lunedì 28 luglio 2008

Boss show

Quale è il mito, la massima aspirazione nella Cina del miracolo economico?

Diventare CEO di una azienda!

Quale contrappasso alla situazione di qualche decennio fa, ora nell’immaginario del cinese medio, il CEO si contrappone ai ruoli di vertice negli apparati governativi quale segno tangibile di essere al vertice della piramide.

CFO o CMO ( Marketing Manager), sono gli altri “gradi” ambiti nella società cinese attuale.

Ma il reale e il fantasioso spesso si mischiano e quando si parla di ruoli intermedi, è infatti normale leggere sui biglietti da visita cinesi, acronimi e responsabilità, normalmente sovrastimanti il ruolo reale occupato nell’organigramma aziendale. A parte il CEO ovviamente!

Comunque sia, le entry level in Cina sono invece i Sales o i Consultant.

I primi sono a provvigione e difficilmente sono degli impiegati formalmente assunti dall’impresa, anche se con regolare biglietto da visita.

I secondi, quali freelance esterni, non vengono invece considerati molto positivamente, tanto da essere considerati ad un livello inferiore di quello degli stessi Sales.

Il mondo Cinese è fatto di chi è dentro alle aziende e di chi è fuori. Essere fuori equivale a non avere avuto le capacità di essere dentro, per cui appartenere ad una organizzazione, è fondamentale in Cina.

La ragione di tutto ciò è legata al fatto che i Cinesi danno più importanza alla struttura che ai singoli uomini, quindi non essere della struttura è un segno di esclusione, a prescindere della competenza tu possa avere.

Quindi, quando un cinese esce da una azienda, vive ciò in maniera molto traumatica, perché contemporaneamente perde la propria identità nella scala sociale che lo circonda.

Le aziende cinesi finiscono quindi per avere le sembianze di reparti di un esercito, tanto che non è raro assistere a momenti di vita aziendale o pubblicità, dove i dipendenti sono letteralmente schierati “allineati e coperti”, di fronte al boss di turno.

Il CEO è a capo di tutto ciò, il generale alla testa delle truppe aziendali, il modo con il quale i cinesi percepiscono quella che si definisce “sfida aziendale”.

In Europa ormai si parla apertamente di aziende Flat, Smart, informali. In Cina, ancora nella prima fase della sua industrializzazione, le aziende presentano strutture gerarchiche molto ferree e rigide, anche per un’altra ragione fondamentale: la Cina è il paradiso delle procedure.

Ma tornando al CEO, questa figura ormai mitica ai vertici della società economica cinese, è l’unico della struttura che può avere una preparazione non solo verticale, multispecialistica.

Da qui la venerazione per un ruolo, che è assurto a protagonista delle trasmissioni televisive, dove vengono invitati a parlare della propria vita, delle proprie aspirazioni, cercando di esplorare il loro lato umano che tradisce sempre la stessa curiosità di chi ascolta: come hai fatto a diventare CEO?

Si, perché per un cinese, abituato alle procedure e alla formazione specialistica, essere un CEO è frutto di un percorso, che a questo punto anche gli altri sono interessati a conoscere, per cercare di emularlo e poter emergere nella scala sociale.

I CEO negli show televisivi finiscono per travalicare i loro ruoli aziendali, diventando attori di se stessi, protagonisti della trasmissione, tanto da cantare, recitare, come fossero degli autentici divi dello spettacolo.

Vi immaginate un Profumo o un Passera o un De Benedetti ad Amici di Maria De Filippi e in maniche di camicia che cantano e ballano?

A prima vista tutto ciò appare fuori luogo, ma riflettendoci rispecchia l’approccio tradizionalmente comunitario della società cinese, dove l’azienda, anche se tua, è un patrimonio comune e il CEO è comunque al servizio di questo patrimonio comune, visto che prima dell’uomo viene la responsabilità e il ruolo che ricopri.

Beh, qualcuno mi potrebbe evidenziare come questa sia la prova che la Cina sia ancora profondamente comunista.

Forse il retaggio è quello, ma suggerisco invece una lettura diversa, quasi un saggio consiglio, un salutare non prendersi “troppo sul serio” che potrebbe essere, al contrario, molto utile per comprendere il vero messaggio di fondo: le aziende restano, i CEO passano.

lunedì 21 luglio 2008

L’indice della Vergogna! E dell’Ignoranza.


Ci sono posizioni per quanto dure, comprensibili, chiare, anche condivisibili.

Altre invece, non possono essere tollerate, essendo fuori luogo, stupide, offensive.

Bene, rientra sicuramente tra queste ultime, il gestaccio di ieri di Bossi sulle note dell’Inno di Mameli.

Si possono capire le ragioni di fondo e di propaganda politica dietro questo gesto, ma onestamente appare del tutto fuori luogo, vergognoso.

A forza di spararle “grosse”, si finisce di non saper più cosa dire e si rischia di finire nel patetico.

Mi spiace poi notare che qualcosa non torna in questo “gesto spettacolare”, solo di cattivo gusto.

Le parole successive, il solito ritornello leghista, “mai schiavi di Roma!”, offendono il senso stesso di stato che Bossi ha il dovere di rappresentare, in quanto Ministro in carica.

Invece di fare il “pagliaccio” di se stesso, il ragazzo discolo che attacca il potere, si guardi allo specchio e si ricordi che al potere c’è proprio lui.

Quindi il gestaccio che lui intendeva inviare ai palazzi Romani, finisce per essere indirettamente indirizzato proprio a se stesso, essendosi involontariamente citato, essendo a Roma parte stessa del potere in carica.

Ma è possibile che aprendo i giornali italiani, non c’è giorno che in prima pagina siano evidenziate le gesta d’avanspettacolo di uno dei nostri governanti in carica?.

In Italia ormai anche i sassi sono convinti che occorra fare qualcosa per cambiare questa situazione, schizofrenica ed inconcludente, causata anche da una classe politica di dubbio gusto, di cui Bossi fa parte.

Ma a parte le legittime provocazioni, certi valori occhio a toccarli.

Il sentire “blaterare a vanvera” e le sempre più frequenti uscite sopra le righe, oltretutto ritrattate due secondi dopo, finiscono per apparire il segno evidente, non di una dura guerra politica in corso, ma di una scarsa serietà dei suoi protagonisti.
Qualcosa che come Italiani, ci preoccupa molto, perché avremmo bisogno di meno “attori da avanspettacolo” o aspiranti rivoluzionari in erba o provocatori di piazza e finalmente il diritto di avere dei seri statisti in grado di indicare rotte, vie, soluzioni che uniscano il popolo Italiano ad uscire dal fango nel quale ci troviamo.

Altrimenti, caro Bossi, il suo indice potrebbe essere l’ultima parte emersa del paese, quando sarà sprofondato con tutti i “farisei”, visto che quella da lei indicata ieri tutto è, tranne che un sano atteggiamento costruttivo, di fronte ad una crisi come quella di questi tempi.

Per poi non farsi mancare nulla, ha aggiunto nella discussione la questione della scuola con un inaccettabile approccio razzista , “gli insegnati del sud tolgono posti di lavoro a quelli del nord”, citando oltretutto un fatto che la vede protagonista o meglio suo figlio, appena bocciato per la seconda volta alla maturità.

Forse, invece di “abbaiare” contro i professori del sud, che assomiglia non poco all’attacco ai giudici di Berlusconi, da buon padre di famiglia, si dovrebbe preoccupare molto di più a non far credere a suo figlio che sia un “bocciato politico”, solo perché ha portato una tesina su Cattaneo, ma che la prossima volta, occorrerà studiare di più.

Per l’anno prossimo, magari faccia frequentare a suo figlio la scuola tutto l’anno, non presentandolo più come privatista, visti i risultati deludenti fin qua ottenuti.

Cordialmente da un Italiano che quando sente l’Inno Italiano, gli prende ancora una sana fitta al cuore!

Crisi del riso in Asia: Galoppo dell’Inflazione e blocchi delle esportazioni

In Italia gli annunci sull’esaurimento di scorte di pasta e pane, sembrano solo dei tristi presagi per il futuro, ma quello che deve preoccupare è il rimedio indicato: “ci toccherà comprare sui mercati stranieri, con conseguente rischio di un aumento dei prezzi.”

Attenzione, bisogna stare molto attenti, perché non è detto che per allora, ci sia qualcosa da comprare sui mercati esteri, a loro volta da tempo impegnati nelle stesse problematiche,

Per capire che c’è poco da essere allegri, basti vedere cosa sta accadendo in Asia, per capire quali rischi possiamo correre in futuro.

I paesi dell’area asiatica, sono come “risucchiati” da una capacità di crescita accelerata incredibile.

Ma il “cuore” di questa crescita, sta evidenziando da tempo un tracciato dell’elettrocardiogramma anomalo.

Le pulsazioni e la pressione arteriosa, per quanto elevate sono ritenute accettabili. A preoccupare è il valore della “pressione minima”, che rischia di portare ad un livello comatoso molto pericoloso, a causa del propagarsi di un “virus” che si sta diffondendo nell’area: l’Inflazione!

Nell’area asiatica il paese che desta le maggiori preoccupazioni è il Vietnam, che sembra avere la propria inflazione del tutto fuori controllo e ormai al 24%, con oltretutto una riduzione significativa del PIL, passato dal 8.5 al 7,4%, in un batter d’occhio.

Le ragioni di questo autentica debacle, sono da ricercarsi nel triangolo: Petrolio, Riso, Capitali Stranieri.

Il Vietnam, ha favorito gli investimenti stranieri senza particolari controlli sulla loro successiva esportazione. Questo ha consentito a molte compagnie straniere di esportare grossi flussi di capitale al di fuori del paese, fatto che ha creato uno scompenso sul valore degli assets, i cui costi sono letteralmente decollati.

A questo si è aggiunto contemporaneamente, un calo significativo della domanda internazionale, che ha minato l’economia Vietnamita, tutta basata su una grande esportazione, stile Cina degli anni scorsi.

Ma è il riso, di cui il Vietnam è il secondo esportatore dal mondo, che rischia di dare la mazzata finale, in una situazione già decisamente critica.

Il governo di Hanoi ha dovuto decidere di diminuire l’esportazioni per cercare di calmierarne il prezzo interno, dato che solo negli ultimi 2 mesi era aumentato del 50%.

Addirittura in un giorno, il 27 Marzo, il prezzo del riso era salito del 30% ,a 760 dollari per tonnellata.

