1 Luglio 1997:Nasce la “Montecarlo”CINESE
(Pubblicato su Affari Italiani il 2 Luglio 2007)
Nel suo sviluppo, la Cina continua ad aggiungere alla proprie tradizionali ricorrenze, sempre nuove date “storiche”, nuovi momenti fondamentali nella continua frenetica evoluzione.
Una data, nella storia della Cina, rimarrà scolpita negli anni a venire: 1 Luglio 1997.
Quel giorno Hong Kong è tornata sotto la sovranità della Repubblica Popolare Cinese.
Al di là delle tappe che hanno reso possibile tutto ciò e delle grandi celebrazione che ormai da più di due settimane i Cinesi stanno sviluppando tutti i giorni, il ritorno di Hong Kong alla Cina, sicuramente è stato un potente accelerante alla modernizzazione di tutto il paese.
Infatti la Cina da sola, probabilmente non avrebbe avuto la forza di svilupparsi come ha fatto se non avesse potuto accedere al Know-how che indubbiamente ha potuto ereditare da Hong Kong, i cui cittadini, più di qualsiasi altro in tutta la Cina, erano in stretto contatto con l’occidente, su un piano di alta finanza e di commercio internazionale.
C’è da dire che gli inglesi, di cui Hong Kong era colonia dal 1842,dopo la prima guerra dell’oppio, prima di restituirla ai cinesi, hanno realizzato una frenetica attività di ammodernamento, spesso di opere faraoniche, una su tutte, il nuovo aeroporto, progetti che hanno fatto la fortuna di molte compagnie inglesi operanti nell’area.
E’ indubbio che i cinesi di Hong Kong avessero all’epoca una marcia in più dei propri connazionali e fatti nell’arte (filmografia, musica …), finanza e commercio alcuni dei “campioni” cinesi provengono non a caso da Hong Kong.
Ma per i Cinesi Hong Kong è stato anche il modo di mostrare al mondo, il nuovo stile ed approccio cinese. Infatti è noto come, al momento del passaggio, spaventati dall’idea dell’annullamento stesso di questo “paradiso” del Capitalismo, chi ha potuto se ne è andato.
I Cinesi hanno però sorpreso tutti e non solo non l’hanno “cancellata”, ma l’hanno copiata, esportando in tutto il paese il modello di Hong Kong, in particolare a Shenzhen e Shanghai, città che devono a ciò la propria vorticosa crescita dell’ultimo decennio.
Hong Kong con i cinesi ha quindi potuto continuare a svilupparsi, diventando la porta di ingresso verso la madre patria.
Da qui le celebrazioni che i cinesi stanno facendo da giorni e i programmi dedicati su tutti i canali cinesi che spiegano cosa sia Hong Kong. E’ una sorta di momento di Riconciliazione Nazionale, nel senso che tutti i messaggi dei programmi e degli spot, intendono dimostrare che tra Hong Kong e Cina ci sia stato un “gioco di squadra”, in quello che poteva essere un evento traumatico.
Sulle Tv Cinesi è trasmesso da tempo un lungo spot nel quale, parafrasando la metafora olimpica, si vede che la Cina “aiuta” gli abitanti di Hong Kong, disorientati, confusi, arrabbiati a ritrovare il “sorriso”, proprio attraverso questa loro nuova condizione, questa nuova “amicizia”, questo nuovo orgoglio nazionale condiviso.
Sul piano psicologico, il filmato centra in pieno quanto accaduto dopo il passaggio alla Cina ma ora per Hong Kong il futuro ruolo è tutto da valutare, anche perché proprio Shanghai sta prendendo, passo dopo passo, le stesse funzioni che Hong Kong aveva in esclusiva.
Di sicuro ha già ottenuto di diventare una sorta di Montecarlo per la Cina, con l’aggiunta, tutta cinese, del parco dei divertimenti di Disney. Ma cosa accadrà nel 2047, quando in ottemperanza dell’accordo Sino-inglese firmato il 19 Dicembre 1984, terminerà l’attuale “alta” autonomia di cui beneficia oggi?
L’accordo sottoscritto è molto interessante e stabilisce il principio di “un paese e due sistemi”.
Infatti la Cina su Hong Kong ha la responsabilità territoriale e quella degli affari esteri, mentre Hong Kong mantiene il proprio sistema legale, la forza di polizia, la propria moneta, una autonomia politica e di immigrazione e la propria presenza internazionale.
Non si fa fatica ad immaginare che quanto accaduto con Hong Kong potrebbe essere quindi, con buona approssimazione, quello che i Cinesi si augurano per Taiwan. L’esperienza decennale di Hong Kong è un chiaro messaggio lanciato anche per tranquillizzare i propri connazionali che potrebbe essere proprio così anche per loro
Una curiosità; il dipinto “dell’istantanea” della firma degli accordi sino-inglesi, dove si vedono assieme la Margaret Thatcher e Deng Xiaoping a Beijing, verrà venduta all’asta da Sotheby da una base d’asta di 6,8 Milioni di HK$. La prova che è stato un momento storico di indubbio valore economico.
