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venerdì 19 febbraio 2010

Cyberterrorismo: Attenzione a non tirare conclusioni avventate...


PIRATERIA

"E' da un ateneo e da una scuola cinesi
che sono partiti gli attacchi a Google"

La rivelazione pubblicata dal New York Times, che cita l'inchiesta della Nsa. Usate come basi la Jiaotong University di Pechino e un istituto professionale finanziato dalle forze armate


"E' da un ateneo e da una scuola cinesi che sono partiti gli attacchi a Google"
NEW YORK - Due istituti accademici cinesi sarebbero all'origine di numerosi attacchi informatici contro aziende occidentali, comprese le caselle di posta di Google di alcuni attivisti per i diritti umani: a sostenerlo, in un articolo pubblicato oggi, è il New York Times.

La vicenda ha contribuito, negli ultimi tempi, a rendere tese le relazioni tra Washington e Pechino. Secondo il quotidiano statunitense, gli attacchi sarebbero iniziati nello scorso mese di aprile, molti mesi prima di quanto si era pensato inizialmente: le indagini della National Security Agency hanno portato prima a dei server taiwanesi, per poi finire alla Jiaotong University di Shanghai e a un istituto professionale di Lanxiang finanziato dalle forze armate.

Gli analisti sostengono che l'ipotesi più probabile è che gli istituti siano stati usati dal governo cinese come base per gli attacchi informatici. Non si può escludere, però, un'altra ricostruzione, e cioè che quegli stessi istituti servissero come copertura a servizi di paesi terzi. O che l'intera operazione sia stata organizzata ai fini ai fini di spionaggio industriale. (Repubblica)

giovedì 14 gennaio 2010

Google - Cina: e se fosse Cyberterrorismo??


In questi giorni mi sembra si stia facendo un pò di confusione tra quanto accaduto a Google (ed altre aziende americane) ed una favoleggiata presunta Cyberguerra in corso tra Cina ed Usa.

Infatti quanto accaduto in questi giorni sembra non tornare. Fonti autorevoli come Hillary Clinton e la stessa Google, parlano di "massicchi Cyberattacchi alle imprese Americane" da parte di Hackers tracciati in Cina, tanto che Adobe addirittura ha dichiarato che sarebbero stati usati file PDF modificati con i quali poi è stata attaccata Google.

Fin qua un copione già visto dei buoni e dei cattivi, Americani e non, bene e male, democrazia e dittatura, tutte cose già sentite.

Ma prima di arrivare alle conclusioni, invito chi ha voglia di usare ancora il cervello, ad una riflessione ben più profonda.

Siete proprio sicuri che qualcuno, SOLO in Cina, agisca per rubare chissà quali piani per chissà quale tipo di utilizzo?

A parte che bellamente ci stiamo dimenticando di Echelon, ma lasciandolo comunque da parte, appare veramente poco credibile un qualunque tipo di azione cinese di questo tipo e soprattutto violenza.

Tutto prende però una piega ben diversa, se si collega qualcosa passato un pò sotto traccia sui media occidentali: sedicenti Hacker Iraniani hanno attaccato Baidu qualche ora prima delle accuse di Google al governo cinese.

Lo scenario a questo punto potrebbe essere decisamente diverso, anche perchè chi si occupa di queste cose sa come gli Hacker, quelli veri, nella loro azione triangolano a livello planetario, proprio con lo scopo di "dissimulare" la propria origine.

Questi sedicenti Hackers governativi cinesi o sono degli studenti in stage oppure sono degli autentici sprovveduti.

Quanto accaduto e denunciato dalla Clinton, sembra avere  raggiunto al momento solo uno scopo : "fare ricadere tutta la colta sui cinesi".

Qualcosa che potrebbe però fare il gioco di ben altri soggetti che hanno intenzioni ben diverse sia dagli americani che dai cinesi.

Le capacità per attacchi del genere non sono prerogativa di pochi Stati e quindi sicuramente vanno valutate tutte le ipotesi, compresa quella che tutto ciò che sta accadendo siano atti di Cyberterrorismo, in uno scenario simile a quello che si è favoleggiato in un film di culto degli anni '80: Wargames.

L'idea in questo caso potrebbe essere che qualcuno, stia cercando di far "litigare" le due super-potenze, attribuendo ad una gli attacchi continui contro l'altra.

Ovviamente non c'è niente di più difficile che dimostrare il contrario.

Per cui il gioco è presto fatto.

Sapendo poi quali tematiche, tensioni, rivalse covano tra i due "blocchi", scoperchiarle in questo modo, inevitabilmente finisce per provocare una qualche reazione.

E la reazione c'è già stata, quella di Google che ovviamente, quale "madre della rete", inevitabilmente si sta tirando dietro tutto il resto, tanto che subito Yahoo ha dato il suo supporto e vicinanza.

Esattamente come in Wargames, bisogna ora capire dove il gioco sia tale o vogliamo continuare a credere a ciò che qualcuno vuole farci credere?.

La chiave dell'attacco a Baidu da parte di questi sedicenti Iraniani, sembra essere quasi la "firma", una rivendicazione che da qualche parte, nuove centrali del terrorismo avrebbero potuto aver deciso un cambio di strategia rispetto ai kamikaze, che non sembra più essere strategia vincente (basta guardate a quanto successo all'ultimo).

Con molti meno investimenti e rischi, si rischia di creare un disordine ed una pressione quotidiana tale a livello planetrio che poi rimettere a "posto i cocci" può essere molto, molto difficile.

Proprio l'obbiettivo che si prefigge Al-Qaeda e tutta una serie di stati connessi direttamente o meno alle sue idee fondanti.

Fanta politica? Non so, ma conoscendo i Cinesi e "leggendo tra le righe" delle ultime dichiarazione del portavoce del Governo, che oltretutto non fa nessun riferimento agli attacchi subiti da Google, queste sembrano testimoniare un imbarazzo a negare i fatti, fatto inusuale per i cinesi, atteggiamento che sembra evidenziare come sia in corso una fase di analisi per poter dare una versione credibile e certificabile.

Quindi andiamoci cauti con gridare alle guerre, alle diatribe, agli scontri.  

Altrimenti se viene meno la fiducia tra i governi, le conseguenze potrebbero essere ben più pericolose dei pur violenti attacchi Hackers o questa o quella limitazione delle rete.