domenica 29 luglio 2012

Olimpiadi: Ye Ye Ye .. 16 anni d'oro con record del mondo nei 400 misti


Nel vederla entrare durante la presentazione delle finaliste della finale dei 400 misti appariva la più impacciata, timida, piccola se comparata alle statuarie avversarie presenti che infatti al pronti e via, l'hanno subito distanziata nella faticosa frazione a farfalla.

Ma Ye Shiwen non si è persa d'animo e di stile in stile ha continuato a non mollare il gruppo, anche quando tutto sembrava andare per il verso giusto per l'americana Elizabeth Beisel che dall'inizio stava davanti a tutte. 

Poi ecco arrivare la frazione a stile libero, quella che i commentatori cinesi hanno sottolineato essere il suo stile migliore.

Alla faccia dello stile migliore: Ye ha come messo il turbo, facendo apparire impacciate e piccole le sue avversarie. 

Prima ha raggiunto la Beisel, poi con incredibile scioltezza l'ha superata come se niente fosse, finendo per annichilire il cronometro, visto che alla fine non solo ha vinto la medaglia d'oro ma anche stracciato il precedente record mondiale. Tutto questo a soli 16 anni!

Successo incredibile a cui fa seguito la medaglia di bronzo della Li Xuanxu, che ora potrà raccontare con orgoglio di esserci stata, il giorno che la piccola e timida Ye si trasformò in un vittorioso e bellissimo cigno.

Olimpiadi: Sun Yang primo "nuotatore d'oro" nella storia cinese


Alla fine i record, anche quelli negativi, sono fatti per essere battuti e chi riesce a farlo diventa un eroe: Sun Yang è l'eroe, la piscina di Londra 2012 il luogo dove ciò è accaduto.

Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, un cinese ha infatti vinto una medaglia d'oro nel nuoto.

Vincendo i 400 metri stile libero, Sun Yan è già entrato nella leggenda, quella fatta dai primi di sempre e di chi ha aperto la strada a chi poi è seguito.

Per quanto non sia uno sconosciuto, essendo il recordmen dei 1500 metri stile libero, Sun è riuscito in quello che a Beijing 2008 tutti speravano ma nessuno è stato capace di realizzare: vincere una medaglia d'oro nuotando.

Vittoria ancora più pesante, vicinissma al record mondiale ma soprattutto davanti al favorito avversario, il Sud Coreano Park, in una avvincente sfida all'ultima bracciata tutta Asiatica.

Una impresa che sicuramente contribuirà non poco ad un prevedibile incremento dei nuotatori cinesi che cercheranno di emulare Sun e contribuire così nella scalata alla vetta olimpica da parte della Cina anche nella vasca lunga, dopo il dominio oramai consolidato ed incontrastato in quello dei tuffi.

domenica 8 luglio 2012

Quanto quadagnano i cinesi? Tabella anno 2011

Volete sapere quali sono i salari medi cinesi (pre-tax) suddivisi per aree geografiche?

Bene di seguito la tabella ufficiale per l'anno 2011.


Le relazioni pericolose tra Cina - Giappone...Oggi


Nulla è causale da queste parti, nemmeno che all'ordine del giorno di questi tempi, ci siano questioni territoriali relative ad isole sperdute nell'oceano, come accaduto in questi giorni tra Cina e Giappone.

Non è casuale che accada tutto ciò proprio in queste ore, ore che in Cina rappresentano molto.

Il 7 luglio 1937 in Cina è infatti un giorno di quelli che non si scordano. E' il giorno del famoso "incidente" sul Lugouqiao Bridge a Beijing (chiamato Matteo Polo Bridge), la scusa che diede inizio all'occupazione giapponese della Cina.

Per i cinesi, l'inizio della resistenza contro l'occupazione giapponese della Cina


Le celebrazioni che ci sono state oggi, hanno contribuito ancora una volta a ricordare anche alle nuove generazioni un passato che nelle menti cinesi è comunque ben lontano dall'essere sopito o dimenticato.

Alla luce di questo, appare quindi del tutto inverosimile che proprio in queste ore, due semplici cittadini giapponesi siano ammarati (casualmente) a Diaoyu, un'isola sperduta nell'oceano rivendicata dalla Cina, non pensando come tale gesto potesse essere interpretato come una provocazione.

Un botta e risposta tra due popoli che per quanto in un periodo di convinta pace reciproca, continuano a perseverare in un rapporto fondamentalmente conflittuale, il retaggio dei secoli passati, dove le loro relazioni hanno vissuto sempre sul filo del rasoio di un possibile confronto armato.

Ai giapponesi ancora oggi non sono stati comunque perdonati dai cinesi i modi brutali con cui hanno prima conquistato e poi cercato di annientare il popolo cinese durante la seconda guerra mondiale, in una occupazione poco conosciuta ad occidente, ma che portò ad una carneficina a livelli incredibili. 

Per comprendere la profondità del dramma di qui giorni, i cinesi ci hanno messo ben 70 anni ad elaborare e poter rivivere per esempio quanto accaduto a Nanjing, dove i giapponesi sterminarono la popolazione, in una sorta di fucilazione di massa che non ha uguali.
 
Per cui quanto accaduto in queste ore non deve ingannare, non siamo di fronte a questioni lontane, frutto di nostalgie di una generazione passata che non scorda o di nazionalismo retrogrado.

Quanto sta accadendo è qualcosa di attuale, dove però la situazione appare profondamente mutata e dove la Cina non è più disposta ad accettare le provocazioni senza mettere sul piatto "il conto" di una storia che ancora fa male.

Non è casuale che tutto ciò stia accadendo nei mesi dove il governo giapponese vorrebbe rivedere la propria costituzione sul punto che gli consente di avere un esercito SOLO per motivi difensivi, questione che viene seguita in Cina con grande apprensione.

Non è casuale che anche la Sud Corea abbia manifestato formalmente in queste ore le sue perplessità alle ambizioni giapponesi, giustificandole con le seguenti testuali parole: "per ragioni storiche".

E' tutto tranne che privo di senso, il fatto che il primo ministro russo Dmitri Medvedev sia andato per la seconda volta su delle sperdute isole che il Giappone rivendica come proprie.

La storia passata in quest'area del mondo sembra essere ancora carbone ardente mai spento dal tempo, dove ancora viva è la sostanziale sfiducia nel vicino, ancora oggi sopportato, mai amato se non addirittura ancora una questione rimandata e da chiarire, come nel caso proprio di Nanjing, dove ancora oggi i Cinesi stanno aspettando le scuse formali da parte del governo Giapponese.

Che poi le nuove tensioni, nascondano ambizioni territoriali questa volta legate a sperdute isole nell'oceano che sembrano essere ricche di petrolio, queste non devono ingannare: potrebbero rivelarsi il nuovo pretesto per così poter regolare i conti lasciati aperti dalla storia.

Updates 8 luglio: Il Giappone, tanto per "girare il coltello nella piaga", ha appena annunciato che intende acquistare da un privato l'isola di Diaoyu. La Cina ovviamente, replica che non si può acquistare territorio cinese!! La telenovela continua ...