mercoledì 29 settembre 2010

Il padiglione italiano all'EXPO .. diventa permanente??


In questi giorni si giocano le sorti di tutti i padiglioni dell'EXPO che per regolamento dovrebbero, salvo eccezioni, venire smontati. E il futuro per quello italiano?:

(Link) Cina EXPO / Padiglione Italia sede permanente per il Made in Italy

domenica 26 settembre 2010

Appello di Fini .... già raccolto in Cina!!!

I cinesi sono stati i primi ad accogliere positivamente l'invito fatto da Fini nel suo video messaggio ("basta al massacro").

Per cui, anche forse un "pelo" preoccupati dell'andazzo, visto che la prossima settimana inizierà l'anno della Cina in Italia, hanno con entusiasmo "accolto" l'invito del Presidente della Camera Italiano.

E così, oggi sui media Cinesi internazionali, la notizia che riguarda l'Italia data nei lanci del telegiornale, in mezzo alle provocazioni degli USA sul valore del cambio (e guerra commerciale), atti di terrorismo in asia, tensioni in Sud America è: "Oggi in Italia si festeggia il "European Heritage Day".

Bene!!! Ora ci si aspetta di vedere se l'Italia si accorgerà che nel mondo (e la stragrende maggioranza degli italiani) sono interessati a ben altro !!!

sabato 25 settembre 2010

mercoledì 22 settembre 2010

Salvataggio di 60 gatti ... dalla padella!!!


Di seguito quanto riportato oggi su Shanghai Daily sul "salvataggio" di 60 gatti da parte di un gruppo di volontari cinesi.
Rescuers battle to save 60 cats from menus

IT was on the end of a shabby alley that Tang Xuesong, 30, knelt down and opened up a dirty sack. Inside was a thin cat with black and white markings, dead, stiff and decaying.

"Murderers!"

Tang shouted to seven cat dealers who stood around the dead cat, watching while covering their noses to avoid the piercing smell.

Tang was among a group of at least 40 cat-lovers who volunteered to save over 60 cats from a 20-square-meter stuffy warehouse, the hideout of seven cat dealers in an insignificant alley of Tongchuan Road in Shanghai.

The rescue started at 9am yesterday, ending at 4pm, after one of the volunteers paid 2,000 yuan (US$298) to buy the cats from the dealers, and the dealers' landlord - seeing the intensity of the protests - finally demanded they open the warehouse and free the cats.

Otherwise the cats might have faced the cruel fate the cat dealers had planned for them: To sell them to restaurants outside the city - in Guangdong or Henan province - for special dishes to be served at very low prices: 20 yuan for a small one, and 30 for a big one.

According to one volunteer, a truck had already taken away some cats earlier in the morning.

The 60-plus cats were kept in four cages, piled one upon another in the dark windowless room. To save money, cat dealers said in an interview, they kept the cats in the warehouse for several days before more were collected so the dealers could cut the number of transportation trips. During the wait, some small cats died because they had little to eat and no space to move.

The dealers caught cats at complexes at night by luring them into cages with dead sparrows.

They used sacks to collect the dead cats, and sold them at a lower price. About 10 sacks with cat corpses were found on the scene.

"It's the death camp for cats," said volunteer Zhang Caihong.

Standing beside the cat dealers were a group of policemen and a group of officials from the local government bureau for industry and commerce, but the volunteers criticized them for inaction.

A cat dealer told the officials they were "raising the cats for fun."

The policemen wouldn't force open the door of the warehouse, saying they first needed permission from their superiors. After several hours of argument, groups of volunteers cracked open the warehouse door at 2pm.

Seven cat dealers rushed out and fought them, breaking one's cell phone, slightly injuring another one's lips, and hitting a young girl who was trying to photograph them.

The policemen blamed the volunteers for breaking into a private home.

"I study the law, too," said Yang Baoguo, the dealers' leader, known as one of the five biggest cat dealers in Shanghai.

"We are reasonable people," Yang said. "Law-abiding citizens. No one rules that cats can't be traded."

