giovedì 17 giugno 2010

World Cup: Made in China il 90% delle vuvuzelas!!!

I mondiali 2010 saranno ricordati per le Vuvuzelas, la terribile tromba che fa da sottofondo a tutti i matches in corso.

Tutti a domandarsi se sia il caso di stoppare questo inutile "baccano", totalmente avulso alle partite. Ma qualcuno sta facendosi un'altra domanda: che conseguenze avrà nel futuro del football mondiale??

Beh sicuramente saranno importanti se non inquietanti! La terribile potenza ( circa 120 Db) sembra stia creando non pochi problemi ai giocatori  ed addirittura agli spettatori alla televisione che non ne possono più di questo fastidioso sottofondo.

Che questa "moda" non rimarrà comunque confinata ai Mondiali Sud Africani lo evince da un semplice dato:  il 90% delle terribili trombe sono Made in China. E fin qui nulla di male, ma stando ai dati di vendita, si nota come le Vuvuzela, mentre i mondiali sono ancora agli inizi, stanno invadendo il pianeta:

Solo la Ninghai Jiying Plastics Manufacturing Company azienda dello Zhejiang da aprile di quest'anno ne ha prodotte e vendute già un milione di esemplari. Ma ci sono almeno 5 aziende che si contendono questo mercato e tutte nel triangolo Ningbo Zhejiang - Shantou nel Guangdong.

La Guangdong Guangda Toy Company, ha invece dichiarato che per i suoi oltre 20 modelli di vuvuzela  ha ricevuto ordini sono dall'Olanda, Sud Africa, Brasile e Sud Corea..

Il mercato delle Vuvuzelas è stato stimato essere già di oltre 20 Milioni di Dollari e per le aziende cinesi coinvolte è una vera manna, visto che la Ninghai Jiying Plastics ha già fatturato 28 Milioni di Yuan in pochi mesi, quando l'intero fatturato dello scorso anno era stato di solo 18 Milioni di Yuan.

Con un costo che oscilla tra i 3 e 8 dollari con ricavi per i produttori nell'ordine del 5%, le Vuvuzelas, comunque vada il mondiale e al di là delle "farlocchie" dichiarazioni di Blatter che ne collegava (giustificava) le origini agli Zulù, ha sicuramente vinto il proprio mondiale.

E c'è da star sicuri che a breve diverranno anche lo spauracchio e il sottofondo in tutti i futuri campionati nazionali ed internazionali, fino a che non se ne deciderà il bando, per "molestie alla quiete pubblica".

Nel frattempo, la Cina ne ha già fatto l'ennesimo caso di successo commerciale, quasi una rivalsa alla prematura eliminazione delle propria nazionale dalla finale della World Cup.