Problemi e proteste di piazza, legate all’aumento del prezzo del riso, ci sono già state in Indonesia, mentre nelle Filippine, l’attuale governo ha grossi problemi, tanto che l’essere riusciti ad avere una importante fornitura di riso, sembra averlo per il momento, salvato da “movimenti golpisti”.

La “crisi del riso” nell’Asia rischia quindi di sconvolgere gli equilibri mondiali.

Questa situazione è da collegarsi strettamente all’impennata del prezzo del petrolio, che ha aumentato il costo dei fertilizzanti e dei pesticidi anche del 50%, creando un pericoloso effetto domino, tanto che alcuni dei maggiori produttori, quali Egitto, India e Cambogia, hanno già provveduto a ridurre le proprie esportazioni di riso, a fronte di continue proteste di piazza interne.

Tutto ciò, ha generato problemi di approvvigionamento per molti stati importatori, quali ad esempio Malesia, Bangladesh, molti stati africani e del Sud America.

La crisi del riso sta anche incidendo profondamente, provocando cambiamenti culturali inaspettati: in Giappone infatti, si sta incentivando l’utilizzo del pane al posto del riso, proprio per ridurre l’impatto della impennata dei prezzi e ridurne la spinta inflattiva nel paese.

In Cina l’inflazione è cresciuta del 7,7% nel mese di maggio, in leggera contrazione rispetto al 8,5% di aprile anche se appare sensibile l’impennata dei prezzi andando a fare la spesa quotidianamente, tanto che la carne di maiale è aumentata del 48% il mese scorso, carne e pollame sono aumentate del 37.8 % in aprile, i vegetali del 10.3 e il grano del 8,6%.

In uno scenario internazionale del genere, il pane rischia quindi in futuro di andare a ruota del riso e del petrolio, essendo diventato una possibile alternativa per sopravvivere per molti paesi in via di sviluppo, con prevedibili pesanti conseguenze sulla reale disponibilità per future importazioni.

Che sia l’inizio di una “crisi per il pane”, che credevamo debellata dalle nostre tavole?

domenica 20 luglio 2008

Corona’s Spazzatura On line

Ho letto sui quotidiani, del prossimo progetto Internet di Fabrizio Corona.

Non so cosa gli abbiamo “promesso” i consulenti di cui si sta avvalendo, ma è avvilente sentire tante “cavolate”, nelle poche parole rilasciate dallo stesso Corona alla stampa.

Per prima cosa è chiaro che il “lupo perde il pelo ma non il vizio”, visto che il tanto sbandierato “sono cambiato”, se lo è già rimangiato, anzi rilanciato con questo presunto progetto di gossip all’americana o altre amenità di cronaca rosa.

Secondariamente, sorprende che un giovane come lui, che annuncia di proiettarsi al futuro, abbia un approccio alla “vecchia maniera” e così datato: un sito ad abbonamento e pubblicità sui giornali cartacei!

Terzo, che appare chiaro come per Corona la rete sia probabilmente ancora un oggetto sconosciuto, che invece dovrebbe comprendere a fondo, prima di esporsi quale “editore gossip”, data l’anima sostanzialmente “anarchica” che la caratterizza, una pericolosa ”brutta bestia”, non manipolabile, strumentalizzabile, come le testate classiche con le quali ha lavorato fino ad ora, nella continua creazione degli scoop, veri o presunti.

Quarto, che non bisogna dimenticarsi come il successo del gossip in Italia, sia tendenzialmente radicato nei giornali cartacei, sia per la tipologia del target principale (scarso utilizzatore di Internet in una Italia così arretrata) ma soprattutto, per la loro facile fruibilità sul treno, dal parrucchiere, in spiaggia o in altri momenti di scarsa attenzione o di svago, in quella che viene definita, “fruizione passiva”, tipica anche della televisione.

Ma ammettendo che possa riscuotere un qualche successo, non bisogna dimenticarsi che a mettere a rischio i conti, potrebbe essere il fatto che, tranne per i siti porno, si è già ampiamente dimostrato come gli internauti non apprezzino qualunque sito di news a pagamento. Chi ci ha provato è miseramente caduto, americani compresi.

Comunque sia, difficilmente il progetto che ha affermato di voler realizzare, arriverà all’astronomico valore economico decantato da Corona, in quanto Internet e il tipo di informazione che intende realizzare, sul piano finanziario si dice “senza memoria”, in quanto sostenibile e dipendente solo dalla continua produzione di nuovi gossip, con il rischio continuo quindi di svanire alla velocità della luce, come un “palloncino bucato”.

Un consiglio a Corona: quello di lasciare stare il gossip Italiano, che oltre alle Alpi non riscuote grandi interessi e gettarsi semmai, su qualcosa in lingua inglese, il vero punto di forza dei siti Americani a cui si rifà il progetto.

La situazione nella quale invece il “povero” Corona si troverà a dover fare i conti, anche economici, è il limitante provincialismo italiano, un po’ come se si occupasse di Gossip Cinese ma con una differenza fondamentale, il target interno è di oltre un miliardo di persone!

Ecco perché in Italia, non è ancora nato un sito dalle caratteristiche americane di questo tipo: semplice, manca la materia prima!

Quindi la sensazione che se ne trae, è che Corona stia giocando male le sue carte, nel tentativo di costruirsi una “nuova fama”, usando la rete come suo nuovo palcoscenico, in progetto tutt’altro che innovativo.

Ma oltre ai problemi per così dire “tecnici”, vanno aggiunti quelli legali. Infatti i tempi sono cambiati e le notizie, anche sulla rete, devono rispettare criteri deontologici di una piazza civile, dove le nuove leggi permettono azioni legali difensive molto efficaci, a difesa della onorabilità di chicchessia.

Quindi Corona rischia il classico “dalla Padella alla brace” dove potrebbe essere denunciato per diffamazione enne volte e ad ogni causa rischiare di essere oscurato “in attesa di giudizio” e quindi conseguentemente, essere denunciato dai suoi stessi eventuali sottoscrittori, per avere indietro i soldi per “interruzione di servizio”.

Insomma, Corona, auguri comunque per il tuo progetto, sperando che non capiti anche a te quello che è accaduto a Mughini, rimasto “scottato” nel suo recente impatto con il popolo della rete, non prendertela, “it’s net life”. Uomo avvisato, uomo (mezzo) salvato.

Comunque sia, avrebbe avuto ben altro “peso”, se invece di annunciare un progetto banale e già datato prima di uscire, avessi dichiarato che ti dedicavi al primo “free press” di gossip. Questo si che sarebbe stato un progettone!

giovedì 17 luglio 2008

E adesso hanno tutti paura!

L’Italia è un paese che, giorno dopo giorno, sta entrando in una acuta fase di terrore diffuso.

Dopo quanto accaduto a Del Turco, ora la classe politica, Berlusconi in testa, pensa che sia il caso di “alzare lo scudo” contro il ripetersi di fatti analoghi.

Non interessa entrare nel dettaglio della proposta, ma sicuramente è il segno di un’ansia che probabilmente sta togliendo il sonno a molti, Primo Ministro in testa.

Quello che stupisce della situazione italiana, è che a chiedere il ripristino dell’Immunità sia proprio il governo, quando è noto che i Padri della Costituzione, l’inserirono per tutelare il diritto ad un’opposizione non condizionabile o peggio non “arrestabile” dal potere in carica.

Questa anomalia, spiega come nel paese, siano saltati tutti i punti di riferimento e si stia continuamente andando “avanti pericolosamente a vista”, senza un piano che sia tale, ma soprattutto si vive alla giornata, perché molti dei protagonisti della nostra politica, sentono che il giorno dopo, potrebbe essere “violentemente cambiato”.

Forti poi i segnali di uno scricchiolio profondo nell’impalcatura del governo in carica, arrivati anche da queste parti e riscontrabili nell’evidente contraddizione PDL – LEGA sui fondamentali dell’azione di Governo.

Il PDL pensa di agire su un piano nazionale, fortemente dirigista (stile piano Marshall) per salvare ciò che resta dell’economia e ultimamente appare completamente assorbito dalla priorità dettate dai timori del Primo Ministro.

La LEGA non è invece interessata all’unità nazionale, che ritiene oltretutto essere il vero ostacolo alla possibile “salvezza” del Nord, impantanato da troppo tempo sulle questione meridionale che lo zavorrano pesantemente e poter finalmente realizzare il sogno della “Svizzera del Nord”.

L’Italia è ancora una volta ad un bivio, tra il fare e il non fare i profondi cambiamenti necessari, soprattutto sul piano economico ma che inevitabilmente sono connessi all’estirpazione del cancro che li mette a rischio: la corruzione.

Per quanto infatti ci si affanni a volerlo negare, la corruzione nel paese e i pessimi risultati della economia sono strettamente correlati, in quanto hanno già fatto accumulare un deficit economico spaventoso ma soprattutto, hanno fatto emergere un approccio patologico nell’affrontare i problemi.

Lo scarica barile sui gruppi di malaffare esterni alla politica, sono un “gioco di specchi” che da troppo tempo cerca di far vedere una realtà ben diversa, quella che tutti i pentiti di mafia temevano di dover evocare.

La Mafia senza la connivenza della Politica non sarebbe stata in grado di realizzare la poderosa crescita economica e di capillare presenza sul territorio che ha avuto.

Analizzando allora come la questione in altri paesi, asiatici o sud americani, ha trovato spesso una soluzione, occorre sottolineare come la corruzione stia sempre a cavallo tra politica e malavita organizzata, tanto che per cercare di porvi rimedio, diventa fondamentale l’intervento di un terzo incomodo: le forze armate.

Infatti quando la Politica è oggettivamente troppo invischiata, come la carta moschicida con la malavita o addirittura essa stessa è equiparabile ad un soggetto malavitoso, i Militari, forti di un ruolo di salvaguardia delle basi nazionali, finiscono in molti paesi, per sentirsi chiamati in causa.

E’ stato così in Tailandia in uno scenario molto simile a quello italiano attuale, così come potrebbe accadere molto presto anche nelle Filippine, vista la crisi economica che sta attanagliando il paese.

Tornando all’Italia c’è allora da chiedersi, a quando “questo sussulto” di cambiamento, probabilmente l’unico modo rimastoci in grado di azzerare il paradossale stato delle cose e provare a rimettere la “palla al centro” per ricominciare una nuova partita, proiettata al futuro?

