Visualizzazione post con etichetta Amicizia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Amicizia. Mostra tutti i post

lunedì 30 marzo 2009

Saranno (poco) Famosi!!

Chi non si ricorda le puntate di "Fame", il mitico Saranno Famosi televisivo degli anni 80?

Chi non ha pensato che quei ragazzi potessero diventare tutte vere stelle del firmamento mondiale, vista la terribile selezione da cui arrivavano e le indubbie capacità dimostrate in tutte le puntate dello show televisivo?

Chi non si ricorda delle performance di Leroy o di Coco, che ballando, cantando e recitando avevano assunto un ruolo d’icona del tempo, così come la terribile insegnate di danza Grant?

Proprio con il senno di poi,  “Fame” sembra dimostrare come la strada del successo non passi da questo tipo di esperienze, che danno sicuramente incredibili notorietà ma alla fine, sembrano anche “bruciare” i propri protagonisti, vista la fine tragica dello stessoo Leroy, la stella dello show o le successive fasi in anonimato di molti degli altri protagonisti.

Un esempio su tutti: Janet Jackson.

Parte del cast dell’84 e ’85, ha finito per fare solo 25 episodi, lasciando presto il proprio ruolo filmico per assumere quello, ben più credibile, di sorella d’arte che l’ha trasformata nella stella di primaria grandezza dello scenario musicale mondiale che conosciamo.

Bene, tutto questo in Cina non è neppure un ricordo, visto che da queste parti non hanno mai visto il famoso “Fame”, ne conoscono nessuno dei personaggi, icone dei nostri anni ‘80.

Per contro, sulle migliaia di canali televisivi cinesi, sono on-air centinaia di concorsi canori, di bellezza, di ballo e di programmi stile “Saranno Famosi”, che danno l’occasione ai molti che vogliono arrivare alla notorietà, di avere un’autostrada che li possa aiutare ad emergere, tra oltre 1 miliardo e 300 milioni d’individui.

Quindi capita che la sconosciuta Li Yu Chun, vincendo nel 2005 il concorso canoro, stile Amici, intitolato “Super Girl”, sia poi diventata una star di prima grandezza in tutta la Cina.

Ma questo personaggio è diventato famoso non solo sulle proprie qualità canore, ma anche (e forse soprattutto) su un’ambiguità di fondo legata alla sua sessualità, una androgenia che non ha tardato a diventare vero culto in Cina.

In qualche maniera è come se con “Super Girl” fosse nato il David Bowie cinese, in questo caso donna. 

Una vittoria quella di Li Yu Chun, che ha contribuito a cambiare radicalmente l’approccio televisivo dei molti partecipanti dei contest televisivi successivi e portare aria nuova nello showbiz cinese.

Va sottolineato infatti come fino ad allora, i massimi innovatori artistici cinesi, fossero in realtà tutti originari di Hong Kong o Taiwan.

Visti i primi successi, i diversi contest televisivi hanno quindi iniziato a lanciare “vagonate” di nuovi talenti a tutte le ore di tutti i giorni della settimana, ma soprattutto hanno dato spazio a nuovi modi di porsi e di proporsi, facendo emergere personaggi come Li Yu Chun che hanno finito per contagiare gli usi e consumi (e costumi) di centinaia di milioni di cinesi.

Ma come successo anche per “Fame”, la notorietà continentale offerta dai questi show televisivi cinesi, non sembra corrispondere ad un duraturo successo per i suoi protagonisti, finendo per rilegare molti di loro ad icone da “esporre” nei momenti importanti o caritatevoli, come successo del resto ai tanti partecipanti dei grandi fratelli occidentali.

L’eccessiva enfasi sulla notorietà acquisita in tempi strettissimi offerta dai molti contest televisivi, piuttosto che una reale selezione di talenti di prima grandezza, ha finito per convincere il governo cinese a regolamentarne l’utilizzo sui diversi canali televisivi, mettendo un tetto sul numero delle puntate e ridurne la frequenza durante l’anno, per evitare che questi “modelli” fossero presi per buoni, quali l’unico modo per conquistarsi un “posto al sole” nella società e che il successo e l’essere sempre e comunque sotto i riflettori, diventasse l’unica ragione di vita per tanti, troppi cinesi alla ricerca del proprio futuro.

L’agire del governo cinese, sembra però evidenziare quale sia il vero limite di questo tipo di programmi che oltre a mostrare il lato “professionale”, vogliono soprattutto mettere a nudo il lato umano dei concorrenti, trovare “personaggi”, spesso anche incredibili, evidenziandone le debolezze e le idiosincrasia , esattamente come lo stesso “Fame” faceva puntata dopo puntata.

Il fenomeno d’immedesimazione tra spettatore e partecipante finisce sicuramente per contribuire a creare l’incredibile notorietà che acquisiscono, ma alla lunga tutto ciò sembra penalizzarli, venendo meno il necessario Pathos per diventare veri miti.