It was Yang's landlord, summoned by the volunteers, who finally demanded the cat dealers open the warehouse and free the cats at 4pm. The landlord, surnamed Du, said he would force the dealers to leave in seven days and he never rent to them again.

Volunteers donated their own money to send the cats to veterinarians for sterilization operations and vaccines.

Then they asked, "What shall we do next with the cats?"

In a city where cats are not protected by laws, that was hard to answer.

"The small-animal protection law is still being drafted, which means that cats are not protected in the city, at least for now," said the chief of Shanghai Small Animal Protection Association, surnamed Zhang.

But Zhang said the trading of cats for eating was banned by the Animal Epidemic Prevention Law, which was agreed by officials with industrial and commercial bureau.

"But we don't have any direct evidence to show that they were trading the cats for eating purposes," said one of the officials.

The rescuers hoped that some kind residents would come and adopt them.

But other cats would be strays again, wandering around the streets and hunted by the cat dealers.

Iniziato in Cina il Festival di Metà-autunno ( e della rivoluzione della "festa della luna")

Oggi in Cina, è il primo dei 3 giorni di vacanza ufficiali, connessi al Festival di Metà-Autunno o anche chiamata Festa della Luna (Zhongqiujie 中秋節)

Una festa con ben 3000 anni  di storia, che viene festeggiata secondo il calendario cinese, il quindicesimo giorno dell'ottava luna.
 
Tradizionalmente è collegata al termine della raccolta di frutta, verdura e grano, tanto che nelle case veniva creato un altare dove venivano posti, come offerta di ringraziamento, cibo e frutta.

Il simbolo che ancora oggi accomuna comunque tutti i cinesi in queste giornate speciali, siano essi rurali che urbanizzati, sono i Mooncake di cui ho già parlato in un precedente post.

Ma collegata ai mooncake, è associata anche una leggenda per così dire "rivoluzionaria" che merita di essere citata:

Durante le dinastia Yuan ( 1280 - 1368 DC), la Cina era governata dal popolo mongolo.

I leader della precedente dinastia Sung (960 AD - 1280 DC), non contenti di essere dominati dallo straniero, iniziarono ad organizzare e coordinare una ribellione, cercando di non essere scoperti.

Per questo scopo, in prossimità della Festa della Luna, ordinarono di preparare delle torte speciali , nelle quali inserirono i messaggi che davano le indicazioni su come agire nel momento dell'attacco.

E fu così che nella notte della Festa della Luna, la ribellione ebbe inizio e il governo mongolo rovesciato.

Quindi i Mooncake sono ancora oggi un segno di commemorazione di questa leggenda ed è a questo evento leggendario che queste torte "speciali" devono quindi il loro nome ("torte della luna").

Buon Festival a tutti!!

venerdì 17 settembre 2010

Ecco le immagini del primo Cinese ... con Ipad!!!

Ipad è arrivato oggi in Cina. Ecco le immagini dei "Conquistatori" e le gesta di Han Ziwen, che passerà alla storia come il primo cinese Ipaddato (autentico e non clonato!)

giovedì 16 settembre 2010

Milano 2015: sarà un modesto expo (stampa Cinese)


E' ufficiale: l'Expo di Milano sarà un’edizione modesta.

A dichiararlo è la stampa cinese, dopo gli incontri avuti con Giuseppe Sala, Amministratore per l'EXPO 2015, in visita con il Presidente Diana Bracco all'Expo di Shanghai.

Se comparata con quella Cinese, Milano sarà quindi un'edizione "modesta" prima di tutto nello spazio utilizzato: solo 1,7 chilometri quadrati (Shanghai 5,28 chilometri quadrati).

Nelle presenze attese: solo 20.000 milioni, di cui il 30% dall'estero (6 milioni), mentre Shanghai ora ha toccato oggi i 52 Milioni di visitatori, sui 70 attesi e che difficilmente saranno raggiunti nel prossimo mese e mezzo.

I dati italiani sull’Expo 2015 hanno molto colpito i cinesi (e anche noi italiani), visto che tra l'altro smentiscono completamente le premesse e le promesse della vigilia, dove si parlava di ben 29 Milioni di turisti durante i 6 mesi dell'EXPO ed una media giornaliera attesa di soli 111.000 visitatori (contro i 160.000 fino ad ora dichiarati).

