venerdì 1 giugno 2012

Pechino ringrazia Marco, l'eroe italiano. Ha salvato decine di cinesi dalle fiamme

(Pubblicato su Affari Italiani - 1 giugno 2012)  

Marco Scaioni, professore Italiano di Geo-Informatica alla Tongji University, sicuramente non si aspettava di diventare a suo modo un eroe e l'oggetto delle discussioni sui media cinesi a causa di un gesto da lui stesso definito: "naturale". Tutto ha inizio da un evento che avrebbe potuto diventare tragico: l'esplosione di un autobus di linea all'ingresso della Tongji University. Marco Scaioni di 43 anni che sulla sua bicicletta stava entrando nel campus universitario, sentito il botto non ci ha pensato un istante e si è precipitato sul luogo. Fortunatamente i passeggeri erano già riusciti a saltare fuori dall'autobus in fiamme. Marco ha però fatto qualcosa che ha colpito i cinesi presenti: non sapendo parlare in cinese, ha cercato con il proprio "body language" di spiegare il rischio potenziale alle persone che cercavano di avvicinarsi pericolosamente al mezzo in fiamme. Marco Scaioni, fino all'arrivo della polizia, è stato l'unico volontario presente sul luogo.  

Un gesto che gli è valso la gratitudine e gli applausi dei presenti ma che ha anche alimentato le discussioni sui media cinesi che oltre a definire Marco il "buon samaritano italiano" hanno finito per porre anche una inaspettata domanda: perché di recente i protagonisti di gesti simili sono sempre expat stranieri e non cinesi? Un vibrante confronto on-line e sui media cinesi che ha finito, forse esagerando, nel compare tra loro le filosofie e culture occidentali e cinesi, da cui è comunque emersa la diffusa preoccupazione che quanto accauduto alla Tongji University sia il segno dei tempi che cambiano, sempre più caratterizzati da una crescente diffusa filosofia della "self-protection". Un crescente egoismo personale connesso a quello che viene definita "cultura dello spettatore", un modo passivo di reagire agli eventi senza volerne essere in qualche modo coinvolti o cercare di intervenire, un approccio che il gesto di Marco ha il merito di aver portato alla riflessione nazionale.  

Sicuramente Marco continuerà la sua vita di sempre e continuerà ad arrivare come se nulla fosse con la sua bicicletta alla Tongji University . Ma dall'altro giorno c'è da star certi che sarà seguito dagli occhi carichi di ammirazione dei propri studenti e di quel tipico passaparola cinese di chi lo ha visto quale esempio da imitare per avere una società civile migliore e che finirà per raccontare, magari ingigantendole, le gesta del buon samaritano italiano!