La vera differenza tra i tanti noti dei contest televisivi e i grandi veri miti artistici di sempre, sembra proprio essere su questo punto: il mistero e le leggende che li circondava, la riservatezza del proprio lato umano e delle loro umane debolezze, contribuiva a far emergere il proprio valore artistico, anche oltre i loro reali valori, contribuendo così a trasformare alcuni di loro, in autentiche leggende viventi.

mercoledì 5 dicembre 2007

Il Guanxi “dentro” l’amicizia

In Cina “Amicizia” si dice Guanxi.

Entrare nel Guanxi di un cinese, è cosa difficile e si ottiene solo dopo essere stati sottoposti ad una serie infinita di test e verifiche, sotto tutti i punti di vista.

E’ come entrare a far parte di una “famiglia allargata”, dentro la quale l’abnegazione alla “causa comune” è totale, così come la condivisione dei beni immateriali e materiali. Ecco perchè tanta reticenza da parte dei cinesi a considerare qualcuno “un Amico”.

Va sottolineato che essere amici di un cinese, è impegnativo. Un solo sbaglio e si rischia di uscire dal Guanxi. Poi rientraci è quasi impossibile, perchè l’errore è il buon consiglio, la prova, della tua “inadeguatezza” a ricevere questo autentico “onore”.

Il Guanxi vale sia nelle relazioni personali che in quelle di affari e significa il non correre il rischio di essere trattati come quelli che NON sono nel Guanxi: essere fregati!.

Un cinese nel Guanxi è probabilmente la persona più onesta e fedele sulla faccia della terra. Da queste parti la parola “onore”, ha un significato profondo, reale, tangibile. E’ un valore o una vergogna che si porta dentro per sempre.

Anche nelle nuove generazioni “pulsa” questo principio. I giovani cercano il Guanxi, per sopperire sul piano affettivo, al problema di aver vissuto da figli unici. Per cui chi è dentro il Guanxi è come e più di un fratello, di una sorella, o addirittura può essere un secondo padre, una seconda madre, se persi nel frattempo.

Riconoscere il Guanxi è cosa molto difficile. Oggettivamente i cinesi, apparentemente sono molto aperti e disponibili a rapide “amicizie”, fatte di bevute, strette di mano, sorrisi ed inviti a ulteriori incontri.

Soprattutto quando si parla di affari, il cinese è abilissimo a mettere al centro delle proprie attenzioni quella che lui considera però, solo una “preda”, che affascinata dai modi, dalle regalie e dalle continue lusinghe, crederà di aver trovato un nuovo “amico” su cui contare.

Niente di più sbagliato. Il cinese che vuole qualcosa da voi, ha una capacità e una perseveranza incredibili, in quella che in tutto e per tutto, è un corteggiamento da “innamorato”. Sarete al centro delle sue attenzioni, non vi mancherà nulla, vi faranno sentire importanti, ma tutto questo fa parte solo del “rituale”.

Quando poi la “trappola” scatta, per molti occidentali è sempre troppo tardi, perchè, sicuri che stavano trattando in “amicizia”, avranno già fatto molte concessioni che poi rendono gli accordi con i cinesi, spesso totalmente sbilanciati, sempre a favore di questi ultimi.

Ci sono poi i casi estremi, nei quali la “trappola” viene creata anche attraverso la complicità di terzi, facenti parte del Guanxi del vostro interlocutore, dove per “piegare” il volere del “malcapitato” occidentale, improvvisamente e dal nulla, si materializzano vari “problemi” che possono mettere a rischio anche la stessa incolumità della “vittima” occidentale.

Tipicamente questi “problemi” provocano l’isolamento, per ragioni “formali” o “logistiche”, momenti dove, senza alcun supporto, diventa oggettivamente difficile non sperare nell’intervento del proprio “cavaliere” e nuovo amico.

In una sorta di “scherzi a parte” ecco infatti che arriverà il “nuovo amico”, il salvatore, che vi spiegherà come uscire dalla incredibile situazione: fare qualche “piccola” concessione a questi “comuni nemici”, ed è fatta.

Un esempio pratico? Molti occidentali quando arrivano in Cina possono ricevere vari regali. Uno in particolare: l’invio di una “massaggiatrice” in camera, ovviamente pagata dal vostro amico cinese, come di tutta la cena del resto!.

Quando l’“amico” Cinese capisce che il regalo offerto verrà accettato, se la trattativa non sta dando i risultati auspicati, ecco che può scattare la trappola: l’arrivo della polizia.

Il controllo, metterà in evidenza la “reale” professione della massaggiatrice, attività vietatissima in Cina, pena l’espulsione del malcapitato Occidentale, con tanto di timbro rosso sul passaporto con la dicitura “prostituzione!!!” e l’addio di qualsiasi futuro affare in Cina.

Ma allora, come si riconsce il Guanxi?

Non è semplice. Ma un segnale preciso può essere quello di venire coinvolti nella sua “normalità”, la sua tavola di casa, magari meno virtusa di un ristorante e la condivisione del “poco”, spesso per nulla eccezionale quotidiano.

Ma non solo, dentro un Guanzi state pur certi che il cinese non vi chiederà mai nulla, nemmeno se vive ad un livello per noi considerabile di Povertà.

Anzi vi tratterà da Re perchè ciò lo farà sentire Re a sua volta, senza chiedervi altro che il solo accettare e nulla in cambio!

Buon Guanxi a tutti voi.