Sarà per questo che ora in Italia, in molti hanno così paura?

Orgoglio e paura Olimpica

A poco meno di un mese dall’apertura dei Giochi Olimpici di Beijing, la Cina è entrata nell’ultima fase della lunga preparazione.

Tre sono ora gli aspetti fondamentali al centro delle ultime frenetiche giornate che precedono l’oramai mitico 8 – 8 - 2008:

- attivazione degli impianti che ospiteranno le diverse competizioni;
- organizzazione delle procedure, dei volontari e dei supporti a disposizioni dei diversi media internazionali che saranno presenti all’evento.
- Attivazione delle procedure e dispiegamento dell’apparato di sicurezza, dopo tutte le simulazioni e training dei mesi scorsi.

Quest’ultimo aspetto in particolare, ormai una consuetudine per qualsiasi grande evento, per i Giochi Olimpici di Beijing rappresenta un’autentica sfida.

Non bisogna dimenticarsi che le spese della sicurezza fanno parte da tempo del Budget Olimpico.

Alle Olimpiadi di Atene hanno già toccato un record storico di 1.2 miliardi di dollari. In tale occasione furono anche impegnati 100.000 militari, tra cui anche i Marines, attivate qualcosa come 2000 telecamere e sensori, i mitici missili Patriot. per possibili attacchi aerei, 500 veicoli militari, 50 navi e una squadra della Nato, contro gli attacchi biochimici.

Tutto questo a protezione dello Spirito Olimpico!

Ma mentre ad Atene, il grosso delle azioni dell’apparato di sicurezza erano rivolte alla salvaguardia degli impianti e degli eventi, con controlli soprattutto limitati in questa direzione, a Beijing, l’opera di prevenzione è per la prima volta su scala nazionale.

Tutta la Cina è infatti coinvolta nelle attività di sicurezza, ed attorno alle principali Città sono stati attivati sistemi di controllo molto capillari.

Tutto ciò che entrerà in Beijing, verrà controllato minuziosamente, come tutte le persone.

I Cinesi non intendono lasciare nulla al caso, anche perché quello che li preoccupa sono fondamentalmente tre scenari:

- un gesto plateale in mondovisione di qualche gruppo internazionale od interno, relativamente alle questioni già aperte nei mesi scorsi, quali diritti civili e Tibet. Queste azioni, per quanto spiacevoli per il danno d’immagine che potrebbero provocare, non preoccupano quanto gli altri due possibili scenari.
- Attentato o atto terroristico in uno degli impianti olimpici, da parte di gruppi terroristici internazionali od interni.
- Attentato o atto terroristico in una qualsiasi delle megalopoli cinesi, utilizzando armi non convenzionali, che possono interessare luoghi ad alta densità, quali metrò, stazioni o piazze, con l’unico scopo di provocare un alto numero di vittime.

Quest’ultimo è il vero incubo che la Cina, sotto sotto, teme di più, perché fino ad ora è riuscita a rimanere fuori dai “circuiti del terrore” che invece vedono gli USA nel centro del mirino.

Lo spettro di un attentato stile Atlanta, allora fortunosamente con effetti limitati, soprattutto a causa del luogo prescelto, potrebbe prendere una piega ben diversa, se fosse pensato e realizzato in uno dei punti di passaggio quotidiani per milioni di cinesi.

A causa di ciò, sono quindi stati attivati i controlli a tappeto nei metrò, stazioni ferroviarie e dei bus, oltre all’intensificarsi di quelli negli aeroporti.

Ma è di questi giorni che sono partiti anche i controlli direttamente sugli autobus ai caselli autostradali e in ingresso a Beijing, con il controllo delle identità di tutti i passeggeri, una novità, che spiega come la Cina, durante i giochi sarà blindata.

E il governo fa bene a fare così, per un “curioso” precedente accaduto a Shanghai, che ha visto coinvolto proprio un autobus delle linee urbane, che qualche tempo fa, in un orario di punta, prese fuoco o sarebbe meglio dire, esplose.

Il dubbio che qualcosa di “strano” su quell’autobus sia potuto accadere, è testimoniato dalle informazioni che in seguito le autorità fornirono sull’accaduto, spiegando che”l’autobus aveva preso fuoco per qualcosa che uno dei passeggeri aveva portato con sè, in violazione alle norme, vigenti.”

Per quanto strano, posso comunque confermare di aver visto personalmente portare sugli autobus materiali infiammabili e rischiosi in gran quantità, al seguito di piccoli artigiani o commercianti, che usano i mezzi pubblici per il proprio lavoro.

Sarà stata una fatalità ma ora nei metrò e nelle stazioni dei bus, tutto viene passato al metal detector, controllando all’origine le tipologie dei beni trasportati, prima di salire a bordo.

Gli stessi aeroporti hanno alzato il livello di attenzione e dal 20 luglio le regole si faranno ancora più stringenti, anche questo dopo un fatto di ben altra gravità, accaduto su un volo interno, dove sono stati fermati dei terroristi che avevano intenzione, durante i giochi olimpici, di emulare le gesta di Al Qeada a New York.

Ma quello che spaventa tutto il mondo e anche la Cina Olimpica, è l’eventuale salto di qualità del terrorismo, in concomitanza di questo evento in Mondovisione e l’uso di una qualsiasi “bomba sporca”, qualcosa di terribile e nello stesso tempo imprevedibile, date le dimensioni e i materiali con le quali possono essere prodotte.

Da tempo, gli apparati di sicurezza cinesi collaborano con la “creme” degli apparati di sicurezza Americani, giunti oltretutto a Beijing per supportare sul campo i colleghi cinesi, in una guerra che vede tutte le nazioni, collegialmente impegnate, affinché lo “Spirito Olimpico” e di pace tra i popoli, venga salvaguardato e non venga in nessun modo infangato.

martedì 15 luglio 2008

Yao Ming is BACK!

Il miracolo che tutti i cinesi speravano accadesse, sembra si sia avverato.

Yao Ming, simbolo vivente della Cina moderna e delle Olimpiadi che avranno inizio tra poco meno di un mese, sarà regolarmente presente.

Il portabandiera dello Sport cinese, oggi ha infatti confermato in una conferenza stampa, che sarà presente dopo-domani alla Stankovic Cup, l’ultimo torneo pre-olimpico, ultima rifinitura prima dell’apertura ufficiale nelle “sue” Olimpiadi.

Tutti i cinesi e anche molti investitori pubblicitari, stanno tirando un bel sospiro di sollievo, perché bisogna essere onesti, le Olimpiadi di Beijing senza il proprio simbolo nazionale, pubblicitario ed esempio di successo sociale, non sarebbero state le stesse.

Ora la Cina è in ansia, per vedere se oltre a tornare in campo, il proprio fuoriclasse sarà realmente totalmente recuperato, dopo l’infortunio patito il 26 febbraio scorso, che gli ha impedito di evitare ai Rockets di uscire anticipatamente dalla corsa al titolo NBA.

Finalmente ora le pubblicità che passano con frequenza incredibile, nelle quali si vede Yao Ming in tutte le salse e dove folle intere fanno finiscono per essere parte stessa del suo corpo, tornano ad essere credibili, dopo che l’infortunio sembrava averle trasformate in una parodia, priva del “pathos” che intendevano trasmettere.

Per cercare di sopperire all’inaspettata situazione, nei mesi scorsi, erano partite campagne di diversificazione con interviste, trasmissioni ed eventi, dove si mettevano in evidenza altri potenziali protagonisti delle prossime Olimpiadi.

Ma per quanto altre stelle del firmamento sportivo cinese abbiano potuto fare, poco potevano nel cercare di sostituire nei cuori delle masse il Gigante buono di Shanghai, il super eroe per antonomasia della Cina che avanza.

“Yao Mingi is Back” e la Cina spera che questo sia un segno positivo che preannunci molti altri successi dei propri atleti e delle squadre nazionali.

Ora la parola passerà al campo, l’occasione per entrare nella storia, che Yao Ming non ha accettato di perdersi, per nulla al mondo.

lunedì 14 luglio 2008

Mamma Del Turco!

“Arrestato il Governatore della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco.”

Dopo una rapida “stropicciata” d’occhi, la conferma: era proprio vero.

Ironia della sorte, subito dopo il voto favorevole sul contestassimo “Lodo Alfano”, che garantisce l’immunità alle 4 principali cariche dello stato, ad essere arrestato è la prima carica di una Regione del centro Italia e vari responsabili facenti parte, a vario titolo, nella gestione della Regione Abruzzo.

La cosa non può che colpire, anche per l’entità del reato contestato: mazzette per circa 6 Milioni di euro.

Se fosse accaduto in Cina, ora si potrebbe scommettere per una bella condanna all’ergastolo, vista l’entità rilevante dell’atto estorsivo, per giunta in settore così delicato come quello sanitario.

Che senso ha fare questo parallelo?

Tutto il mondo è paese, ma dalle nostre parti si tende subito a dimenticare i reati, preferendo pensare che tutto sia frutto di una fantomatica “resa dei conti politica”, finendo per minare ancora di più, la già fragile fiducia nelle istituzioni, nella mente del cittadino medio italiano.
E’ evidente, che in una situazione ambientale del genere, la situazione politica italiana rischia di incattivirsi ancora di più di quello che è già ora.

Analizzando quanto accaduto in Abruzzo e il recente precedente Milanese, si nota come sulla Sanità, la voce di bilancio principale per tutte le Regioni Italiane, si rischi di scatenare una “Cliniche Pulite” di livello nazionale.

Quello che però sorprende sono i primi commenti politici, che addirittura prima di sapere quali sono i fatti, continuano la litania dei “giudici politicizzati” che colpiscono in maniera indiscriminata il potere politico.

Alt, un momento: ma Del Turco non è del Partito del Presidente, Berlusconi, anzi appartiene a quella che dovrebbe essere la sua opposizione.

A questo punto una domanda è d’obbligo: a quale scenario si rifarebbero questi “giudici”, per colpire questo o quel politico? Quale potere starebbero rappresentando? Ma soprattutto, quale giustificazione avrebbe il Governatore della Regione Abruzzo, se fossero provate le accuse?

Quella di essere stato solo sfortunato?

Ecco quale è la questione che fa davvero arrabbiare tanto gli italiani.

Di fronte anche all’evidenza, in questo caso ancora da dimostrare, ma già accaduto in altre situazioni, la politica italiana cerca subito di trovare un modo per “giustificarsi” e non affrontare le ragioni per cui i fatti sono potuti accadere, cercando di ammorbidirne le conseguenze.

