mercoledì 21 maggio 2008

Internet Cinese in Lutto,


Da quando lunedì scorso il paese ha iniziato la sua 3 giorni di veglia e commemorazione per i morti del terremoto, i siti cinesi sono tutti in lutto.

Come segno tangibile di partecipazione, sono tutti in bianco e nero e tutte le immagini, loghi e contenuti, sono stati rigorosamente privati di qualsiasi colore.

Ad esempio Baidu, il logo è totalmente in bianco e nero ma non solo, se lo si clicca, apre una pagina interamente dedicata ai fatti nello Sichuan.

Stesso discorso per China Telecom; Alibaba, Yahoo China, Google China, Lenovo, Sina, Sohu, Anjia e tutti i siti delle maggiori aziende cinesi, hanno i propri siti internet in bianco e dedicati alle vittime dello Sichuan!.

Internet in Cina è quindi in lutto e partecipa, a modo suo, al dolore che sta unendo tutti i cinesi in queste ore difficili.

Ma non solo, anche sulle televisioni cinesi sono stati banditi i film e gli spettacoli di intrattenimento e in questi giorni è un susseguirsi di informazione sui fatti legati al terremoto o di notiziari totalmente dedicati ad informare su quanto accaduto o sulle attività di soccorso di queste ore.

Nelle città tutti gli spettacoli di intrattenimento e gli eventi pubblici sono stati annullati, come si sapeva ma la partecipazione è totale, incondizionata, senza riserve: il divertimento è bandito in questi giorni di dolore.

Un fatto veramente senza precedenti al mondo, un fatto che ancora conferma il grado di reazione unitaria e di unità del popolo cinese, che di fronte alle avversità reagisce di slancio per superarle, tutti assieme e in maniera convinta, sorretti da una grande condivisa motivazione

Qualcosa dalle nostre parti difficilmente immaginabile che stupisce e tocca nel profondo.

Una partecipazione autentica e genuina. Un modo molto speciale per “elaborare”, tutti assieme, un dolore che ha toccato nel profondo ogni singolo cinese, come mai nella sua storia moderna di questo paese.

Detto questo un commento: ancora ad oggi, a parte gli ammirevoli sforzi del nostro Ambasciatore Sessa in Cina a Chengdu e l’invio di 270 tende nell’area, il nostro governo non ha presentato le proprie condoglianze ufficiali presso una delle rappresentanze diplomatiche cinesi, cosa del resto fatta nei giorni scorsi dal presidente degli Stati Uniti Bush, da quello Francese Sarkozy e anche lo stesso Consiglio dell’ONU e il suo segretario Ban Ki-Moon.

Un assenza di “tatto” diplomatico, rispetto ad una incredibile tragedia umana che anche se apparentemente lontana, non può lasciarci indifferenti, anche e soprattutto a livello istituzionale, un modo concreto per unirci al dolore dei cinesi e manifestare il nostro rispetto alle migliaia di vittime in queste ore difficili.