Incredibili “pizzini” democratici
Incredibile che in Italia si continui a parlare di formule “segrete”, per quanto riguarda gli equilibri politici, nell’evidente tentativo di salvare questo o quell’interesse.
In totale sfregio a qualsiasi buon senso, si ha l’impressione che la si stia facendo troppo complicata, quando tutti (a parole) sono d’accordo sul punto base: “consentire ai cittadini di votare i propri candidati, direttamente!”.
Ma a creare qualche “sospetto” è il fatto che le stesse persone che hanno deciso tempo addietro di adottare una legge elettorale incredibilmente fuori da qualsiasi raziocinio democratico, ora, solo perché si sono accorti che rischiano non più solo “i pomodori in piazza”, hanno deciso che devono cercare un accordo per modificarla.
Incredibile è quindi anche il tentativo di dare alla discussione un contenuto “filosofico, aureo”.
Quello che non si capisce è perché per questi “apprendisti stregoni”, sembra che la “democrazia” italiana, per sopravvivere, debba importare il proprio futuro modello da qualche “cugino” estero.
Nella situazione in cui ci troviamo non occorre copiare proprio nessuno, rischiando oltretuttodi passare dalla “Padella alla brace”, visti i modelli di riferimento presi in esame.
In particolare, per quanto riguarda il modello tedesco, viste le ultime elezioni in Germania, si rischia di non risolvere affatto il problema “della parità” che ha messo in stallo la politica italiana attuale. Solo che la Germania ha trovato nella Merkel il jolly salva situazione. E da noi cosa faranno “cani e gatti?”.
Quelle di questi giorni sono quindi discussioni da “falsi statisti” ed “intellettuali di bassa lega”.
In realtà appaiono più essere “parole d’ordine”, messaggi trasversali, “pizzini democratici”, per cercare di trovare una quadratura agli equilibri futuri di potere di una nazione allo sbando, proprio perché sono sbandati (invecchiati) i luoghi di potere da “guerra fredda!”.
Il buon senso e l’opinione pubblica hanno già espresso una chiara direzione che si continua a non rispettare: ridare agli italiani il “potere” di decidere del proprio futuro, non “truccando” le elezioni in alcun modo.
Poi, dopo aver votato SENZA “trucchi o prestigiatori”, lasciare che i nuovi equilibri, faticosamente, possano cercare di trovare i propri spazi di aggregazione, senza pregiudiziali.
Incredibile quindi il gioco dei ruoli di questi giorni, “nell’opera buffa” del teatrino della politica italiana.
Ma la domanda è d’obbligo: perché i cambiamenti fondamentali devono essere proposti dai soliti anziani (pensionabili) della politica italiana?
Possibile, vista l’impronta TECNICA del governo che il presidente Napoletano intende realizzare per cercare di risolvere la crisi, non esista un 50 enne in grado si svolgere tale azione e funzione transitoria?
Speriamo poi che questo “interim” non si trasformi in altro, anche perché ci sono alcuni aspetti che risultano quantomeno sospetti, viste le stesse parole del presidente Napoletano che afferma: “sono passati meno di due anni dalle ultime elezioni!”.
Non è che il non sciogliere le camere, quantomeno non prima della metà della legislatura, non sia un mezzo per consentire anche ai nuovi parlamentari di acquisire il diritto alla pensione parlamentare?
Visto che a pensare male spesso, sui fatti italiani, si finisce per azzeccarla (spesso anche per difetto!), perché tenere in vita un parlamento ormai trapassato dell’opera buffa, continuando così ad alimentare i sospetti del cittadino comune, esausto dei giochetti di palazzo e degli “inciucci” di questa classe del “regime democratico” in carica?
Marini si era chiaramente ed ufficialmente dichiarato “fuori” per qualsiasi eventuale incarico di governo.
Incredibile, ma non inaspettabilmente, Marini ieri non ha confermato il suo chiamarsi “fuori” e alla fine ha accettato l’incarico.
Le parole per certa gente quindi non hanno alcun valore.
Come possiamo continuare a fidarci di persone così superficiali che non hanno il coraggio neppure delle proprie parole??