In America, così come la Cina, su reati del genere ormai si rischiano pene così pesanti, che chi viene accusato di reati del genere, in alcuni casi preferisce il suicidio, piuttosto che affrontare quella che, potrebbe essere definita, una Dantesca pena del contrappasso eterno, senza l’opportunità di alcuna compassione futura da parte della società.

Questo perché?

Non c’è niente di più aberrante di colui, al quale è affidata la qualità e la vita stessa dei propri cittadini, che usa questo autentico “dono”, per perseguire fini personali.

Diventare Amministratore Pubblico è una scelta di vita, non obbligata dai fatti, né dalle difficoltà della vita, è una missione che non ammette deroghe.

Solo che sembra che molti dei nostri Pubblici Amministratori. abbiano scelto questa strada, per accelerare le probabilità di un successo personale, che dovrebbe essere sempre secondo solo al servizio dei propri concittadini.

Nonostante tutto, tanti sconosciuti Pubblici Amministratori, fanno il proprio lavoro con passione ed abnegazione. Finito l’incarico, tornano alla propria vita di prima, senza troppi “grilli” per la testa, felici di aver fatto il proprio dovere.

Per questa ragione, occorre che le pene, soprattutto se Pubblici Amministratori al vertice, siano dure ed esemplari, non per vendicare qualcuno, ma dare un senso al “disinteressato sacrificio” dei tanti altri che, finirebbero per credere, di essere stati solo degli stupidi illusi.

Occorre preservare ad ogni costo, l’unico valore con il quale una società può essere migliore e che deve accomunarci tutti senza se, senza ma: il senso civico.

Chi dimostra di non possederlo, va isolato per sempre, senza giustificazioni, ne pesando o misurando con il bilancino sulla gravità di un reato che esiste o non esiste, per quanto piccolo possa essere stato.

Dobbiamo ricordarci che la corruzione dei Pubblici Amministratori è un cancro profondo a livello mondiale, inserito dall’ONU nella lista dei peggiori reati dell’umanità, perché impedisce ad un paese di crescere e svilupparsi.

Un cancro da estirpare dalla nostra società senza esitazioni, prima che porti alla morte tutto il paese, mentre si continua ad invocare il santo di turno.

sabato 12 luglio 2008

Il Made in Italy che ci invidia(va)no ..

Tempo fa, leggendo un libro sul Made in Italy, con tanto di prefazione del Presidente di Confindustria Montezemolo, ho avuto modo di conoscere da vicino la storia di alcuni dei nostri “campioni” del Made in Italy, mostrati quali esempi da imitare per aver successo nel futuro globalizzato che avanza.

Una di queste storie, riguardava il giovanissimo Matteo Cambi, che attorno ad una semplicissima margherita stampata su una T-Shirt, ha creato un impero ad altissimo tasso VIP: la famosissima GURU.

Nella descrizione che lui stesso faceva del suo successo, mi avevano colpito due cose:

la prima, il ruolo dei genitori, reali “deux ex machina” della società, con una competenza del settore reale, con il risultato che il ruolo del figlio, poteva essere al massimo considerato quello di un semplice Public Relation, di alto profilo.

La seconda, che poco realmente fosse prodotto in Italia, ma in altri paesi ben più a basso costo del lavoro, fatto che lo stesso Cambi sottolineava, una anomalia non secondaria, in un libro riguardante il Made in Italy, oltretutto sottoscritto dal Presidente di Confindustria

Il progetto di espansione internazionale descritto da Cambi era poi sicuramente affascinante, così come la sinergia con i mondi dei “lustrini e pailliettes” che lo rendeva uno dei simboli delle nuove generazioni imprenditoriali di successo e quindi parte del futuro luminoso del Made in Italy italiano nel mondo.

Bene, oggi leggo dell’arresto di Matteo Cambi, dopo che nei giorni scorsi, la richiesta di fallimento della Guru, era stata sostenuta incredibilmente anche dagli stessi creditori.

La notizia di oggi è connessa anche con il tentativo di salvataggio dei giorni scorsi, attraverso l’affitto del marchio Guru agli indiani della Bombay Rayons Fashions, per 33 Milioni di euro.

Questo “uno-due” che ha prima colpito e poi affondato uno degli esempi della riscossa del Fashion e del Made in Italy, va letto, con tutte le cautele del caso, come un ulteriore segnale che le radici di quello che crediamo essere il “motore del rilancio” dell’economia italiana, rischiamo di scoprirle totalmente “marce”.

Dico questo, perché il lusso e il fashion italiano, basano tutto il proprio potere economico sull’immagine che gli consente di moltiplicare enne volte, il valore reale delle cose, alcune volte semplicemente spacciate di lusso, quando di lusso ormai è spesso solo il marchio utilizzato.

Le recenti perplessità degli analisti finanziari per alcuni dei nostri campioni , alcuni dei quali già passati di mano, esausti e privi di contenuti industriali, dovrebbero poi far aprire gli occhi e le menti.

Negli anni 90 ci fu la crescita e la caduta della New Economy. Fenomeno che in Italia però ebbe un impatto reale molto limitato, vista la marginalità dell’innovazione nella società italiana.

Allora si gridò allo scandalo e molti dei protagonisti, furono bollati quasi fossero degli untori.

Quello che sfuggì ai più, è che il periodo della New Economy, fu una terribile occasione mancata per il paese, in quanto emerse per contro, l’incapacità di pensare in modo innovativo ed investire sul futuro, con il risultato che la Old Economy italiana fece credere di essere solida, scaricando su altri, i problemi strutturali che furono solo rimandati.

Ora la finanza mondiale è stata colpita dalla peggiore crisi economica proprio nel cuore Old della Economia che dovendosi curare le ferite, cerca di gettare le “zavorre”, come su una mongolfiera, per cercare di continuare a volare e il Fashion rischia di essere uno di queste.

La sensazione è avvalorata dal fatto che gli ultimi dati macro-economici, evidenziano una sempre crescente povertà delle famiglie in tutto il mondo, USA e Italia comprese, fatto che intacca la propensione all’acquisto dei proibitivi “griffati”originali, notoriamente sovraprezzati artificiosamente dal prezzo non sempre legato al valore reale dell’oggetto.

Non è poi casuale, che Guru abbia avuto i propri problemi negli ultimi due anni, proprio gli anni di questa inversione di tendenza mondiale e l’inizio della internazionalizzazione dei marchi Cinesi ed Indiani che fanno del prezzo una delle loro leve competitive, in grado di mettere alle corde, le ambizioni di successo di molti dei nostri attuali campioni del lusso.

Il rischio è che ora, molte altre aziende del fashion italiano corrano il rischio di finire come la Guru oppure, nel migliore dei casi, dovranno cercare una via di uscita “morbida”, per almeno cercare di salvare la faccia ( oltre ai conti).

Ma è tutto così nero?

No, nel senso che ora occorre dare veramente spazio ai nomi nuovi, ai giovani di un fashion che “puzza” di antico, per competere con nuovo e ritrovato entusiasmo, ma questa volta con piani Industriali seri e concreti, per continuare ad insegnare lo stile e la classe che tutto il mondo comunque ci invidia.

Come?

Innovando per non morire, alleandosi, sinergizzando e investendo nella ricerca e sviluppo, in maniera convinta e concreta, ma soprattutto creando per il mondo (più povero) che arriverà, adeguandosi a questa tendenza e non continuare a pensare ai lussi e gli eccessi di un passato che difficilmente tornerà ancora.

giovedì 10 luglio 2008

Il “Neorealismo”di Di Pietro e della Politica Italiana.

Vista da queste parti, l’Italia della politica è sicuramente più avvincente dei molti Drama che ogni giorno passano sui canali cinesi che finiscono per peccare in originalità, essendo alla fine, brutte copie e un pò un prevedibili mix di una sitcom americana e di una telenovela sud americana.

La politica italiana sa invece stupire, con continui, inaspettati colpi di scena: complimenti agli autori!

Lasciamo però da parte i contenuti e le azioni, tanto tutto è finto.

Inutile quindi prendersela, visto che alla fine, prima o poi, ci diranno che stanno scherzando e che tutti sono attori di un cast appositamente creato per la serie Tv intitolata “Made in Italy”.

Per il momento solo in lingua italiana, a breve verrà però distribuita anche in altre nazioni che ne stanno facendo richiesta.

A favorire questa internazionalizzazione non sono però i produttori italiani ma bensì quelli stranieri, che così potranno trasmetterle sui propri canali nazionali.

Ma perché tanto interesse all’estero?

Beh semplice. I governanti dei paesi dove il serial italiano sarà trasmesso, ritengono che mostrare come il potere e il governare sia gestito in Italia, una delle grandi potenze internazionali, uno dei membri del G8, aiuterà non poco i propri cittadini, ad apprezzare ancora di più il loro agire.

I paesi che ne stanno facendo maggiore richiesta sono in particolare Cina, India, Turchia, Tailandia, Corea del Nord, Giappone, USA e alcuni paesi Africani, oltre ovviamente all’Iran, che addirittura vorrebbe introdurre la “serie” nelle scuole con il titolo “That’s the West”.

In particolare, grande interesse riscuoteranno le recentissime puntate, “Piazza Navona”, lo psicodramma a più voci, stile tragedia greca e l’imperdibile “Contadino Di Pietro”, dove vengono narrate le gesta del deputato che in maniche di camicia, usando un trattore non a norma, cerca di fare uno spot dell’uomo normale, del contadino che trebbia, dell’uomo tutto d’un pezzo!.

Qualche amico straniero, nel vedere le anteprime di questa puntata, mi ha subito mostrato su YouTube le immagini di un altro “personaggio famoso” del nostro passato storico fare qualcosa di simile e mi ha chiesto se fosse parente (politico) di costui!

E’ rimasto un pelo sorpreso nell’apprendere che, prima di fare il politico, fosse uno dei giudici di punta della nostra magistratura e che avesse combattuto contro un altro potente dell’era moderna, che tutte le caricature paragonavano proprio al personaggio storico mostratomi dal mio amico. (Cool, Funny!)

Comunque sia, ci sono dei problemi nelle traduzioni e nei sottotitoli, visto che alcuni termini usati in questi giorni, trovano difficile traduzione nelle altre lingue come ad esempio “Magnaccia”, che i cinesi vorrebbero tradurre in “Lanterne Rosse” o “l’Uomo amato dalle donne!”, rischiando così di perdere tutta l’enfasi e l’italianità che sa trasmettere.

