Innovare la povertà: la nuova ricetta del futuro della Cina
A Beijing, di fronte al mitico "Bird Nest" delle Olimpiadi, alla presenza dell'ex Vice ministro dell'Agricoltura Cinese Liu Jin, il Presidente della Camera di commercio dell'Hebei, il Vice direttore dall'agenzia stampa Xinhua, i vertici della associazione nazionale cinese contro la povertà in Cina e i leader delle principali counties provenienti da 9 provincie cinesi tra cui Yunnan, Inner Mongolia, Hebei si è discusso di come sia possibile contribuire alla innovazione futura della Cina.
Unico straniero presente, è stata l'occasione per fare il punto e con i presenti valutare le possibili attività con le quali nel biennio 2010 - 2012 sarà possibile contribuire attivamente ad una crescita e una migliore ridistribuzione della ricchezza in Cina.
"Innovare la povertà" sembra essere la sintesi e il messaggio che caratterizzerà il futuro della Cina, ormai diventata seconda economia mondiale.
Discorso quanto mai attuale anche dopo le calamità che stanno flagellando l'Asia in questi giorni e che rendono fondamentale ripensare le logiche fin qua seguite nel costruire il presente.
In questo contesto speciale, si sono quindi alcune delle linee guida da svilupparsi nei prossimi mesi nei settori del turismo, della logistica integrata a supporto delle produzioni locali ad un incremento delle attività di scambi culturali tra alcune delle mete più belle della Cina e gli operatori del turismo italiano ed europeo.
Una sintesi forse meno “scoppiettante”, ma decisamente più concreta che punta a creare una società sostenibile e per farlo gli investimenti per aiutare le aree più povere della Cina e del mondo, rappresenteranno l’asse dell’agire e della strategia futura della Cina.
Basta pensare a quello che sta accadendo nel vicino Pakistan o nel nord ovest della Cina o nella confinante Russia, in quello sembrano le prove generalie ed i segni evidenti di un cambiamento climatico che porta la Cina a dover fare i conti con il crollo delle produzioni agricole e alla Russia a bloccare le esportazione del proprio grano.
Una situazione di crisi che si sta propagando e va affrontata ora e non rimandata, perché non è più rimandabile.
Ecco cosa la Cina si accinge a “guardare in faccia”, senza paura di ripetere ancora una volta, da seconda economia mondiale: “siamo un paese in via di sviluppo”!!
Progetti concreti che ci vedranno in prima linea con il QIAO LAB, l'incubatore cinese dell'Italian Center di Shanghai.
Basta pensare a quello che sta accadendo nel vicino Pakistan o nel nord ovest della Cina o nella confinante Russia, in quello sembrano le prove generalie ed i segni evidenti di un cambiamento climatico che porta la Cina a dover fare i conti con il crollo delle produzioni agricole e alla Russia a bloccare le esportazione del proprio grano.
Una situazione di crisi che si sta propagando e va affrontata ora e non rimandata, perché non è più rimandabile.
Ecco cosa la Cina si accinge a “guardare in faccia”, senza paura di ripetere ancora una volta, da seconda economia mondiale: “siamo un paese in via di sviluppo”!!
Progetti concreti che ci vedranno in prima linea con il QIAO LAB, l'incubatore cinese dell'Italian Center di Shanghai.
Infatti il punto focale che è emerso e che ci ha trovato tutti d'accoro è soprattutto la missione di una sempre maggiore condivisione della conoscenza e delle innovazioni tecnologiche nei diversi settori tra Italia e Cina, qualcosa che contribuirà alla costruzione di un migliore futuro in ampie aree della Cina, ancora spesso in via di sviluppo.
Coerentemente a questo obbiettivo, il QIAO LAB, l'incubatore cinese dell'Italian Center di Shanghai, ha lanciato quindi il bando di selezione per il "Matteo Ricci Innovation Program", che recuperando l'essenza dell'esempio e dello spirito di colui che tanto fece per la Cina nel passato, possa raccogliere le migliori esperienze e "menti" innovative italiane attorno ad una nuova fase di mutua cooperazione sul piano tecnologico ed industriale.
I progetti d'innovazione italiani che saranno selezionati verranno messi in mostra permanentemente all'Italian Center, il più grande business incubatore d'impresa Europeo in Cina e saranno poi presentate alle imprese ed alla istituzioni scientifiche cinesi, con l'intento di supportarne lo sviluppo e la produzione su scala industriale, sia in Cina che nel resto del mondo.
Gli imprenditori, le imprese e gli enti dei progetti selezionati che fossero anche interessati ad attivare una propria attività in Cina, valorizzando la propria ricerca ed innovazione attraverso una presenza diretta, potranno anche utilizzare le strutture del QIAO LAB ed aderire all'Incubation Program connesso.
Al presente bando possono aderire Centri di ricerca, Università, Parchi Tecnologici, aziende private, enti pubblici e singoli inventori.
Per poter essere selezionare quale progetto del "Matteo Ricci Innovation Program 2010 - 2011" è sufficente compilare la seguente form oppure scrivere all'indirizzo matteoricciprogram@qiaolab.com
Di seguito altre foto dell'evento di Beijing: