinese significa anche “fisica”, aspetto che nella mente cinese non viene considerato una qualità ma più una negatività. Infatti in un paese dove se stringi la mano troppo forte sei visto come troppo aggressivo, una squadra di basket. fortemente fisica, è vista come “troppo” aggressiva.

Quando quindi ho sentito questo commento ho subito sorriso, riconoscendo in esso, il “carattere” che Carlo Recalcati, il nostro CT, sa dare da sempre a tutte le sue squadre, fin da quando, allenando a Bergamo, ci portò dalla B alla A1, partendo dal nulla.

La “fisica” squadra Italiana , totalmente ricostruita dopo la sfortunata debacle dei Mondiali scorsi, ha giocato ieri con uno spirito direi, da “esportazione”.

Costituita da giovanissimi, spesso alla loro prima esperienza in Nazionale, è apparsa ben amalgamata e motivata.

Lo sport, da sempre è considerato una metafora della vita e in particolare il basket.

Infatti in America, sono gli allenatori di basket ad insegnare alle future leve delle multinazionali americane e mondiali, nelle scuole di management, le strategie di come gestire il gruppo.

Ieri la metafora della “Giovane” Italia vincente è stata un ottimo, rigenerante, tonificante e stimolante messaggio per i giorni a venire qua in Cina.

Speriamo la squadra riesca a fare bene agli europei e “staccare” il biglietto per partecipare alle prossime Olimpiadi e possa arrivare nuovamente in Cina.

Sarebbero ottimi ambasciatori e testimonial ideali del modo italiano di creare e di fare l’impresa.

In un paese dove Yao Ming, il giocatore di Basket nei professionisti americani, è stato indicato in un recente sondaggio, il testimonial della cultura cinese nel mondo, il basket è diventato lo sport più seguito dalle nuove generazioni cinesi ma è molto, molto di più di un semplice sport.

Se infatti passi vicino ad una qualsiasi scuola, vedi i 4-5 campi sempre pieni di giocatori in erba, impegnati a diventare i prossimi Yao Ming, vero orgoglio nazionale da queste parti.

Il Basket inoltre sta contribuendo a sfatare anche un’altra delle leggende metropolitane, quella che dice che i cinesi sono mediamente bassi.

Le nuove generazioni, potendo ora mangiare con regolarità e qualitativamente meglio che nel passato, sono cresciute in fretta, tanto che ora l’altezza media è come la nostra e in alcune aree, addirittura superiore alla nostra.

A questo va aggiunto che a livello di politica internazionale per i cinesi, il Basket ha lo stesso ruolo di quello che fu per il Ping Pong all’epoca di Mao e Nixon: l’ambasciatore della pace e della apertura della Cina verso gli Usa e il resto del mondo.

Infatti la stessa NBA, la società del campionato professionistico americano, ha aperto una sede in Cina ed ha avuto l’onere di essere ricevuta “calorosamente” dal presidente Cinese, fatto raro per una impresa privata. Ora l’NBA in Cina sta facendo marketing per le imprese Americane, proprio facendo leva sul fascino che il basket e i suoi campioni esercita sui cinesi.

Gli atleti più famosi, dopo quelli cinesi, sono infatti i giocatori di basket americani e ciò è molto interessante per un altro aspetto. Ai cinesi i lineamenti degli atleti neri americani NON piacciono. Ma in essi si sono riconosciuti in pieno. Infatti i neri americani, con il basket escono dalla povertà dei ghetti americani. I Cinesi emulandoli, intendono seguirne l’esempio e uscire dalla povertà delle campagne o delle grandi metropoli, ancora molto diffusa in Cina.

Lo sport è la metafora della vita, per i cinesi il Basket non è quindi solo uno sport che viene da tanto lontano, ma un esempio “di stile di vita”, attorno al quale milioni di cinesi ogni giorno, si stanno sempre più immedesimando.">

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