Gli amici stranieri si stanno poi appassionando alla “strana idea”, tutta italiana, del rapporto tra reati e giustizia, fatto che intacca non poco la loro certezza che i reati sono reati e i giudici sono i giudici.

Sono pertanto molto coinvolti da questa inversione di ruoli proposta del Serial Italiano, dove i giudici Italiani sembrano avere solo la perversa voglia di farsi giustizia da sé, manco fossero dei cacciatori di taglie o peggio dei serial killer.

La nuova originale funzione attribuita ai giudici in questo serial, fanno però fatica a comprenderla fino in fondo, pur sapendo perfettamente che un potente, da qualunque paese provenga, prova sempre ad utilizzare le leve del potere per coprire le proprie marachelle ( o peggio).

Ma nei loro paesi, quando vieni scoperto, non ci vanno giù teneri, tanto che in alcuni di essi è prescritta anche la pena di morte, una pena disumana, eccessiva, ma il chiaro segnale che davanti agli interessi pubblici non si scherza, sono sacri!

Spero solo, che come in tutte le serie televisive importate, non decidano di cambiarle il titolo dall’attuale “Made in Italy”.

Sarebbe umiliante se in Corea del Nord, Cina o altri paesi, dovessero usare titoli tipo “Democratic excess” o “Democratic Robbers” o ancora “Beware! Democracy” per sottolineare che il passaggio alla piena democrazia non paga!

Un tempo, l’arte cinematografica era ricca di esempi di Italianità di altissimo livello, tipo la saga del “Padrino” o “C’era una volta l’America”, considerati dei veri capolavori, attraverso i quali gli Italiani hanno finito per rappresentare, nell’immaginario internazionale, uno stile “originale” nell’essere delinquenti.

Ora questa nuova serie “Made in Italy”, potrebbe rappresentare l’occasione per il ritorno di un Neorealismo cinematografico italiano, di sicuro successo internazionale, attraverso il quale, il mondo possa rendersi conto che nel bene o nel male, potremo anche retrocedere nelle classifiche economiche (ma chissenefrega!) ma rimarremo a lungo sempre unici, inavvicinabili, incredibilmente Italians!

martedì 8 luglio 2008

Le regole Olimpiche! Le FAQ per il turista Olimpico

I cinesi stanno preparando le proprie Olimpiadi non trascurando in uno stile tutto alla cinese, qualsiasi dettaglio. Non ci credete?
Provate a leggere di seguito quelle che potremmo definire le FAQ per il turista Olimpico.
Explanation of the “Legal Guidelines for Foreigners Entering, Exiting and Staying in China during the Olympics”

1. The “Legal Guidelines for Foreigners Entering, Exiting and Staying in China during the Olympics” (hereinafter “Legal Guidelines”) are compiled in accordance with existing laws and regulations as a reference for foreign athletes, officials, journalists, and others to understand and abide by Chinese laws and regulations. These Legal Guidelines should be specifically implemented in accordance with existing laws and regulations. The Legal Guidelines are composed of 57 questions, separated into 8 categories, which include entering and exiting the country, spectatorship at events, travel, accommodation, transportation, food and beverage, and entertainment. 2. If further clarification guidance is needed, please refer to the websites or numbers listed in these Legal Guidelines. 3. If, after the publication of these Legal Guidelines, any amendments are made to the relevant laws and regulations stipulated herein, the newly amended laws and regulations shall be complied with. “Legal Guidelines for Foreigners Entering, Exiting and Staying in China during the Olympics”


(I.) Basic Legal Principles and Regulations
1. What are the basic rights of foreigners stipulated under Chinese law? Under Chinese law, persons without Chinese citizenship are foreigners. China is administered according to the rule of law, safeguarding foreigner's lawful rights and interests within its borders, and the personal freedom and legitimate property of foreigners shall not be infringed.
2. What are the basic obligations of foreigners stipulated under Chinese law? Foreigners must abide by Chinese laws while they are within China's jurisdiction. They must not harm China's national security, harm the public interest of society, or destroy public order. Violations of Chinese law will be dealt with by law enforcement organs, and the criminal and/or administrative legal liability of the offender shall be investigated and punished. If they cause damage to persons or property, they also shall bear civil responsibility.
3. What should a foreigner do if dissatisfied with a decision made by an administrative law enforcement organ? If a foreigner is dissatisfied with a decision made by the administrative law enforcement organ, he/she can apply for administrative appeal or raise an administrative suit.
4. Can a foreigner hire a lawyer while in China? Foreigners in need of legal assistance or advice while in China may hire a lawyer.
5. What provisions exist to protect the legal rights and interests of minors under Chinese law? China's government has given particular protection to minors. Commercial establishments inappropriate for minors such as dance halls or internet cafes must not allow minors to enter. It is illegal to sell to a minor any products that might have an adverse effect on them, such as publications and videos with pornographic or violent content. It is forbidden to sell alcohol to minors.


(II.) Entry and Exit Control
A. On Entering China
6. What types of visas are there for foreigners entering China? There are four types of visas: diplomatic visas, courtesy visas, official visas, and ordinary visas. Generally, foreigners enter China on ordinary visas. Visas and identification documents must not be forged, altered, impersonated, transferred, or sold.
For ease of supervision, there are 9 types of ordinary visas designated with different letters.
7. What are the procedures for foreigners applying for visas before entering? When applying for a visa, a foreigner must provide a valid ordinary passport or travel documents in place of a passport, answer the required questions, fill out one copy of the visa application form, provide one 2” X 2” front-view, no hat photo, and submit proof related to his/her stated reason for visiting China.
8. Which categories of foreigners are not permitted to enter China? (1) Those who have been deported from China with stipulations that they are forbidden to enter China for a fixed number of years; (2) Those who are believed to potentially engage in terrorist, violent, or subversive activities after entering China; (3) Those who are believed to potentially engage in smuggling, narcotic trafficking, or prostitution after entering China;
(4) Those who are suffering from a mental disorder or insanity, sexually-transmitted disease, or an infectious disease such as active tuberculosis; (5) Those who cannot guarantee they have the money necessary for expenses during their time in China; (6) Those who are believed to potentially engage in other activities that may harm the national security and interests.
9. Does having tickets for the Olympics mean that a foreigner will obtain a visa? Foreign spectators do not automatically obtain a visa after purchasing tickets to the Olympics; they must still apply for a visa at a local Chinese embassy or consulate in accordance with relevant regulations.
10. What should foreigners do if their valid identity documents are lost during the Olympics? After losing a passport, the foreigner should proceed in person to the local police station in the vicinity of where the passport was lost and file a report. Thereafter, the report receipt/acknowledgement or notification issued by the local police station should be taken to the local entry and exit administration bureau or the Beijing Municipal Public Security Bureau Entry and Exit Administration to handle the lost passport case. The time and location of where the passport was lost, how it was lost, as well as the passport number and its period of validity must also be provided to the public security administration.
11. Is quarantine required for foreigners entering China? Persons, conveyances, shipping containers, luggage, goods, or postal parcels suspected of disseminating infectious diseases must go through quarantine upon entering China. They may enter after receiving permission from the quarantine administration.
12. Can foreign tourists take up employment while they are in China? Foreigners without a residence permit and foreign exchange students may not take up employment without the permission of the relevant departments of the Chinese government.
13. What items are prohibited from being brought into China? (1) Weapons, simulated weapons, ammunition and explosives; (2) Counterfeit currency or negotiable securities; (3) Items which may harm China’s political affairs, economy, culture, or morals, such as publications, undeveloped film, pictures, recordings (music), movies, cassette tapes, videotapes, laser discs, computers, etc; (4) Deadly poisons; (5) Addictive narcotics and psychotropic substances, including opiates, morphine, heroin, and marijuana; (6) Animals, plants, or other produce which carry harmful germs, pests, or other dangerous organisms; (7) Food, pharmaceuticals, or other items which can hinder the health of humans or animals, which come from epidemic areas or which can disseminate infectious diseases.
14. Can foreigners bring food into China? Visitors may bring food for the purpose of consumption for the duration of their time in China; the quantity is limited to one packet of each food item per day. For quantities in excess of the above restrictions, the visitor must apply to the inspection and quarantine officials for an inspection and quarantine.
15. Can foreigners bring pets into China? Every traveler is restricted to one animal, either a cat or dog, per entry. The cat or dog must pass through quarantine and inspection before entering China.
16. What restrictions are there on bringing foreign currency into and out of China? (1) If a foreigner exits carrying only up to and including US$5000, the foreigner is not required to apply for a "Certificate of Carrying Foreign Currency," and Customs will allow the foreigner to exit, unless the foreigner enters and exits the country several times in one day, or several times within a short period of time; (2) If a foreigner exits carrying over US$5000 and up to and including US$10000, the foreigner should apply for a "Certificate of Carrying Foreign Currency," which is issued by a bank. When leaving the country, Customs will allow the foreigner to leave based on the bank-endorsed "Certificate". Customs will not permit the foreigner to leave if the total value of such bank-endorsed “Certificates” in the foreigner’s possession exceeds US$10000; (3) If the foreigner intends to exit carrying over US$10000, the foreigner should apply for a "Certificate of Carrying Foreign Currency" at a branch office of the State Administration of Foreign Exchange (SAFE). Customs will allow the foreigner to exit based on the SAFE branch-endorsed "Certificate."
B. On Exiting China
17. When exiting China, what documents must foreigners provide? When exiting China, a foreigner must present a valid passport or other effective identification documents, as well as the visa or residence permit.
18. When are foreigners not permitted to exit China? Foreigners are not permitted to leave China under the following circumstances:
(1) Where the foreigner is a defendant in a criminal case or deemed to be a criminal suspect by a public security organ, people's procuratorate or people's court; (2) Where the foreigner has been notified by a people's court that he/she cannot leave the country due to an unconcluded civil case; (3) Where the foreigner is an individual whom the relevant authorities believe should be investigated for a suspected violation of China's laws and who has not yet been investigated or punished.
19. What items are prohibited from being taken out of China? (1) All items which are prohibited from being brought into China; (2) Manuscripts, publications, undeveloped film, pictures, recordings (music), movies, cassette tapes, videotapes, laser discs, computers, or other items whose contents involve state secrets; (3) Valuable cultural relics and other historical items banned from export; (4) Critically ill or valuable animals, plants (including samples of both) and seeds, as well as reproductive materials.


(III.) Concerning Residence and Accommodation
20. Do foreigners need
to fill out temporary accommodation registration forms when they stay in China? When foreigners stay in enterprises and units such as guest houses, hotels, travelers’ lodges, hostels, or schools etc., organs, social groups or other Chinese entities, they should produce their valid passports or residence permits and fill in the temporary accommodation registration forms.
If a foreigner is staying in the home of a Chinese resident and is in an urban area, the Chinese resident or the foreigner shall, within 24 hours upon arrival, report to the local police station, bringing the foreigner’s passport, identification documents, and the hukou book of the person with whom he/she is staying and fill out the temporary accommodation registration form; if the home is in the countryside, such report shall be filed within 72 hours at the local police station or household registration office.
21. If a foreigner stays at a foreign institution or a foreigner's house, is it necessary to fill out a temporary accommodation registration form? If a foreigner stays at a foreign institution or a foreigner's house within China’s borders, the foreign institution, the foreigner who provides the accommodation, or the foreigner who stays shall, within 24 hours upon arrival, report to the local police station, providing the visiting foreigner’s passport or residence permit and filling out the temporary accommodation registration form.
22. May one sleep in public areas in cities? In order to maintain public hygiene and the civilized appearance of urban areas, sleeping in airports, bus or train stations, docks, sidewalks (including overpasses and underground walkways), green areas in the city, and other public places is strictly prohibited.
23. Can a foreigner attending the Olympics temporarily rent an apartment? Foreigners who are attending the Olympics may temporarily rent apartments, but they should fill out temporary accommodation registration forms at police stations in accordance with the relevant regulations.


(IV.) Transportation
24. What are the basic regulations for operating motor vehicles and non-motor vehicles in China? Both motor vehicles and non-motor vehicles are driven on the right-hand side of the road. To operate a motor-vehicle, one must obtain a driver’s license or a temporary driver’s permit according to the laws. While operating a motor vehicle or non-motor vehicle, one must strictly adhere to the traffic signs and signals, lanes, instructions of the traffic police, and the road safety statutes, rules, and regulations. In the event of a traffic accident, the vehicle operator should immediately stop, maintain the scene of the accident, care to any wounded, and promptly notify the authorities.
25. Are foreigners allowed to use an international driver’s license or a driver’s license from their own country or region to operate a motor vehicle in China? Presently, as China has not yet acceded to the United Nations Convention on Road Traffic foreigners operating motor-vehicles within the borders of China must hold a state-issued effective driver’s license (or a temporary driver’s permit), or else he/she will be considered to be operating a motor vehicle without a license and shall be punished according to Chinese laws and regulations.
26. How does one apply for a temporary driver’s permit? Holders of foreign driver’s licenses are not required to take a driving test, and need only to submit travel documents, the foreign driver’s license, proof of fulfillment of age and health capacity requirements, two one-inch color photos, and accept proper traffic safety laws and regulations. Once a “temporary driver’s permit,” is obtained, he/she can operate a motor vehicle in China.
A temporary visitor holding a foreign driver’s license who operates a vehicle brought with him/her on roads within China, shall, within two days of entry, apply for a temporary driving permit from the Public Security Bureau in charge of transportation at the municipal or city level which oversees the district where he/she crossed the border or where he/she begins operating the vehicle; To operate a rented Chinese vehicle, he/she shall apply for a temporary driver’s permit from the Public Security Bureau in charge of transportation at the municipal or city level. 27. Can a motor vehicle be brought in from a foreign country be operated in China? Motor vehicles brought in from a foreign country may be operated in China, but one should, within two days of entering the country, apply for a temporary license plate and motor-vehicle registration at the relevant Public Security Bureau in charge of transportation at the municipal or city level which oversees the district where he/she crossed the border or where he/ she begins operating the vehicle. The applicant should bring proof of registration from the foreign country, proof that the car has been brought into China, proof that the vehicle meets relevant safety standards, and proof of compulsory insurance for traffic accidents.
28. Can a foreigner rent a motor vehicle, or a non-motor vehicle? A foreigner can rent motor vehicles or non-motor vehicles, but to operate a motor vehicle one must adhere to the procedure of obtaining a Chinese driver’s license (or a temporary driving permit).


(V.) SHOPPING, TRAVELING, ENTERTAINMENT AND OTHER CONSUMER ACTIVITES.
29. What rights do consumers have when purchasing goods or accepting services in China? Consumers in China have all rights established under Chinese laws. No operating place of business shall have the right to deny a foreigner entry or patronage.
30. What should be done when there is a dispute while purchasing goods or accepting services in China? When purchasing goods or accepting services, you may ask for compensation from the seller if your lawful rights or interests are harmed. If there is a dispute, the purchaser may attempt to negotiate with the seller, ask the consumer protection association to mediate, appeal to the relevant government administrative department, or lodge a complaint in the People’s Court.
31. How does one complain if he or she gets ill (such as diarrhea or vomiting) after eating or drinking at a restaurant, or other establishments? The incident should be reported to the health supervising department; if quality of food is poor, a complaint may be made to the local consumer protection association. A request may also be made for the Industry and Commercial Administration to inspect the suspect restaurant or establishment.
32. Is all of China open to foreigners for travel? Not all parts of China are presently open to foreigners. Foreigners without the appropriate permission should not travel to prohibited areas.
33. How does one protect one’s own rights while traveling with a tour group? Before departing for the trip, the signed contract should unequivocally state the quality and standards expected of the tour service, and one should inquire if the travel agency provides accident insurance.
34. Against what kind of activities that violate the legal rights of travelers can one complain and to whom? If a travel agency clearly violates the terms of the contract, tries to cheat tourists, privately receives commissions on sales, or asks for tips, a complaint may be lodged with the Tourism Management Department.
35. What are China’s main public places of entertainment? Public places of entertainment, including include nightclubs, dance clubs, erotic dance clubs, karaoke bars, discos, arcades etc, are open to the public as places of business for patrons to enjoy themselves.
36. What are the regulated business hours for places of entertainment? Public places of entertainment are not permitted to operate between the hours of 2:00 am and 8:00 am.
37. What activities are prohibited in public places of entertainment? Any activities relating to narcotics, such as selling or supplying, and organizing, coercing, instigating, luring, cheating, or accommodating others in the use of narcotics are prohibited in all public places of entertainment. Gambling is prohibited in all public places of entertainment, including the installation of any electronic equipment for gambling.
All pornographic activity is prohibited in all places of public entertainment, for example being profit-earning hostess/attendant, etc.


(VI.) Concerning Medical Treatment
38. When foreigners visit
a doctor in a Chinese medical institution, what legal rights do they have? Foreigners can receive medical treatment in any medical institution in China, and the fees for foreigners and Chinese residents are the same. During the treatment, foreigners have the right to request confidentiality for any personal data they give that are necessary for the treatment.
39. Can foreigners buy medication directly from China’s drug stores? Foreigners can buy non-prescription drugs directly, but will need a prescription from certified Chinese doctors for prescription drugs. However, for some restricted drugs (psychotropic substances, narcotics, poisons, and radioactive drugs), relevant medical records and proof must be provided.
40. Can foreigners obtain their individual medical records or copies? Patients have the right to photocopy or make copies of their out-patient medical records, in-patient medical records, body temperature records, records of doctor’s diagnosis, laboratory sheets (test reports), information on checks of medical images, letters of consent on special checks, letters of consent on surgeries, records concerning surgeries and use of anesthetic, pathology information, records on nursing care, and other medical records, as regulated by the administrative health departments of the State Council.
41. If there is a dispute with a hospital, how can a complaint be made? What kind of legal assistance is available? While there is a civil dispute concerning compensation for medical treatment, the healthcare providers and patients can try to solve the dispute through negotiation. If the patients do not want to use negotiation or if the negotiation fails, then the parties can apply for mediation by the relevant health administrative department, or directly raise a civil litigation in a People’s Court.


(VII.) Intellectual property protection of the Olympic logo
42. How do the Chinese authorities determine that someone has violated the special rights of the Olympic logo? The special rights of the Olympic logo are violated if anyone, without the permission of the rights holder of the Olympic logo, with the aim of gaining profit, places the Olympic logo on commercial goods, the packing or container of commercial goods, and the transaction documents; or uses the Olympic logo in provided services; or uses the Olympic logo in advertisements, commercial exhibitions, profit-making performances, and other commercial activities; or sells, imports or exports goods containing the Olympic logo; or manufactures or sells the Olympic logo; or uses the Olympic logo in another way which may lead people to believe that there is a sponsorship or other supportive relationship between the actor and the rights holder of the Olympic logo,
43. What are the legal responsibilities in relation to violations of the special rights of the Olympic logo? Industry and commerce administration bureaus are responsible for the protection of the Olympic logo. Industry and commerce administration bureaus may, when certain acts they deem to have violated the rights of others, order the infringer to immediately stop the infringing act, confiscate or destroy the concerned goods and the tools designed especially for the production of these goods or tools used to manufacture the Olympic logo for commercial purposes. Financial gains, if any, obtained from these acts shall be confiscated and a fine of not more than five times the amount of the financial gains can be levied; in cases where there are no financial gains, a maximum fine of 50,000 yuan can be levied. Anyone who uses the Olympics logo in deceptive activities will bear legal liabilities according the provisions regarding fraud or other crimes, if these activities are deemed to be criminal. If these acts have caused economic loss of the rights holder, the infringer shall compensate for the loss.
44. Do people need to compensate for economic losses if they sell infringing products that violate the special rights of the Olympic logo without knowledge of such violations? Whether or not legal liabilities are borne by enterprises and individuals who had no knowledge of such violations depends upon their ability to prove that the goods were obtained lawfully their ability to identify the provider of the goods. If enterprises can prove the above, they do not need to compensate.