La presenza dei responsabili di Milano 2015 a Shanghai è connessa alla loro volontà di comprendere come gestire un evento su grande scale, analizzando le problematiche dei diversi partecipanti e cercare di trovare suggerimenti e spunti per il master plan che si sta approntando.

Il tema scelto "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita", connesso alle questioni alimentari e sicurezza alimentare, sulla carta era intrigante, ed infatti ha trovato l'appoggio della BIE, ma ora che si sta cercando di metterlo in pratica, dalle analisi di parecchi addetti ai lavori, sembrano emergere molte debolezze e rischiosità.

Per esempio, l’essere più un happening, privato di luoghi fisici chiari e riconoscibili, come sono i tradizionali padiglioni, rischia di mettere in dubbio le stesse ragioni di una presenza di massa, soprattutto per la presenza italiana che dai dati esposti oggi, dovrà fare la parte del leone per salvare i risulatati.

Visto l’ingresso a pagamento, ritenete possibile che ben 14 milioni di italiani si sobbarchino l'onere di visitare quello che, scherzosamente, in tanti chiamano già “l’orto di Letizia”(Moratti)?

Proviamo allora a fare qualche parallelo con un evento simile sempre italiano; Genova del 1992.
Svoltosi in momenti ben diversi da quelli attuali e su un tema “decisamente mondiale”, come era la ricorrenza dei 500 anni della scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo, durò 3 mesi, dal 15 maggio al 15 agosto.

54 nazioni presenti con il risultato di solo 800.000 visitatori sui 3 milioni previsti (e del 1.7 milioni dichiarati inizialmente), con un incasso di 13 miliardi di lire (contro i previsti 45 miliardi).

Per la cronaca, Shanghai Expo 2010 fa i visitatori di tutto l'Expo di Genova in sole 2 giornate medie, qualcosa che dovrebbe fare riflettere a fondo i responsabili italiani, sul fatto che non esista, al momento, alcuna possibilità di comparare quanto è stato allestito in Cina con quello che si pensa di allestire in Italia.

Non solo, un altro paragone sembra gettare ombre sul futuro di Milano 2015 ed è il precedente di Expo di Saragozza nel 2008: 106 nazioni presenti e solo 5,6 milioni di visitatori (dei 10 previsti), tra l'altro con un programma di eventi che in qualche maniera sembra essere simile a quello che appare negli obbiettivi di Milano.

Ma è guardando “dentro” i dati spagnoli che si vede che qualcosa potrebbe non tornare anche a Milano. Infatti dei 5.6 milioni visitatori di Saragozza, ben il 56% erano di Saragozza, il 38% dal resto della Spagna e solo il 4,45% dall'estero.

Come dire, sicuramente l'Italia potrebbe esercitare un "fascino maggiore" per i turisti, ma se il programma riscuote scarso interesse, non ci sono “fanfare” che tengano, l'evento viene snobbato anche se un EXPO.

E ora, tutta questa modestia, di fronte ai "campioni cinesi", sicuramente preoccupa, anche alla luce del fatto che ad oggi, a differenza di come fecero i cinesi a suo tempo, Milano non ha nemmeno iniziato nessuna delle attività necessarie, visto che ancora sui terreni esistono vertenze e litigi a cui non sembra si sia ancora trovato una soluzione.

Speriamo solo che Milano (e l'Italia),come spesso capita a noi Italiani nei momenti di crisi, sia in grado di tirare furori il "Jolly", magari mettendo le mani sul piano operativo attuale che non sembra essere adeguato e che si possano smentire i trend passati non favorevoli per Milano e in futuro poter ricambiare la visita della "delegazione" dell'Expo 2010 a Milano, potendo mostrare il "gioiello italiano".

Un sogno? Ma la speranza è sempre l'ultima a morire....

martedì 14 settembre 2010

EXPO 2020 A SILICON VALLEY: Parola di Schwarzenegger!!


