giovedì 4 marzo 2010

Tutto pronto per l'inizio dei lavori dell'NPC ( Parlamento Cinese)

Sono iniziati i lavori di preparazione per la sessione annuale dell'NPC Cinese e dell'National People's Congress (NPC)  che si apre domani.

In questa fase di preparazione si sta stabilendo l'agenda dei prossimi lavori così come gli emendamenti che saranno proposti dai diversi gruppi di delegati che sono arrivati da tutta la Cina.

Vediamo allora di riassumere alcune di questi Key Points in discussione da domani. 

Il primo è l'emendamento contenente le modifiche sulla legge elettorale per "espandere la democrazia nel paese e permettere a tutti di salvaguardare i propri diritti".

Questo emendamento intende in primis bilanciare o meglio aggiornare, il criterio di rappresentanza ora vigente a partire dal 1953. In sostanza verrà garantita la parità dei diritti elettorali per le popolazioni urbane e rurali.
Sarà un passaggio importante, soprattutto perchè cadranno le "differenze" fino ad ora esistenti anche relativamente i gruppi etnici, minoranze ed aree autonome, che di fatto saranno d'ora in poi TUTTI UGUALI.

Nella sostanza cadrà il rapporto "4 ad 1" vigente per le aree rurali adottato dal 1995 che aveva modificato il precedente "8 ad 1" adottato prima del 1995.
Un criterio che teneva conto del fatto che le aree rurali rappresentavano il 90% della popolazione nel 1949. 

Ora la situazione è profondamente mutata con un rapporto nell'ordine del 54,7 % per la popolazione rurale e 45,7% per quella urbana.

Quindi i tempi sono maturi per procedere al livellamento tra i diritti di voto, un atto "storico" ed evidenza dei profondi cambiamenti avvenuti nel paese in questi decenni.

Ma questo sarà solo il primo passo verso quello che Li Zhaoxing, il portavoce della terza sessione del 11° NPC ha dichiarato essere la necessità di creare un più completo sistema elettorale che possa essere adottato nel prossimo futuro nel paese.
Di certo è che entro la fine di quest'anno sarà definito il "sistema giuridico socialista con caratteristiche cinesi", la base sulla quale poi introdurre le successive modifiche per l'attuazione di un sistema democratico adatto ai tempi ed alle sfide future del paese.

Affermazioni che a noi appaiono spesso "incomprensibili", perchè lontane dalle nostre evidenze di un percorso verso la Democrazia, che anche da noi ha avuto sue tappe intermedie,

Non dimentichiamoci che da noi si arrivò al suffragio universale solo nel 1946 e per secoli  la democrazia nei paesi occidentali era solo diritto per certe "caste" di popolazione così come  l'estensione del voto alle donne, in Usa arrivò solo nel 1918 (mentre in Italia sempre nel 1946!),  visto che prima era una cosa sola per uomini.

Anche la Cina sta ora attraversando le proprie tappe di sviluppo e lo sta facendo "programmandole", affinchè rispondano alle esigenze di uno sviluppo che deve necessariamente essere "controllato" o quanto meno guidato, viste le dimensioni delle variabili in gioco nel paese.

Per cui non stupisce il secondo punto fondamentale di questa sessione annuale dell'NPC: sostegno delle minoranze etniche, una richiesta giunta dai parlamentari delle minoranze etniche della provincia di Qinghai.

La motivazione è ancora una volta legata a due parametri per i cinesi sempre molto importanti: numero e benessere.

Negli anni del boom che ha di fatto interessato la parte ad est del paese, si è assistito ad una sostanziale stagnazione di quella ad Ovest, sia sul piano economico che di crescita della popolazione.

Ora i parlamentari di queste minoranze etniche chiedono che la prossima sessione del Parlamento cinese, possa sostenere lo sviluppo delle diverse etnie attraverso aiuti che sostengano le imprese localmente e quindi la propria identità locale.

Per quanto il governo abbia da sempre cercato di sostenere lo sviluppo di queste aree investendo circa 2.5 Miliardi di Yuan per la costruzione di strade, impianti elettrici, telefonici ed idrici, per Qiao Zhengxiao, un altro parlamentare proveniente da Qinghai, non sono stati sufficienti.

In particolare i deputati delle etnie con meno di 100.000 individui, si lamentano che il governo abbia favorito gli interventi in Tibet ed ad altre etnie numericamente decisamente superiori.

Per cui ora si aspettano che l'attenzione per i gruppi più piccoli cresca, in particolare per salvaguardare le culture e i dialetti connessi ed evitarne così una prevedibile estinzione.

Un altro dei punti che sarà al centro delle sessioni del parlamento cinese è lo sviluppo economico per battere la crisi finanziaria, basato in particolare sulla crescita del mercato interno, quale trascinamento alla crescita del paese nei prossimi anni e ridurre la tensione che potrebbe esserci se il paese continua a rimanere di fatto legato a filo doppio alle proprie esportazioni.
Ambiente e azioni contro il cambiamento climatico, budget militari (che sarà aumentato del 7.5% a 532 Miliardi di Yuan), modello di sviluppo e trasformazione dello stile di vita nel paese, la legge sui segreti di stato, stretta adozione delle regolamentazioni WTO negli scambi commerciali. i rapporti con Taiwan per il prossimo futuro.

Questa in sintesi l'agenda di quello che è l'appuntamento dell'anno, paragonabile al nostro per quanto riguarda la Finanziaria, il momento che getta le basi dell'anno a venire e mette i paletti delle operatività che poi dovranno guidare il governo nel suo Day by Day.

Un metodo ed un approccio pragmatico, apparentemente semplicistico, ma che sta dimostrandosi molto efficace e con il quale è possibile che un paese da 1,3 Miliardi di persone non perdano mai la bussola del proprio sviluppo.