(VIII.) Special Notes
45. Must foreigners carry proof of identity at all times? Foreigners shall carry proof of identity at all times. Police responsible for foreign affairs at public security organs above the county level shall have the power to examine the passports and other identity documents of foreigners in the course of their duties.
46. Can Olympics admission tickets be freely resold? The tickets can be lawfully resold. The resale of admission tickets to the opening and closing ceremonies of the Olympic Games (including the Paralympics), must be authorized by the Beijing Olympic Organizing Committee and must go through the formalities in accordance with policies on admission ticket resale as stipulated by the Beijing Olympic Organizing Committee. The specific procedure for reselling tickets can be found on the official ticketing website.
47. In cultural, sports, or other large-scale mass activities, can slogans, banners, or other items be displayed? China forbids the display of insulting slogans, banners, and similar items in sports venues, and forbids the display of any religious, political, or ethnic slogans or banners in Olympic stadiums.
Advertisements must be genuine and lawful and not misleading and deceitful. However, in Olympic stadiums, in the absence of permission from the International Olympic Committee and the Beijing Olympic Organizing Committee, any form of commercial advertising or any commercial advertising slogans, banners, or similar items are prohibited.
48. In cultural, sports, or other large-scale mass activities, what actions that disturb the order of the activities are forbidden? (1) Forcible entry into the venue; (2) Violation of regulations against setting off fireworks, firecracker or other similar materials in the venue; (3) Demonstrations, insulting slogans, banners and other similar materials; (4) Harassing referees, athletes or other crew members; (5) Throwing objects in the field and ignoring instructions to stop; (6) Other acts that disturb the order of large-scale mass activities
49. What if one’s property or belongings are stolen? In the event of a theft of property, the victim should promptly go in person to the local police station in the area where the property was stolen and file a report. The report proof or notification issued by the local police station should then be taken to the local entry and exit administration bureau or to the Beijing Municipal Public Security Bureau Entry and Exit Administration to handle the stolen property case.
50. How should one deal with a person who is drunk? If a person who is drunk poses a threat to himself/herself, another person, or the general public, public security authorities should adhere to safety measures and restrain the person who is drunk until he/she is sober.
51. What are the Chinese laws on selling, possessing, and using narcotics? The laws of China define narcotics as any addictive anesthetics and mind-controlling substances like opium, heroin, methamphetamines, morphine, marijuana, cocaine, and other drugs controlled by the Chinese government.. China prohibits smuggling, selling, shipping, manufacturing, illegally possessing, providing or forcing narcotics onto others, luring, abetting, tricking others to use narcotics, or injecting drugs.
52. Can guns be carried? Guns and ammunition or crossbows, daggers, and other similar implements are controlled items, which cannot be carried without authorization. Anyone who carries any of the above-mentioned items without authorization shall be subject to administrative sanctions or possibly subject to investigations and criminal responsibility.
53. How does China regulate pornographic activities? China forbids obscene performances, prostitution and other forms of sexual services and forbids disseminating obscene materials or messages and organizing the broadcasting of obscene videos and engaging in promiscuous activities.
54. Are people allowed to set up and use radio telephones (stations)? Units or individuals setting up and using radio telephones (stations) must submit a written application for the approval of setting up radio telephones (stations) and obtaining radio telephone license. If the use of the radio equipment in outdoor trips and travels adversely affects the normal operations of radio telephones (stations), the related administrative organ shall have the power to place it under investigation.
55. Are rallies, demonstrations, or protests permitted? To hold a rally, demonstration, or protest, one must apply to do so at the Public Security Office in accordance with law. Without permission, one may not hold a demonstration or conduct any related activities.
Anyone who instigates or plans an illegal rally, demonstration, or protest and does not listen to orders to stop such activities, shall be administratively sanctioned or criminally punished in accordance with law.
56. How does China regulate the defacing of the Chinese national flag or national emblems of China? If one intentionally burns, damages, inscribes, stains, stomps on, or uses other such methods of defacing the Chinese national flag or national emblems of China, in a public place, he/she shall bear criminal liability in accordance with law.
57. What specific guidelines should foreign media comply with when they conduct interviews in China while attending the Beijing Olympics and Olympic preparations? Foreign media shall comply with “Service Guide for Foreign Media Coverage of the Beijing Olympic Games and the Preparatory Period” and other related laws and regulations when they conduct interviews in China while attending the Beijing Olympics and Olympic preparations.
Contact numbers and Government Websites


1. Useful service numbers Fire: 119 Police: 110 Municipal First-Aid Center: 120 Road accident report: 122 Red Cross first aid desk: 999 Directory assistance: 114 Telephone repair: 112 Forest fire report: 95119 Weather forecast: 12121 Maritime search and rescue hotline: 12395
2. Service numbers Beijing Municipal Government's Convenient Telephone Center: 12345 Beijing Municipal Administration for Industry and Commerce Complaint Number: 12315 Beijing Bureau of Quality and Technical Supervision: 12365 Beijing Municipal Agency for Public Health Inspection Complaint Number: 12320 Beijing Municipal Judicial Bureau 148 Legal Services Hotline: 12348 Beijing Municipal Law-Enforcing Bureau of City Comprehensive Administration Hotline: 96310 Beijing Municipal Exit and Entry Management Voice Enquiry Hotline: 26611266 Beijing Municipal Exit and Entry Management Automated Enquiry Hotline: 84020101 Beijing Consumers Association Complaint Line: 96315 Beijing Municipal Tourism Enquiry Hotline: 95130828


3. Related Government Websites Official ticketing website for Beijing 2008 Olympic Games http://www.tickets.beijing2008.com/ Beijing Municipal Public Security Bureau http://www.bjgaj.gov.cn/ Beijing Municipal Law-Enforcing Bureau of City Comprehensive Administration http://www.bjcg.gov.cn/ Beijing Bureau of Quality and Technical Supervision http://www.bjtsb.gov.cn/ Beijing Entry-Exit Inspection and Quarantine http://www.bjciq.gov.cn/ Beijing Municipal Health Bureau http://www.bjhb.gov.cn/ Beijing Municipal Foreign Affairs Office http://www.bjfao.gov.cn/

Monsoni e “botte di calore” con l’ombrello!

Nei giorni scorsi in Italia, parlando di clima, ho sentito spesso citare come le piogge fossero “di tipo monsonico”.

Nel caso del clima Italiano, tale definizione appare un “peluccio” inesatta, nonostante il cambiamento climatico in atto, meglio parlare solo di “piogge torrenziali”.

Quando si vive in un clima monsonico, la differenza tra i due tipi di clima salta subito all’occhio in maniera evidente, sostanziale.

Non serve essere un meteorologo per accorgersi quando da queste parti siamo entrati nel periodo monsonico, fatto che accade una volta l’anno, nel mese di giugno. Quali sono i segni evidenti?

La cosa che più fa impressione, sono i costanti ed incredibili livelli di umidità che si hanno per tutto il periodo, livelli in Italia del tutto impensabili, anche nella giornata più afosa dell’anno.

Vittime sacrificali di questo periodo saranno quindi i vestiti, la carta (giornali, blocnotes etc), i soldi nel portafoglio, le pareti delle vostre case: tutto quello che vi circonda diventa come perennemente umido, bagnato.

Occhio quindi ai vostri armadi che si riempiranno di muffa che occorrerà velocemente togliere dai capi colpiti, tanta è l’umidità di queste giornate.

Se poi si va in giro per la città, nei luoghi pubblici, nei sottopassi della metro o addirittura nella efficientissime banche, l’umidità è a tali livelli, che i pavimenti sono come perennemente bagnati e fossero stati appena lavati a forza secchiate d’acqua.

Questa condizione può risultare alcune volte molto pericolosa e a rischio per le possibili cadute e scivolate che può provocare. Per ovviare a ciò, vengono quindi stesi lunghi tappeti di bambù proprio per evitare che la gente scivoli su queste autentiche trappole, qualcosa di simile ad una superficie ghiacciata.

Altra differenze con quanto accade in Italia, è relativo al tipo di pioggia di questo periodo.

La definizione più calzante potrebbe essere “Pareti d’acqua”. E’ come se improvvisamente l’acqua dal mare piova dal cielo, tutto in un istante. Gli allagamenti sono quindi dati per scontati, visto che i tombini, per quanto efficienti, non riescono a smaltire l’incredibile quantità di acqua che cade per unità di tempo.

L’unica speranza è che non si trasformino in inondazioni che possono spazzare via tutto e tutti e allora si che sarebbero dolori. Ne sanno qualcosa nel sud della Cina o ad esempio quanto accaduto su larga scala in Birmania, tragedia connessa proprio con l’iniziale periodo monsonico in Asia.

Una curiosità: il periodo monsonico è caratterizzato da una durata incredibilmente prestabilite: 1 mese.

Un mese continuo di questa quotidiana doccia fuori programma.

E poi, passato il mitico mese monsonico, cosa accade il giorno dopo?

Arriva la botta di caldo, l’estate Cinese.

Per capire cosa s’intende per “botta” basti pensare che si passa dal “muro di acqua dei monsoni”, al “muro di calore” del periodo successivo, dove la temperatura esterna rimane stabilmente attorno i 35 / 40 gradi e non come da noi con saltuari momenti di rinfresco.

Il caldo, anche questo umido che ti entra nelle ossa, diventa la costante della notte e del giorno, tanto che se arrivate la prima cosa che vi colpirà subito, sono la moltitudine di ombrelli che si vedono dappertutto.

La ragione è che bisogna difendersi dalla incredibile calura e paradossalmente l’ombrello, normalmente inutile durante la furia delle piogge del periodo monsonico, diventa invece uno strumento potentissimo, da noi sottovalutato o meglio, desueto e non di moda, ma che invece consente di creare un buon refrigerio ovunque voi siate.

E’ l’ombrello quindi il reale protagonista di entrambe queste stagioni climatiche in Cina, quasi un inseparabile compagno di viaggio quotidiano, un importante strumento da inserire di diritto tra gli accessori fondamentali della moda Primavera / Estate da usarsi da queste parti.

E il Panama di questi giorni sfoggiato dal Presidente del Consiglio, spesso oggetto di moda e simbolo della fuga verso i paradisi tropicali?

Beh, da queste parti meglio lasciarlo a casa, valido solo nei caldi secchi tipici dell’altra parte del globo, qualcosa di sconosciuto nel Far-Est e Asia.

lunedì 7 luglio 2008

Acquario Italia


I molti Amici e i sempre più numerosi “ Pen-Blog friends”, sono tutti accomunabili da una domanda che mi fanno sempre: come vedo l’Italia da così lontano.

Bene, osservare l’Italia da qua è come andare all’acquario, dove si possono trovare dai coloratissimi pesci corallini, stile il famosissimo “NEMO” che ispirano solo tenerezza, tanto sono indifesi, i vari “corazzati” crostacei, fino ai terribili Pescecani o le pericolose Orche assassine.

