venerdì 18 maggio 2007

Cina : L’impatto del gusto

(Pubblicato su Affari Italiani il 14 Maggio 2007)

Quando arrivate in Cina, non stupitevi se la prima domanda che tutti i cinesi vi porranno non sarà se vi piace la Cina, ma “vi piace il cibo cinese?”.

Con il tempo ne capirete la ragione. L'essenza vera della Cina sta infatti nel suo cibo, vera memoria storica di un paese che è passato attraverso guerre e rivoluzioni e dove senza troppe remore si è distrutto qualsiasi cosa, per costruire in nome di un nuovo progresso.

Il cibo è quindi qualcosa che unisce i cinesi più della stessa lingua (più di 50 lingue diverse!!) oltre ad essere una cartina di tornasole del vostro livello di integrazione, della reciproca stima e fiducia raggiunta con la vostra controparte cinese.

Quindi per avere una buona relazione con un cinese (Guanxi), fate in modo di mangiare come lui (comprese le bacchette please!!). Lo apprezzerà più di ogni altra cosa o regalo.

Quindi oltre all’uso delle bacchette, un'altra cosa è fondamentale imparare in fretta per gustare il cibo cinese: lo sgranocchiare e sputare.

Ohibò come mai?? Provate a mangiare le zampe di gallina o di porco, così come i gamberi, vere leccornie per i cinesi, con il solo uso delle bacchette!!.

Normalmente i cibi sono predisposti (tagliati) ad uso delle bacchette, ma se vi arriva una cotoletta intera, non azzardatevi a chiedere forchetta e coltello: incominciate a sgranocchiarla!!.

Oltre agli odori e sapori (spesso molto forti), un altro elemento caratterizza il mangiare con i cinesi: i suoni.

Qua in Cina frequentemente a tavola ci si imbatte in suoni da noi scomparsi ma che appartenevano anche alla nostra cultura contadina: il risucchio della minestra e il mangiare con la bocca aperta, senza distinzione di età o provenienza culturale.

Sulla questione del rutto invece la questione è più controversa. Non è molto frequente, visto che il cibo cinese va giù senza provocare normalmente problemi del genere, ma se accade, non viene visto male, anzi lo ritengono un fatto salutare e come tutte le questioni salutari e naturali, per i cinesi è cosa giusta.

Praticamente tutti i cinesi farebbero quindi impallidire molte le nostre mamme, così come appare chiaro che va gettato al “macero” il nostro galateo, qua totalmente oggettivamente inapplicabile.

La Cina per quanto modernizzata, è ancora fortemente ancorata alle proprie origini contadine e non devono quindi sorprendere questi comportamenti a tavola, così come il cibo rappresenti un linguaggio comune per tutti i cinesi, ed elemento fortemente caratterizzante le diverse identità ed aree geografiche della Cina.

Se scorriamo la Cina da nord a sud, si nota infatti che il piccante (quello vero!!), sia fortemente presente nei cibi del centro nord e lontani da mare ( Sichun, Hunan etc), mentre tende a sparire in quelli del Sud (Hong Kong, Shanghai ...).

State quindi attenti, lo stesso piatto cambia radicalmente a seconda dell'area geografica di provenienza del cuoco!!

Il primo consiglio arrivati in Cina è quello di dimenticarsi quanto appreso nei rassicuranti ristoranti cinesi in Italia. Ricordatevi che in Italia i ristoranti cinesi sono una formula rivista e corretta della cucina cinese, ad uso di noi italiani.

In madre patria tutto è totalmente diverso, prima di tutto nella formula. Non esiste infatti nella cucina cinese il concetto di sequenza delle portate (antipasto, primo, secondo, dessert..), quel crescendo di gusti e ricercate associazioni tra i cibi e liquori, tipico della nostra cucina o di altre cucine occidentali.

Al momento della selezione si procede scegliendo “almeno” un piatto freddo, “almeno” uno caldo (tipicamente carne o pesce), “almeno” una verdura (calda) e una zuppa (con riso o i noodle, i loro spaghetti).

Dico “almeno”, perché a seconda del livello del banchetto, potreste vedere arrivare molti piatti freddi, caldi e così via, in una sequenza apparentemente senza fine.

Comunque dopo aver ordinato, sappiate che il tutto arriverà in ordine sparso, in portate comuni e dovrete prepararvi a passare senza problemi dalla carne al pesce, dal piccante al dolce, in un istante.

Vanno poi ricordate due cose: il riso i cinesi lo usano come il nostro pane, così come tutti i cibi cinesi, tipicamente sono in umido bollente, non sono asciutti.

Questo secondo fatto potrebbe andare bene in inverno. Qualche problema invece lo potrebbe creare in piena estate a 30 gradi all'ombra. Ma non preoccupatevi, vi sarà ordinato dal vostro interlocutore cinese lo stesso fumante piatto o zuppa bollente, senza opportunità di replica!.

Infatti i cinesi bevono litri di acqua calda tutti i giorni di tutto l’anno, dalla mattina, fino a poco prima di andare a dormire. Se provate ad offrire loro qualcosa di freddo, state pur certi in un cortese rifiuto.

In caso di calura, non cercano infatti lo stesso piacere che noi proviamo di una bella bevanda fresca per alleviare il caldo soffocante, stile una pubblicità in voga in Italia qualche anno fa (“Antonio, fa caldo!!”)

Quindi nello stare a tavola con i cinesi si mischiano la cultura millenaria nella scelta degli ingredienti e della elaborata lunga preparazione (molto più di qualsiasi nostro piatto!!), assieme ad un galateo totalmente diverso dal nostro e al quale occorre rapidamente adeguarsi, per cercare di gustare pienamente il pranzo, che altrimenti si trasforma in una difficile esperienza quotidiana.

Comunque se arrivassero cose strane nelle diverse portate, se le mangia il vostro interlocutore cinese potete provare a farlo anche voi, magari chiudendo per un attimo gli occhi.

Ma non stupitevi se davanti alle zampe di rana o altre leccornie cinesi, getterete la spugna, qualche volta lo fanno gli stessi cinesi!!!
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