mercoledì 12 dicembre 2012

Google chiude Shopping Search in Cina!


Google ammaina un'altra bandiera sul territorio cinese: Shopping Search. La notizia è stata data sul blog di Google dallo stesso VP prodotto Sameer Samat (qui la traduzione)

Dopo lo shutdown del progetto Music Search, "affondato" dalla concorrenza dell'analogo servizio di Baidu (e gli accordi con le majors internazionali firmati con il concorrente cinese), ora è Alibaba la "causa" di quest'ultimo ritiro strategico.

Con il suo eTao ha messo nell'angolo il servizio di Google, che invece di rilanciare ha preferito ritirarsi in buon ordine.

Un destino strano quello di Google in Cina, che da un lato su Internet sta venendo letteralmente "buttato a mare" dalla concorrenza cinese ( Baidu, Alibaba) ma nel contempo vede l'inarrestabile crescita del suo predominio sugli smartphones, dove Android rappresenta oltre il 90% della quota di mercato cinese.

Attenzione ad attribuire questo ennesimo insuccesso a questioni legate o meno ai problemi con il governo cinese dei mesi scorsi. Come del resto sta accadendo anche a Yahoo che in Cina ha un rapporto tanto stretto da essere socio di Alibaba, nonostante la posizione di indubbio vantaggio di cui disponeva, anch'essa in Cina sta passando da un insuccesso all'altro.

Le ragioni sono quindi tutte da ricercare nella capacità cinese di creare in patria giganti di prima grandezza, con poi sono in grado di competere con i colossi americani, ad armi pari se non superiori.

Qualcosa di simile a quanto che per esempio accade in Russia e Brasile alla stessa Facebook che lì non riesce a replicare i successi, cosa che conferma come l'ecosistema di Internet sia in continuo movimento e non è detto che i campioni di oggi lo saranno anche nel prossimo futuro.

lunedì 10 dicembre 2012

Apple (senza licenza) in Cina usa le mappe di AutoNavi


Matrimonio d'interesse tra Apple e la società cinese AutoNavi per consentire ad Apple di poter fornire un adeguato servizio di mappe anche in Cina, visto che allo stato attuale non dispone di alcuna licenza governativa per utilizzare il proprio sistema di mappe sui propri smartphones.

Una strana intesa, considerando le strategie che hanno caratterizzato da sempre Apple e il fatto che AutoNavi può essere considerata a tutti gli effetti un concorrente della stessa Apple sul segmento della geolocalizzazione assistita.

Tra l'altro AutoNavi lavora attivamente anche con Samsung, "avversaria commerciale" della stessa Apple, oltre ad aver sviluppato i propri servizi per IOS, Android, Linux e Windows.

Le ragioni di tale anomalia sono da ricercarsi in un numero: 300 Milioni. Sono gli smartphones previsti in Cina nei prossimi anni. Un mercato che sta correndo alla velocità della luce ma che rischia di "sfuggire" ad Apple, considerando che già oggi oltre il 90% degli apparati in uso utilizza Android (Google).

Per cui per non correre anche il rischio di dover far utilizzare ai propri utenti le mappe di Google e dopo le ormai leggendarie problematiche che hanno reso tristemente noto il proprio sistema di mappe, ecco a sorpresa l'accordo con AutoNavi.

Un accordo "riparatore" o una pezza per cercare di correre ai ripari, visto che a parte le suddette licenze cinesi, Apple sta confermando di avere seri problemi nello sviluppo di una propria tecnologia di mappe ed di una credibile offerta in uno dei core del Mobile Internet presente e futuro.