Dal “Palazzo dei luoghi” al “Consorzio delle reti”
Dopo che negli ultimi 5 anni con le nostra attività (e faccia) abbiamo sostenuto quotidianamente la causa dell’ex Palazzo Lombardia di Shanghai, con il preciso obbiettivo di favorirne una sua significativa innovazione ed integrazione con il sistema italiano a supporto delle aziende italiane in Cina, terminato l’EXPO, abbiamo deciso che fosse giunto il momento di “girare pagina” e poterci liberamente creare un nuovo contesto più attuale ed innovativo a supporto del “Made in Italy”, una scelta riassumibile con la battuta “dal Palazzo dei luoghi al Consorzio delle reti”.
Andando così oltre le motivazioni che ci avevano convinto per tutti questi anni a “mettere la faccia” (e i progetti) sulle attività del Palazzo Lombardia ed abbandonata la “staticità” di un luogo che troppo spesso si è dimostrato essere più un ostacolo che un valido supporto alla nostra azione, ci siamo potuti riconcentrare sugli obbiettivi originari definiti fin dal mio arrivo in Cina: l’idea che si potesse amplificare il business tradizionale delle aziende attraverso l’uso delle tecnologie della comunicazione digitale.
Detto, fatto, quale primo passo operativo, abbiamo quindi dato vita ad un nuovo e più attuale spazio d’azione che questa volta partisse dalle logiche di progetto ed attività e che non rappresentasse un luogo prima di tutto di interessi.
E’ così nato nei mesi scorsi il Consorzio Italian Center, progetto concentrato attorno ad una semplice ma chiara missione: essere “spazio” agile ed indipendente che interconnetta tra loro le reti delle professionalità, aziende ed associazioni, con l’unico focus di ideare, creare, innovare e realizzare piattaforme di business a concreto supporto delle aziende nella loro azione commerciale e di business internazionale.
Tre gli aspetti qualificanti del nuovo Consorzio: il primo riguarda l’utilizzo sistematico delle tecnologie e delle piattaforme digitali in tutti i progetti consortili. Il secondo l’utilizzo della“leva” del digitale per creare un’infrastruttura “distribuita” agile e leggera, attraverso la connessione tra loro dei diversi spazi fisici dei partner. Terzo, sfruttando questo diverso approccio e metodo organizzativo, agire non solo sul mercato Cinese ma anche in altri mercati internazionali, a partire dai “complementari a quello Cinese” quali India e Brasile.
Ed è così che in pochi mesi, siamo riusciti a dare forma ad un primo progetto fortemente innovativo nel Food & Beverage “Made in Italy”, denominato“Taste of Italy” che ha confermato la validità delle scelte fatte e del nuovo metodo utilizzato.
Infatti, attraverso la cooperazione attiva tra i partner coinvolti ma soprattutto attraverso l’uso di un innovativo approccio Cloud B2B, applicato per la prima volta in un settore abituato ad agire in maniera decisamente tradizionale, “Taste of Italy” consente ora ai produttori del “Made in Italy” di vendere direttamente sul mercato cinese ed asiatico con un semplice Click!
Un approccio tipicamente utilizzato dalle multinazionali del Food & Beverage delle altre nazioni, ora a disposizione delle imprese italiane dell’agroalimentare nostrano, spesso troppo piccole per poter competere sui mercati internazionali.
Ma “Taste of Italy” non è solo tecnologia digitale, essendo a tutti gli effetti una piattaforma logistica / distributiva completa e dove si è posta grande attenzione nella gestione delle tecnologie della catena del freddo che rappresenta uno degli elementi fondamentali se non determinante, per il successo del prodotto di qualità Made in Italy sui mercati orientali che ancora non possiedono le competenze necessarie per una corretta conservazione e distribuzione.
La scelta di partire da questo mercato non è casuale, visto che oltre a consentirci di fare tesoro delle esperienze degli anni precedenti, è caratterizzato da una grande complessità ed un alto tasso tecnologico, una scelta che ci ha consentito di sviluppare una piattaforma logistico / distributiva ora declinabile su qualsiasi altro mercato ed Industry.
Progetti, innovazione e cooperazione sono quindi le basi fondanti del Consorzio Italian Center, lo spazio di cooperazione tra i diversi luoghi ( aziende, associazioni, organizzazioni …) totalmente proiettato al futuro, l’inizio di una sfida che sarà portata avanti con nuovi e sempre più innovativi strumenti, così da poter contribuire ad una sempre maggiore affermazione del “Made in Italy” sui mercati cinese ed asiatici.
Un progetto comunque aperto ai contributi ed ai supporti di chiunque crederà che questa possa essere la strada giusta per dare nuovo lustro al “Made in Italy” in Cina in Asia (e nel resto del mondo).
L’inizio di un percorso in discontinuità con il passato ma di continuità con quanto di buono è stato comunque da noi pensato e sviluppato in questi anni e che possa contribuire a valorizzare le diverse componenti ed organizzazioni pubbliche e/o private che vorranno essere coinvolte ed alle quali offriamo fin d’ora il nostro totale supporto.
Una sfida italiana che parte dalla Cina, a partire dai contenuti e valori che il mondo ci riconosce ma che troppo spesso non sembrano essere stati in grado di ripagare a sufficienza in termini economici le competenze di cui dispongono molte delle nostre imprese italiane.
Un modo concreto per rispondere alla domanda: “cosa possiamo fare per contribuire attivamente ad un maggiore benessere e competitività delle imprese italiane nel mondo?”
L’entusiastica adesione di queste settimane delle aziende italiane al progetto “Taste of Italy”, appare un primo chiaro segnale che ci incoraggia a continuare con rinnovato entusiasmo ed aumentare il nostro impegno per un sempre più concreto supporto del “Made in italy” in Cina e nel mondo.
Detto questo, aderire al Consorzio Italian Center con la tua azienda / professionalità e così poter proporre / sviluppare assieme nuovi ed innovativi progetti sul “Made in Italy” è molto semplice: basta un click!
A presto a tutti voi…