A Shanghai è atterrato Terminator, alias il Governatore della California,Arnold Schwarzenegger, che non potendo diventare Presidente degli Stati Uniti, per le regole vigenti, ha deciso lasciare un segno indelebile nella storia del proprio paese e di usare la sua immagine internazionale per promuovere la California in Cina e rilanciare l’immagine della California nel mondo.

All'evento che si è svolto nel padiglione USA, però ha fatto anche un grande annuncio: "la California si candiderà per l’Expo del 2020!!"

Il Claim per questa partecipazione è intrigante quanto ambizioso: "Expo 2020 a Silicon Valley".

Tra l’altro nel suo tour in Cina, Schwarzenegger ha visitato Suzhou, Nanjing e Hangzhou, incontrando il fondatore di Alibaba Jack Ma, ma soprattutto è rimasto affascinato dai treni ad alta velocità che collega queste città. Tecnologie che il Governatore della California si augura possano diventare l’ossatura del trasporto anche in America, su questo settore, paradossalmente ora rimasta arretrata rispetto a Giappone e Cina.

Accompagnato da Jim Wunderman, presidente del consiglio dell’area della Baia di San Francisco, Arnold Schwarzenegger ha in poche parole sintetizzato il suo pensiero sul tema dell'Expo 2020: "Shanghai ha dimostrato che quando ospiti una esposizione mondiale, il mondo viene da te. Ben, io voglio portare il mondo in California".

E gli ingredienti per un eccezionale Expo ci sarebbero tutti: prima di tutto perchè la California è uno stato leader nell’intrattenimento con la sempre intrigante Hollywood, in grande crescita nell'agricoltura, innovazione sia Green che bio oltre ad essere l'indiscusso centro mondiale della tecnologia.

Ma le motivazioni che spingono il Governatore della California a presentare la candidatura sono anche altre e molto concrete: "l’Expo promuove lo scambio internazionale di idee ma nel contempo crea lavoro e può contribuire ad aumentare il reddito del nostro stato."

Jim Wunderman ha rincarato la dose, definendo l’Expo "l’olimpiade dell’economia, della scienza e del mondo industriale e la Silicon Valley può essere un buon ambasciatore per gli Stati Uniti nel mondo."

Quindi dal prossimo anno state attenti: Terminator è tornato e difficilmente accetterà un diniego. I responsabili del Bureau of International Expositions (Bie), di cui gli Usa non sono però incredibilmente membri pur avendo organizzato ben 14 edizioni dell'Expo e che alla fine del 2012 dovrebbe annunciare il paese vincitore che ospiterà l’Expo del 2020 sono avvisati.

domenica 12 settembre 2010

Sistema delle vacanze in Cina: Calendario 2010 - Ecco come funziona

Uno dei "misteri" per chi vive in Cina è comprendere come vengono gestite dal governo le festività e le relative ferie. Di seguito pubblico il "sistema" per il 2010.


Ps. Per comprendere come funziona la tabella: 

1) A destra in rosso il numero dei giorni 3 天 (3gg.)

2) In basso a sinistra data di inizio e fine vacanza (es. 22 - 24 settembre)

3) In basso a dx i giorni di "recupero" considerati lavorativi per avere diritto ai giorni di ferie previsti in rosso. (es. 19 settembre (una domenica) e 25 settembre (un sabato) sono considerate giornate lavorative "di recupero" per la festività 22-24 settembre)

Buone vacanze a tutti!!

giovedì 9 settembre 2010

Innovating Poverty: Accelerating mobile money services for unbanked markets innovating Poverty mobile gates banks http://ping.fm/cVCLA

China ranks 27th in Global Competitiveness Report (#Italy 48th) http://ping.fm/85Qef

venerdì 3 settembre 2010

Innovare la povertà: la nuova ricetta del futuro della Cina


A Beijing, di fronte al mitico "Bird Nest" delle Olimpiadi, alla presenza dell'ex Vice ministro dell'Agricoltura Cinese Liu Jin, il Presidente della Camera di commercio dell'Hebei, il Vice direttore dall'agenzia stampa Xinhua, i vertici della associazione nazionale cinese contro la povertà in Cina e i leader delle principali counties provenienti da 9 provincie cinesi tra cui Yunnan, Inner Mongolia, Hebei si è discusso di come sia possibile contribuire alla innovazione futura della Cina.

