lunedì 4 febbraio 2008

Microsoft – Yahoo: il “grande rifiuto”?

A dimostrazione di quanto detto nel precedente post, sembra che nella saga Microsoft - Yahoo ci possa essere, nelle prossime ore, un autentico colpo di scena: il grande rifiuto di Yahoo, attraverso una alleanza / fusione con Google!

Le ragioni di questa possibile presa di posizione di Yahoo sono da collegarsi, in prima battuta, al fatto che si è ritenuta troppo sottostimata l’offerta di Microsoft (31$) e quindi potrebbe essere anche solo un espediente per cercare di alzarla.

Ma forse non solo.

Google in queste ore non sembrerebbe stare alla finestra: starebbero infatti continuando i contatti con Yahoo iniziati da tempo.
Questa potrebbe essere quindi la vera ragione dell’aggressività e della “fretta” di Microsoft evidenziatasi in queste ore, quasi una “risentita reazione” al fallimento dei propri colloqui con Yahoo, che durati circa un anno, hanno portato al nulla di fatto.

Ma non solo. E’ anche iniziata una pesante battaglia mediatica Google-Microsoft, nella quale entrambi, attribuiscono al concorrente l’onta del “monopolista”.

Google, attraverso David Drummond, uno dei Senior Vice President di Google, in un suo post sul Blog ufficiale (http://googleblog.blogspot.com/ ), senza mezzi termini, accusa Microsoft di cercare di estendere il proprio predominio anche nella rete.

Secondo Drummond infatti, la combinazione di Microsoft e Yahoo, rischia di minare la concorrenza sul Web, tanto che nel suo post, richiama la “politica” ad impedire che ciò avvenga.

Ovviamente a stretto giro, attraverso Brad Smith, Vice Presidente di Microsoft, è arrivata la secca risposta di Microsoft, che continua a sottolineare come al contrario, la fusione con Yahoo servirebbe a “stoppare” lo strapotere di Google nel settore dell’advertising on line.

Ma Drummond non ci stà e sottolinea come Microsoft goda GIA’, da decenni, di un potere “monopolistico” attraverso il proprio software e in particolare punta il dito su “Internet Explorer”, il Web Browser di Microsoft che ha “annichilito” la concorrenza, portandola alla chiusura, come nel caso di Nescape.

Oggettivamente le argomentazioni di Drummond non fanno una piega e non sono così “campate” per aria: sono le stesse che recentemente portarono la Commissione Europea a multare pesantemente la Microsoft.

Sempre secondo Drummond, fondendosi, le due società unirebbero il 1° e il 2° fornitori di E-mail Web based, il punto di partenza per chiunque debba cercare informazioni in Internet.

Inoltre Google attraverso il proprio VP, mette “nero su bianco” sul proprio blog, che è convinta che Microsoft non lascerà libertà di scelta ai propri iscritti e che anzi, potrebbe porre dei “vincoli” nell’utilizzo di strumenti alternativi ai propri.

Drummond sembra così rispondere alle considerazioni fatte da Microsoft nella conferenza stampa che presentava il “Take – Over” su Yahoo, nella quale si sottolineava l’approccio monopolista di Google, che già ora “intercetta” il 75% dei ricavi dal Web Searching, mentre assieme, Microsoft e Yahoo arriverebbero a malapena al 20%.

Ma la storia della New Economy, i fondatori di Google la conoscono molto bene: furono infatti le stesse parole usate alla fine degli anni ‘90, quando Microsoft si buttò sul mercato dei Browser introducendo sul mercato il suo Internet Explorer.

Da allora, tutti i competitori e leaders dell’epoca, hanno chiuso le “trasmissioni”.

Appare quindi plausibile che Google farà tutto il possibile, anche rischiando gli antitrust del caso, affinché l’operazione di Microsoft fallisca.

In gioco c’è la sopravvivenza futura della stessa Google ( e di Microsoft)