Cina: “problemi tecnici” per la Diga Verde!
E alla fine il “Green Dam” (Diga verde), dai cinesi sottotitolato “Youth Escort”, non sarà da oggi obbligatorio pre-installarlo su tutti i Pc venduti in Cina.
Un sospiro di sollievo per molti navigatori Internet cinesi, ma soprattutto, per le aziende produttrici di PC, che in questi giorni si sono ritrovate a dover gestire la “critica” situazione venutasi a creare, in questa sorta di “braccio di ferro” con le disposizioni Governative cinesi.
Alla fine sembra aver prevalso il buonsenso.
Salomonicamente, la ragione di questo improvviso dietro-front cinese, è stato causato da alcuni seri “problemi tecnici” riscontrati dalle prime installazioni del “Green Dam”.
Infatti, dopo i primi test, sarebbe emerso che la “Diga Verde”, tutto fosse tranne che un “Diga”, visto che oltre creare molti problemi di funzionamento e compatibilità con diversi dei Software installati, rischiava di creare seri problemi di Security, tanto da consentire accessi dall’esterno e ancora peggio, il possibile tele-controllo del PC stesso.
Questi comportamenti, evidenziati anche negli appelli dei principali produttori di Pc mondiali, ha finito per consigliare il Ministero dell’Industria e della Comunicazione cinese di sospendere tutto, a data da destinarsi.
Di sicuro c’è che da oggi il Green Dam è considerata dal Governo Cinese solo una semplice utility gratuita per le scuole e per le famiglie che vorranno installarlo, scaricandolo liberamente dal sito.
Il portavoce del Ministero per le l’Industria e le Comunicazioni comunque ha ribadito oggi come, “l’attivazione del Green Dam, era e rimane un facoltà del singolo utente e non un obbligo”, così come appare semplice anche la sua disinstallazione.
Sui diversi media cinesi si era comunque posto l’accenno su due “problemi” che rischiavano d’intaccare il valore stesso del mercato dei PC, dove la Cina la fa da padrona.
Infatti, i primi produttori che avevano accettato di Pre-Installare il Green Dam come loro richiesto, quali ad esempio la Sony-Vaio, avevano predisposto delle schermate, nelle quali avvertivano l’utente che “non potendo garantire possibili mal funzionamenti connessi all’installazione di questa applicazione, non potevano essere considerati responsabili degli stessi e, soprattutto, non sarebbe stato garantito alcun tipo di assistenza post-vendita per questo tipo di problematica”.
A questo in Cina, si è anche aggiunta la polemica per presunte violazioni della Privacy da parte del Green Dam, tanto che fonti Ministeriali cinesi, si sono dovute affrettare a dichiarare sui diversi media come “non vengano raccolti dati sulla navigazione degli utenti che avessero deciso l’attivazione del Green Dam sul proprio PC”.
Comunque sia, ad oggi il Green Dam è stato scaricato in pochi giorni ben oltre 7 milioni di volte, con punte di 400.000 registrazioni in un solo giorno, numeri incredibili che fanno comprendere come la Cina stesse realmente predisponendosi ad un’adozione sistematica dell’ormai leggendario Green Dam.
Ora c’è da vedere se, dopo aver predisposto nuove release che possano risolvano i diversi problemi riscontrati fino ad ora, possa esistere un Se o un Quando per il ritorno del “Green Dam 2”.