mercoledì 21 novembre 2007

Telefono rosso tra USA e CINA.


In questi giorni è in visita in Cina il Ministro della Difesa Americano Robert Gates.

Gli incontri ai massimi livelli tra i due governi di questi giorni a Beijing, l’ultimo dei quali oggi con il Presidente cinese Hu Jintao, seguono una serie di esercitazioni aereo-navali avvenute nei mesi scorsi, esercitazioni che se ufficialmente organizzate per “allenarsi” in caso cooperazione nel caso di calamità internazionali, nella pratica sono servite ad un confronto diretto dei due eserciti, sui rispettivi livelli di preparazione.

Per non lasciare quindi nulla al caso, nella visita di Gates in Cina è stato deciso in comune accordo, di aprire una linea telefonica diretta tra i due ministri della difesa, esperienza non nuova per gli americani nel periodo della guerra fredda, una novità assoluta per quanto riguarda invece i cinesi nelle proprie relazioni internazionali.

Come sottolineato da Gates alla presentazione del “telefono rosso” tra Usa e Cina, l’iniziativa è stata presa per evitare qualunque tipo di possibile futuro “malinteso”.

E questioni che possono provocare malintesi tra Usa e Cina ve ne sono molte, ma in particolare una: Taiwan.

Sempre in questi giorni, i vertici militari Cinesi stanno facendo pressioni affinchè gli americani non continuino ad offrire supporto militare e nuovi armamenti a Taiwan.

Gli americani ovviamente confidano in una soluzione pacifica della controversia tra Cina e Taiwan, ormai all’ordine del giorno anche nelle ultime riunioni dell’ONU, da quando Taiwan ha formalmente fatto richiesta di riammissione alla organizzazione delle Nazioni unite, come stato sovrano indipendente e con la denominazione di Taiwan,

La miccia che però potrebbe dare “fuoco alle polveri”, al momento nervosamente sotto controllo è l’annunciato referendum del prossimo anno sul tema della Indipendenza dalla Cina, che il governo di Taiwan ha deciso di organizzare.

Ma altre sono le questioni che potrebbero necessitare di alzare la cornetta tra Beijing e Washington quale lo stato di avanzamento del disarmo nucleare della Nord Corea e denuclearizzazione dell’area ma soprattutto le problematiche legate all’Iran che difeso dalla Cina ma è invece al centro delle pressioni Americane ed internazionali, che intendono stoppare il piano nucleare in corso.

Anche i rapporti con l’alleato principale nell’area, il Giappone, potrebbero essere elementi di qualche tensione tra quelle che oggettivamente sono a tutti gli effetti, considerabili le due super potenze che sono in grado di influenzare gli avvenimenti mondiali, profondamente,

Non va dimenticato che negli ultimi tempi, gli americani sono stati impressionati dalla capacità bellica cinese, ormai ad un livello tecnologico sempre più sofisticato, tanto da consentirgli di abbattere un vecchio satellite con un proprio sistema missilistico appositamente progettato, ora molto temuto dagli americani in caso di conflitti anche regionali.

Ma anche l’Hackeraggio militare potrebbe essere tema di discussione tra le rispettive controparti militari, viste le ultime azioni sul fronte occidentale du non meglio identificati hackers, in grado di entrare nei più reconditi segreti di quella che dovrebbe essere anche la potenza meglio attrezzata sul piano tecnologico.

La “linea rossa” installata tra i due paesi, è un serio gesto di reciproco rispetto ma nello stesso tempo da parte degli USA il riconoscimento dello status di Super-Potenza alla Cina, un atto che sembra così segnare una svolta fondamentale nelle prossime questioni internazionali, dove, come la Birmania e il Pakistan stanno a dimostrare in questi giorni, il rischio di risposte “eccessive” è sempre da considerare una opzione, per quanto malaugurata, comunque possibile.