Unico straniero presente, è stata l'occasione per fare il punto e con i presenti valutare le possibili attività con le quali nel biennio 2010 - 2012 sarà possibile contribuire attivamente ad una crescita e una migliore ridistribuzione della ricchezza in Cina.

"Innovare la povertà" sembra essere la sintesi e il messaggio che caratterizzerà il futuro della Cina, ormai diventata seconda economia mondiale.

Discorso quanto mai attuale anche dopo le calamità che stanno flagellando l'Asia in questi giorni e che rendono fondamentale ripensare le logiche fin qua seguite nel costruire il presente.

In questo contesto speciale, si sono quindi  alcune delle linee guida da svilupparsi nei prossimi mesi nei settori del turismo, della logistica integrata a supporto delle produzioni locali ad un incremento delle attività di scambi culturali tra alcune delle mete più belle della Cina e gli operatori del turismo italiano ed europeo.

Una sintesi forse meno “scoppiettante”, ma decisamente più concreta che punta a creare una società sostenibile e per farlo gli investimenti per aiutare le aree più povere della Cina e del mondo, rappresenteranno l’asse dell’agire e della strategia futura della Cina.

Basta pensare a quello che sta accadendo nel vicino Pakistan o nel nord ovest della Cina o nella confinante Russia, in quello sembrano le prove generalie ed i segni evidenti di un cambiamento climatico che porta la Cina a dover fare i conti con il crollo delle produzioni agricole e alla Russia a bloccare le esportazione del proprio grano.

Una situazione di crisi che si sta propagando e va affrontata ora e non rimandata, perché non è più rimandabile.

Ecco cosa la Cina si accinge a “guardare in faccia”, senza paura di ripetere ancora una volta, da seconda economia mondiale: “siamo un paese in via di sviluppo”!!

Progetti concreti che ci vedranno in prima linea con il QIAO LAB, l'incubatore cinese dell'Italian Center di Shanghai.

Infatti il punto focale che è emerso e che ci ha trovato tutti d'accoro è soprattutto la missione di una sempre maggiore condivisione della conoscenza e delle innovazioni tecnologiche nei diversi settori tra Italia e Cina, qualcosa che contribuirà alla costruzione di un migliore futuro in ampie aree della Cina, ancora spesso in via di sviluppo.

Coerentemente a questo obbiettivo, il QIAO LAB, l'incubatore cinese dell'Italian Center di Shanghai, ha lanciato quindi il bando di selezione per il "Matteo Ricci Innovation Program", che recuperando l'essenza dell'esempio e dello spirito di colui che tanto fece per la Cina nel passato, possa raccogliere le migliori esperienze e "menti" innovative italiane attorno ad una nuova fase di mutua cooperazione sul piano tecnologico ed industriale.

I progetti d'innovazione italiani che saranno selezionati verranno messi in mostra permanentemente all'Italian Center, il più grande business incubatore d'impresa Europeo in Cina e saranno poi presentate alle imprese ed alla istituzioni scientifiche cinesi, con l'intento di supportarne lo sviluppo e la produzione su scala industriale, sia in Cina che nel resto del mondo.

Gli imprenditori, le imprese e gli enti dei progetti selezionati che fossero anche interessati ad attivare una propria attività in Cina, valorizzando la propria ricerca ed innovazione attraverso una presenza diretta, potranno anche utilizzare le strutture del QIAO LAB ed aderire all'Incubation Program connesso.

Al presente bando possono aderire Centri di ricerca, Università, Parchi Tecnologici, aziende private, enti pubblici e singoli inventori.

Per poter essere selezionare quale progetto del "Matteo Ricci Innovation Program 2010 - 2011" è sufficente compilare la seguente form oppure scrivere all'indirizzo matteoricciprogram@qiaolab.com

Costruire il nostro futuro non può più essere una “missione impossibile”!

Di seguito altre foto dell'evento di Beijing: