Hu entra nella storia della Cina e la religione entra nello statuto del Partito Comunista Cinese.
Ieri al termine dei lavori del 17th Congresso del Partito Comunista Cinese, come usanza locale, ci sono stati i “botti”, questa volta rappresentati da alcuni fatti che rimarranno nella storia futura del paese e non solo.
Il primo, è il voto che ha consentito di aggiungere nella Costituzione del Partito Comunista Cinese, la teoria dello “Sviluppo Scientifico” teorizzata da Hu Jintao, che consente così a quest’ultimo, di affiancare Mao Zedong, Deng Xiaoping e Jiang Zemin, nel gruppo ristretto della “All of Fame” della Cina.
E’ indubbio che questo emendamento rappresenti una svolta fondamentale per la Cina, oltre ad indicare i prossimi passi e le sfide che il paese deve affrontare nella “lunga marcia” verso la “Società Armonica”, descritta dalla stesso Hu Jintao nell’Ottobre 2006, in occasione della commemorazione della storica lunga marcia di Mao Zedong del ’34-36.
Da statuto, la Cina intende quindi passare dall’essere la “fabbrica del mondo”, ad una competizione con i paesi occidentali, sul piano della ricerca scientifica, terreno fondamentale sia per cercare di far fare al paese un salto culturale che consolidi i risultati economici ottenuti fino a ora, ma soprattutto consenta anche di offrire risultati concreti in alcune delle emergenze nazionali.
Non è infatti un mistero che la Cina stia lavorando per creare un reattore a fusione termonucleare, in grado di produrre energia in grande quantità, vista la crescente voracità del paese in crescita, così come è stato annunciato in questi giorni il primo cinese sulla luna entro i prossimi 15 anni, in una sfida aperta con gli USA, sul campo delle tecnologie spaziali.
Ma non solo, sempre la ricerca scientifica consentirà il totale restyling del futuro esercito Cinese, che fortemente ridimensionato nel numero di effettivi, intenderà essere all’avanguardia per quanto riguarda le armi tecnologiche, comprese quelle Internet, dove le recenti “schermaglie” sul tema degli attacchi informatici, dimostrano una insospettabile attività già in corso.
Secondo “botto” di ieri e segno dei tempi che cambiano, ha per certi versti dell’incredibile: è stata inserita la parola “Religione” nella costituzione del Partito Comunista Cinese.
Questa aggiunta alla costituzione, assume un valore enorme, in quanto sancisce che da ora, i soggetti religiosi praticanti, alla stregua delle minoranze etniche, hanno diritto di convivenza nel sistema cinese che da ieri riconsce la religione, come una componente sociale compatibile con il modello di sviluppo del paese.
Fino ad ora, l’ateismo del partito non dava reali spazi di integrazione concreta con le minoranze religiose praticanti, spesso tollerate, ma non considerate formalmente un intorlocutore accettato.
Questa modifica, apre ora molte porte e speranze per cercare di ricomporre nel tempo, alcune delle tensioni di carattere religioso presenti nel paese, quale quelle del Tibet e Vaticano ma soprattutto, in occasione delle prossime Olimpiadi, dà la possibilità di offrire servizi religiosi per i fedeli in arrivo da tutto il mondo.
Insomma da queste modifiche, si intuisce che la Cina ha capito che il mondo sta cambiando e lei con esso.
Ma soprattutto, ha anche capito che il mondo cambia, proprio perchè la Cina è spesso la causa di questi cambiamenti.
Quindi Hu Jintao, ha pensato bene di inserire nella costituzione del partito comunista, gli elementi di quella che a tutti gli effetti, è una “formale apertura”, in grado di poter contribuire agli equilibri futuri e che per quanto riguarda la questione religiosa, ora messa all’ordine del giorno delle basi stesse del Partito, possa finalmente andare oltre le “vuote” e spesso disattese intenzioni precedenti.
Il terzo “botto” infine, lo si è avuto questa mattina, con l’elezione dei 4 nuovi membri del Politburo Standing Committee, il vero centro decisionale cinese, che ha visto l’ingresso dei due “papabili” a sostituire Hu nel 2012, Xi Jinping (52 anni), Li Keqiang (51 anni), rispettivamente i segretari di partito a Shanghai e Lioaning oltre a He Guoqiang e al Ministro della Sicurezza Pubblica Zhou Yongkang.
