Andrea Bocelli ha la "sua stella" a Los Angeles
Curioso che una notizia del genere la si debba leggere con grande risalto più sui giornali cinesi che su quelli italiani.
Andrea Bocelli da ieri ha "la sua stella" tra le stelle della famosissima Walk of Fame di Los Angeles.
Una celebrità che come si vede, il mondo ci invidia, che però dimostra ancora una volta il famoso detto "Nemo profeta in patria".
Sarà che la critica nostrana non lo considera un cantante di livello dei Caruso e Pavarotti, sarà che Bocelli sembra appartenere più allo star system d'oltreoceano che a quello nostrano, sarà tante cose, ma forse c'è solo tanta invidia nel suo aver ottenuto un successo planetario reale a partire da un Sanremo di tanti anni fa.
L'uomo che viene invitato a cantare davanti ai Presidenti Americani, alle celebrazioni dell'11 Settembre a New York, che gira per il mondo e trasmette le melodie Italiane a tutte le latitudini e tutte le culture, ora ha quindi la sua stella nel luogo che celebra i numeri 1 dello spettacolo americano.
E noi in Italia? Un trafiletto ben nascosto!
Mentre nel mondo è diventato un artista completo, in Italia Andrea Bocelli continua ad essere considerato quello del Sanremo di tanti anni fa, una ragazzone speciale, per quel suo porsi originale, diverso dai tenori a cui si era abituati fino ad allora, un approccio che aveva conquistato tutti prima di tutto sul piano umano.
Sarà forse per questo che l'Italia del bel canto è poi rimasta sempre molto "perplessa" sul successo che è riuscito a raggiungere, grazie a quel suo modo originale di porsi e cantare, una sorta di Stevie Wonder o Josè Feliciano Italiano al quale forse non si perdona il fatto di non voler essere rimasto quel ragazzone del Sanremo di tanti anni fa.