Vasca per vasca, sono raccolti, simulati i diversi ambienti dove i pesci in natura dovrebbero vivere, tutti rigorosamente separati, per classi di appartenenza.

Studi approfonditi ne hanno deciso i colori, i materiali, la temperatura dell’acqua, tutto insomma, senza ovviamente chiedere al pesce di turno cosa ne pensasse o se il ricercatore magari lo avesse catturato nel momento in cui era lontano da casa, in “trasferta”.

E’ come se un alieno, prelevando me da dove sono adesso, mi volesse mettere a mio agio circondandomi di tutta la Cina che vedo quotidianamente, credendo così di farmi cosa gradita.

Addio alla Pasta, Pizza e ….!

L’Acquario Italia è ben lontano dalla realtà degli Oceani, dove le barriere esistono ma non così artificiose, come quelle di una struttura veramente pensata solo a tavolino da insospettabili, invisibili architetti.

L’Acquario Italia è tutto “frizzi e lazzi” e luogo dove al tenerissimo NEMO è consentito di vivere in serenità, tenuto ben isolato, nascosto ai Pescecani.

Tutto questo però solo negli orari di visita.

Chiuse le luci della ribalta quotidiana, le cose sono molto diverse.

Agli squali è consentito di andare indisturbati dove vogliono e se necessario fare visita a questo o quella “specie rara”, così che qualcuna di loro, il giorno dopo, sarà semplicemente missing.

Questo aspetto non viene però mostrato di giorno ed opportunamente nascosto, negato dalle continue proprietà che si sono succedute alla guida dell’Acquario Italia.

Ma gli occhi stralunati e rossi del povero NEMO, non causati da una notte insonne da pesantezza di stomaco, sono l’evidenza che qualcosa di oscuro e di terribile nella notte accade, senza che se ne possa parlare.

In Italia le “streghe son tornate”, innovare, riformare in qualsiasi campo non risulta essere cosa gradita ai pescecani che, davanti al teleobbiettivo dei visitatori sorridono “48 denti”, sapendo poi di avere la notte per mettere le “cose a posto”.

“The Show Must go on”, la vita dell’acquario deve continuare, senza che gli equilibri siano minimamente toccati, del resto siamo solo uno show, la vita vera è nell’oceano ma così lontano che oramai pochi si ricordano come sia fatto.

Io per fortuna, come NEMO, sono riuscito ad uscire dall’Acquario Italia e ora lo osservo, sperando nel contempo di poter aiutare altri a comprendere che le cose migliori sono fuori quella che è solo una artificiosa vasca, ad uso e consumo dei suoi proprietari.

Una diversa prospettiva dove tutto è diverso, filtrato, ovattato e dove le streghe non possono agire come viene loro permesso invece nell’Acquario Italia. Altri sono gli squali ma non Italiani, che semmai, da queste parti, sono considerati dei divertenti Delfini.

Quando poi, pagando il biglietto, torno a visitare l’Acquario da spettatore, mi lascio anche io affascinare dagli improvvisati spettacoli di grande richiamo che il mondo ci invidia, sapendo però che tutto ciò è stato deciso dietro le quinte la notte precedente, all’insaputa del comunque tenerissimo NEMO che non sorride più, ma disperatamente cerca un modo per uscire dalla vasca!.

venerdì 4 luglio 2008

Taiwan – Cina Collegamenti diretti.Decolla l'economia

Oggi ufficialmente la Cina e Taiwan sono collegate da voli aerei diretti, in virtù degli accordi stipulati il mese scorso tra i rispettivi governi.

Era dal 1949 che un aereo di linea non collegava direttamente i due paesi, a causa della disputa che da allora continua a dividerli, a seguito della guerra civile di inizio ‘900.

L’evento è molto importante e significativo, perché conferma le intenzioni delle due parti per cercare in futuro di normalizzare i propri rapporti, ponendo fine all’odio e i risentimenti che si sono trascinati in questi decenni.

La Cina non fa mistero che non intenda accettare altra soluzione che il ritorno di Taiwan sotto la totale giurisdizione di quella che tutti, Cinesi e Taiwanesi, definiscono “Madre patria”.

Venute meno le ragioni politiche che portarono alla lacerazione e alla loro divisione, gli interessi economici e la sostanziale complementarietà tra loro, sta suggerendo ad entrambi, una direzione decisamente più moderata rispetto a prima.

Prima di tutto Taiwan, diventando meta turistica ufficiale, potrà ora vedere di incrementare sensibilmente il numero dei turisti cinesi che visiteranno le proprie città e bellezze naturali di cui è ricca.

Taiwan ha inoltre evidentemente beneficiato in questi decenni di un contatto più profondo con l’Occidente e ha maturato una maggiore esperienza soprattutto nelle alte tecnologie, creandosi un patrimonio di altissimo profilo ed avere sul proprio territorio, le maggiori fabbriche di produzione di Chips.

Nel nuovo corso cinese, questo aspetto Hi-Tech risulta fondamentale, per consentire un salto di qualità della crescita cinese a supporto della creazione di un nuovo miracolo economico, questa volta legato alle tecnologie avanzate.

Non solo, l’Isola di Taiwan oltre ad essere sul piano ambientale, un paradiso di immenso valore, anche un grande produttore di prodotti vegetali, tanto che nei mesi scorsi si erano già svolte tutte una serie di eventi e fiere proprio su questo tema, per incrementare il già sostenuto interscambio commerciale tra i due paesi.

In questo caso le Olimpiadi e lo spirito olimpico, centrano poco, nel senso che la virata di questi tempi nelle loro relazioni, è connessa al profondo cambiamento politico interno a Taiwan che ritiene ora possibile una esperienza politica che per certi versi potrebbe essere molto simile ai casi di successo di Hong Kong e Macao secondo il paradigma cinese “Due sistemi uno stato”.

Dopo i recenti successi nella denuclearizzazione della penisola coreana e la distruzione di parte dell’impianto di arricchimento dell’uranio Nord Coreano, questa notizia non può che essere benvenuta, visto che l’area di mare che separa la Cina da Taiwan, è una delle più trafficate sul piano militare e nella quale tutte le superpotenze, silenziosamente, si stanno pericolosamente “marcando” a vista.

giovedì 3 luglio 2008

Cosa teme realmente Berlusconi? Il divorzio!

Berlusconi in queste giornate appare seriamente incavolato, per non dire altro, vista la piega che la questione delle intercettazioni potrebbe prendere.

Cerchiamo allora di guardare tutto da un'altra prospettiva, dimenticandoci per un momento che Berlusconi sia Berlusconi, ma semplicemente un italiano qualunque.

Perché su questa questione, uno avvezzo a tutto come lui, a causa delle decennali guerre nelle aule dei tribunali e nonostante gli oltre 700 giudici che si sono occupati di lui, passando al setaccio ogni aspetto personale e professionale, ora è disposto a mettere in gioco tutta la sua credibilità?

La risposta sta in una parola: Divorzio!

Ebbene si, nel caso le anticipazioni fossero confermate, molto probabilmente la moglie Veronica potrebbe passare alle vie di fatto, per ora solo minacciate, dopo le “galanti attenzioni” di qualche tempo fa.

A questo punto partirebbe la “causa del secolo” per la separazione della coppia “più ricca d’Italia”, un attacco decisivo al patrimonio dell’imprenditore Berlusconi che rischierebbe di arrivare dove centinaia di processi o attacchi politici nono erano ancora riusciti ad arrivare: al cuore e al motore del potere stesso di Berlusconi.

Ma se anche perdesse metà del proprio patrimonio, Berlusconi rimarrebbe ancora per la metà uno dei più ricchi uomini Italiani e al mondo.

Il problema non sarebbe però di poco conto, perché obbligherebbe a mettere mano al complesso sistema delle imprese e finanziarie che gestiscono l’incredibile patrimonio e società del Gruppo, televisioni comprese!

Basti ricordarsi cosa è accaduto nel caso di Pavarotti e la guerra per l’eredità che si è scatenata tra figli di primo e secondo letto o alle “velenose” azioni nel caso dell’eredità di Gianni Agnelli, per capire cosa potrebbe rischiare veramente Berlusconi.

La questione potrebbe prendere quindi una piega tutt’altro che semplice, perché non si sa dove potrebbe arrivare una donna ferita nell’orgoglio, per giunta in “diretta nazionale”, per cercare di recuperare un minimo di dignità e rispetto per se e per i propri figli.

Quindi ha pienamente ragione Berlusconi, l’uomo qualunque, nel cercare di bloccare questo approccio che di poca importanza sul piano strettamente penale e diciamolo, anche politico, ne potrebbe avere invece molto sul piano delle conseguenze per il patrimonio personale e dei rapporti nel proprio privato famigliare.

Vista dal punto di vista umano, fa quindi bene a pretendere il rispetto della Privacy e in maniera allarmata affermare “potrebbe accadere a chiunque di noi”.

Dall’altra, deve anche ricordarsi che le questioni contenute in queste ultime intercettazioni, sono state oggetto, nei democraticissimi USA, del possibile Impeachment addirittura dell’uomo più importante al mondo, anche se occorre precisare che Clinton rischiò, non per la relazione extraconiugale, ma per le bugie dette nel negare ciò che poi fu dimostrato dalle testimonianze.

Che fare allora?

Innanzi tutto non sperare che il metodo da “Grande Fratello” in voga in questa calda estate, si trasformi nell’ago della bilancia della politica e del futuro nazionale o peggio sia il metodo utilizzato da “mediocri sistemisti” che nell’oscuro tramano per ragioni tutt’altro che chiare, credendo così di fare il bene per l’Italia.

A chi pensa sia giusto tutto ciò, basti ricordare come molti dei “grandi” del calibro di JFK o Mitterrand, nel privato non fossero degli “stinchi di santo”, con tanto di amanti più o meno famose e figli illegittimi.

Tutto ciò non ha sicuramente intaccato il lato politico degli stessi, proprio attraverso la sacrosanta protezione della loro privacy che invece ha finito per ridicolizzare inutilmente il pur ottimo Presidente Clinton, considerato ancora oggi uno dei migliori Presidenti degli ultimi decenni.

Da queste considerazione un dubbio: non è che tutto alla fine sia connesso solo all’invidia di qualcuno, sotto le mentite spoglie degli interessi nazionali?

Ma soprattutto, di fronte ad un crisi economica senza uguali, abbiamo ancora tempo da perdere su questioni di questo tipo, prima di accorgerci che siamo retrocessi nella serie B delle economie mondiali?