Questi sono quindi gli uomini che hanno il compito di pilotare la Cina nel terzo millennio verso la “Società Armonica” e dello “Sviluppo Scientifico” che ci si augura possa essere una “contagiosa” prerogativa, non solo cinese.
Il primo, è il voto che ha consentito di aggiungere nella Costituzione del Partito Comunista Cinese, la teoria dello “Sviluppo Scientifico” teorizzata da Hu Jintao, che consente così a quest’ultimo, di affiancare Mao Zedong, Deng Xiaoping e Jiang Zemin, nel gruppo ristretto della “All of Fame” della Cina.
E’ indubbio che questo emendamento rappresenti una svolta fondamentale per la Cina, oltre ad indicare i prossimi passi e le sfide che il paese deve affrontare nella “lunga marcia” verso la “Società Armonica”, descritta dalla stesso Hu Jintao nell’Ottobre 2006, in occasione della commemorazione della storica lunga marcia di Mao Zedong del ’34-36.
Da statuto, la Cina intende quindi passare dall’essere la “fabbrica del mondo”, ad una competizione con i paesi occidentali, sul piano della ricerca scientifica, terreno fondamentale sia per cercare di far fare al paese un salto culturale che consolidi i risultati economici ottenuti fino a ora, ma soprattutto consenta anche di offrire risultati concreti in alcune delle emergenze nazionali.
Non è infatti un mistero che la Cina stia lavorando per creare un reattore a fusione termonucleare, in grado di produrre energia in grande quantità, vista la crescente voracità del paese in crescita, così come è stato annunciato in questi giorni il primo cinese sulla luna entro i prossimi 15 anni, in una sfida aperta con gli USA, sul campo delle tecnologie spaziali.
Ma non solo, sempre la ricerca scientifica consentirà il totale restyling del futuro esercito Cinese, che fortemente ridimensionato nel numero di effettivi, intenderà essere all’avanguardia per quanto riguarda le armi tecnologiche, comprese quelle Internet, dove le recenti “schermaglie” sul tema degli attacchi informatici, dimostrano una insospettabile attività già in corso.
Secondo “botto” di ieri e segno dei tempi che cambiano, ha per certi versti dell’incredibile: è stata inserita la parola “Religione” nella costituzione del Partito Comunista Cinese.
Questa aggiunta alla costituzione, assume un valore enorme, in quanto sancisce che da ora, i soggetti religiosi praticanti, alla stregua delle minoranze etniche, hanno diritto di convivenza nel sistema cinese che da ieri riconsce la religione, come una componente sociale compatibile con il modello di sviluppo del paese.
Fino ad ora, l’ateismo del partito non dava reali spazi di integrazione concreta con le minoranze religiose praticanti, spesso tollerate, ma non considerate formalmente un intorlocutore accettato.
Questa modifica, apre ora molte porte e speranze per cercare di ricomporre nel tempo, alcune delle tensioni di carattere religioso presenti nel paese, quale quelle del Tibet e Vaticano ma soprattutto, in occasione delle prossime Olimpiadi, dà la possibilità di offrire servizi religiosi per i fedeli in arrivo da tutto il mondo.
Insomma da queste modifiche, si intuisce che la Cina ha capito che il mondo sta cambiando e lei con esso.
Ma soprattutto, ha anche capito che il mondo cambia, proprio perchè la Cina è spesso la causa di questi cambiamenti.
Quindi Hu Jintao, ha pensato bene di inserire nella costituzione del partito comunista, gli elementi di quella che a tutti gli effetti, è una “formale apertura”, in grado di poter contribuire agli equilibri futuri e che per quanto riguarda la questione religiosa, ora messa all’ordine del giorno delle basi stesse del Partito, possa finalmente andare oltre le “vuote” e spesso disattese intenzioni precedenti.
Il terzo “botto” infine, lo si è avuto questa mattina, con l’elezione dei 4 nuovi membri del Politburo Standing Committee, il vero centro decisionale cinese, che ha visto l’ingresso dei due “papabili” a sostituire Hu nel 2012, Xi Jinping (52 anni), Li Keqiang (51 anni), rispettivamente i segretari di partito a Shanghai e Lioaning oltre a He Guoqiang e al Ministro della Sicurezza Pubblica Zhou Yongkang.
Questi sono quindi gli uomini che hanno il compito di pilotare la Cina nel terzo millennio verso la “Società Armonica” e dello “Sviluppo Scientifico” che ci si augura possa essere una “contagiosa” prerogativa, non solo cinese.