Una data, nella storia della Cina, rimarrà scolpita negli anni a venire: 1 Luglio 1997.
Quel giorno Hong Kong è tornata sotto la sovranità della Repubblica Popolare Cinese.
Al di là delle tappe che hanno reso possibile tutto ciò e delle grandi celebrazione che ormai da più di due settimane i Cinesi stanno sviluppando tutti i giorni, il ritorno di Hong Kong alla Cina, sicuramente è stato un potente accelerante alla modernizzazione di tutto il paese.
Infatti la Cina da sola, probabilmente non avrebbe avuto la forza di svilupparsi come ha fatto se non avesse potuto accedere al Know-how che indubbiamente ha potuto ereditare da Hong Kong, i cui cittadini, più di qualsiasi altro in tutta la Cina, erano in stretto contatto con l’occidente, su un piano di alta finanza e di commercio internazionale.
C’è da dire che gli inglesi, di cui Hong Kong era colonia dal 1842,dopo la prima guerra dell’oppio, prima di restituirla ai cinesi, hanno realizzato una frenetica attività di ammodernamento, spesso di opere faraoniche, una su tutte, il nuovo aeroporto, progetti che hanno fatto la fortuna di molte compagnie inglesi operanti nell’area.
E’ indubbio che i cinesi di Hong Kong avessero all’epoca una marcia in più dei propri connazionali e fatti nell’arte (filmografia, musica …), finanza e commercio alcuni dei “campioni” cinesi provengono non a caso da Hong Kong.
Ma per i Cinesi Hong Kong è stato anche il modo di mostrare al mondo, il nuovo stile ed approccio cinese. Infatti è noto come, al momento del passaggio, spaventati dall’idea dell’annullamento stesso di questo “paradiso” del Capitalismo, chi ha potuto se ne è andato.
I Cinesi hanno però sorpreso tutti e non solo non l’hanno “cancellata”, ma l’hanno copiata, esportando in tutto il paese il modello di Hong Kong, in particolare a Shenzhen e Shanghai, città che devono a ciò la propria vorticosa crescita dell’ultimo decennio.
Hong Kong con i cinesi ha quindi potuto continuare a svilupparsi, diventando la porta di ingresso verso la madre patria.
Da qui le celebrazioni che i cinesi stanno facendo da giorni e i programmi dedicati su tutti i canali cinesi che spiegano cosa sia Hong Kong. E’ una sorta di momento di Riconciliazione Nazionale, nel senso che tutti i messaggi dei programmi e degli spot, intendono dimostrare che tra Hong Kong e Cina ci sia stato un “gioco di squadra”, in quello che poteva essere un evento traumatico.
Sulle Tv Cinesi è trasmesso da tempo un lungo spot nel quale, parafrasando la metafora olimpica, si vede che la Cina “aiuta” gli abitanti di Hong Kong, disorientati, confusi, arrabbiati a ritrovare il “sorriso”, proprio attraverso questa loro nuova condizione, questa nuova “amicizia”, questo nuovo orgoglio nazionale condiviso.
Sul piano psicologico, il filmato centra in pieno quanto accaduto dopo il passaggio alla Cina ma ora per Hong Kong il futuro ruolo è tutto da valutare, anche perché proprio Shanghai sta prendendo, passo dopo passo, le stesse funzioni che Hong Kong aveva in esclusiva.
Di sicuro ha già ottenuto di diventare una sorta di Montecarlo per la Cina, con l’aggiunta, tutta cinese, del parco dei divertimenti di Disney. Ma cosa accadrà nel 2047, quando in ottemperanza dell’accordo Sino-inglese firmato il 19 Dicembre 1984, terminerà l’attuale “alta” autonomia di cui beneficia oggi?
L’accordo sottoscritto è molto interessante e stabilisce il principio di “un paese e due sistemi”.
Infatti la Cina su Hong Kong ha la responsabilità territoriale e quella degli affari esteri, mentre Hong Kong mantiene il proprio sistema legale, la forza di polizia, la propria moneta, una autonomia politica e di immigrazione e la propria presenza internazionale.
Non si fa fatica ad immaginare che quanto accaduto con Hong Kong potrebbe essere quindi, con buona approssimazione, quello che i Cinesi si augurano per Taiwan. L’esperienza decennale di Hong Kong è un chiaro messaggio lanciato anche per tranquillizzare i propri connazionali che potrebbe essere proprio così anche per loro
Una curiosità; il dipinto “dell’istantanea” della firma degli accordi sino-inglesi, dove si vedono assieme la Margaret Thatcher e Deng Xiaoping a Beijing, verrà venduta all’asta da Sotheby da una base d’asta di 6,8 Milioni di HK$. La prova che è stato un momento storico di indubbio valore economico.