Buon giorno Italia! La Cina sotto l'acqua, che vuole mangiare meglio, unirsi a Taiwan, e sostenere le PMI in crisi!!
(Pubblicato su Affari Italiani)
per prima cosa il tempo: oggi la Cina si appresta ad entrare nella "stagione delle pioggie" (una buona notizia) ma precocemente al normale (una brutta notizia? altro effetto dei cambiamenti climatici?).
Comunque si spera sia qualcosa di salutare, visto che 1/3 del paese ed alcuni dei più grandi laghi e fiumi, non sanno più cosa sia un goccio d'acqua. I terribili effetti di una siccità che non si vedeva da decenni!
Oltre a questo, a tenere banco in queste ore sono ancora le questioni economiche globali, World bank annuncia una crescita del 9,3% del PIL Cinese ed alimentari.
Il problema della sicurezza alimentare ormai è il tormentone che dimostra come il paese sia entrato in una nuova fase di sviluppo, quella del benessere e di chi è sempre più attento alla propria salute.
A questo va aggiunto come l'impatto dell'inflazione sui prezzi, contribuisca ad alimentare la crescita del già grande mercato del "sotto costo e di scarsa qualità, ma che ora rischia di diventare una emergenza sanitaria, visti i rischi sulla salute pubblica che può provocare.
Nel paese manca completamente una cultare in grado di distinguere il salubre dall'insalubre, visto che fino ad ora nella scelta di cosa mangiare, l'unico criterio tradizionalamente utilizzato è il prezzo. Questo atteggiamento è connesso al fatto che il cinese medio considera aprioristicamnete tutti i prodotti sul mercato di pari livello, buoni e controllati.
Da qua la vera e propria battaglia che è stata ingaggiata agli additivi non a norma, ai criteri di conservazione e date di scadenza non rispettati e così via, di una lista lunghissima di irregolarità quotidiane, fatto di abitudini spesso ormai consolidate, tipiche del passato di povertà che la Cina si sta laciando alle spalle.
Altra notizia del giorno è nel campo turistico e la prossima liberalizzazione dei viaggi a Taiwan per turisti singoli in partenza da certe città (Beiing, Shanghai, Xiamen). Comunque un ulteriore passo verso una sempre più stretta relazione tra i due paesi e che nei prossimi decenni potrebbe portare alla tanto auspicata "soluzione", come è stato per esempio per Hong Kong e Macao.
Sul piano invece economico, crescente è l'attenzione alle PMI cinesi che a corto di capitali ( e spesso di clienti) ed ora anche sotto la spada di Damocle della crescente inflazione interna, fanno sempre più fatica a finanziare le proprie attività.
Da questa situazione di "crescente tensione", l'azione governativa a supporto, con alcuni interventi legislativi che intendono favorire una crescente disponibilità di liquidità per le PMI, interventi che passano attraverso una sostanziale ristrutturazione del settore del credito, con tanto di creazione di banche o branch specializzate sulle PM in tutto il paese.
"Ma i soldi non bastano" è il messaggio del Governo alle imprese : "occorre che vi innovate e concentrate i vostri capitali soprattutto per creare nuovi prodotti sempre più di alto profilo, altrimenti queste misure non basteranno!!"
Alla prossima da Shanghai!!